Vigili del Fuoco: NO ad altri tagli! Comunicato stampa di Antonio Crispi, segretario nazionale FP CGIL e Michele D’Ambrogio Coordinatore Nazionale FP CGIL Vigili del Fuoco

18 Luglio 2011

Vigili del Fuoco: NO ad altri tagli! Comunicato stampa di Antonio Crispi, segretario nazionale FP CGIL e Michele D'Ambrogio Coordinatore Nazionale FP CGIL Vigili del Fuoco

 

 
Si prospetta una manovra di tagli indiscriminati che colpisce lavoratori pubblici e privati, pensionate e pensionati. Tagli che colpiscono senza distinzione alcuna tutte le amministrazioni, anche quelle già in pesante difficoltà come il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco: il servizio di soccorso, che già oggi è fortemente legato a un abnorme utilizzo di personale precario, rischia il definitivo collasso, a scapito della popolazione e della sicurezza degli operatori.

Il Corpo è già da tempo costretto a lavorare in condizioni di deficit di bilancio ordinario. Anche a fronte del blocco delle assunzioni effettuato negli ultimi cinque anni, mancano fondi per le dotazioni organiche. Mancano risorse per la manutenzione dei mezzi, per la formazione del personale, per i mantenimenti delle specializzazioni e delle qualificazioni, per le missioni, senza considerare i cronici ritardi nel pagamento delle competenze accessorie, che in molti casi arrivano anche a due anni. A tutto ciò va aggiunto il mancato rinnovo del contratto per il biennio 2008/2009 (26 mesi di ritardo) e il blocco di quello successivo.

In queste condizioni il Corpo non è in grado di assorbire, né di sopportare, il benché minimo taglio. Dal Governo – il medesimo che osanna i Pompieri per la loro attività quotidiana e per i loro sforzi nelle grandi emergenze nazionali – ci attendiamo concrete politiche mirate alla valorizzazione del lavoro dei Vigili del Fuoco e a garantire e potenziare il servizio di alta valenza sociale che rendono ogni giorno ai cittadini e al Paese.

Lo slogan del Governo è “tagliare gli sprechi”. Per quel che ci riguarda non abbiamo più nulla da tagliare. Ringraziamo per le medaglie e per gli encomi, ma preferiremmo, e riteniamo che sarebbe più utile per la tutela dei cittadini e per mantenere in piedi i servizi che offriamo, che il Governo ripagasse la nostra tanto sbandierata professionalità e abnegazione con investimenti, evitando di trattare un Corpo come il nostro come un capitolo di bilancio sacrificabile per far quadrare i conti.

Roma, 26 Maggio 2010

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