18.07.2006 – VENEZIA – Il 12.07.2006 il Direttore Regionale Veneto del Corpo Nazionale dei VV.F. ha convocato i rappresentanti dei lavoratori per la grave carenza di organici che minaccia l’ordinario lavoro di tutela dei cittadini e dei beni svolto dal settore operativo dei Vigili del Fuoco. Dopo aver chiarito che non si prevedono assunzioni, che il personale precario verrà contratto e che le risorse economiche saranno tagliate si è passati ad analizzare la pesante ricaduta organizzativa. Nessuna soluzione ipotizzata evita il declino del soccorso tecnico urgente pubblico: chiusura di sedi, riduzione delle operativa delle squadre e delle Centrali (la capacità operativa del centro storico di Venezia è già ora ridotta del 30%). Dal Dipartimento Centrale giungono Circolari e Disposizioni inapplicabili nonostante da anni si stia lavorando contenendo i costi e sulla piena disponibilità del personale anche al di fuori dell’orario di servizio e delle mansioni. NON SI SPIEGA COME, IN TALE SITUAZIONE, SI CHIEDANO ULTERIORI SFORZI ALLE SEDI OPERATIVE DECENTRATE MENTRE VENGANO ISTITUITI UNA SCHIERA DI DIRIGENTI SUPERIORI, CHE NULLA PORTANO AL SOCCORSO, E SPESI MILIONI DI EURO PER MANTENERE UN ELEFANTIACO APPARATO CENTRALE. LE RISORSE ASSEGNATE AI VIGILI DEL FUOCO NON VENGONO GESTITE AL MEGLIO E DA ANNI ABBIAMO ASSISTITO AD UN FORTE ACCENTRAMENTO AMMINISTRATIVO CHE NULLA HA GIOVATO AL SOCCORSO NEL TERRITORIO; ANZI LE MIGLIORI RISPOSTE SONO QUELLE STUDIATE E MODELLATE IN PERIFERIA ASSIEME AGLI ENTI LOCALI. Possiamo comprendere le perplessità per una missiva giunta dal Veneto, regione “lontana da Roma”, ma smantellare i Vigili del Fuoco sul territorio è un grave danno allo Stato. Le nostre braccia giungono tra i cittadini e proprio tra coloro che ne hanno più necessità. Ringraziamo per la cortese attenzione.
IL COORDINAMENTO REG.ALE CGIL VVF.