19.12.2007 – La mancata firma del contratto da parte della CGIL sta facendo discutere, oggi più di ieri, soprattutto laddove le OO.SS. organizzano assemblee tra le lavoratrici ed i lavoratori per spiegare le loro ragioni.
In tal senso, nei giorni scorsi avevamo dato contezza della situazione di Ancona, ritenendo quella Sede – nota per la forte vocazione unitaria, malgrado rapporti dialettici spesso molto vivaci – una sorta di laboratorio nazionale: a maggior ragione, pertanto, alleghiamo di seguito il prosieguo della vicenda, condividendone, senza se e senza ma, toni e contenuti.
A tutto il personale
Cari colleghi,
il giorno 13 dicembre, come voi sapete, presso i locali della sede Centrale si è svolta l’assemblea organizzata dalla CISL per chiarire, (almeno così si pensava), i motivi che aveva portato CISL UIL RDB CONFSAL a firmare l’oramai famoso accordo del 31 Ottobre scorso.
Come abbiamo ampiamente scritto nei giorni scorsi avremmo apprezzato la disponibilità delle altre sigle Sindacali ad effettuare tale assemblea unitariamente, ma purtroppo tale disponibilità non siamo riusciti a trovarla.
Naturalmente ben volentieri la CGIL Territoriale ha partecipato come “spettatore”, curiosa di capire le positive valutazioni che la CISL avrebbe dato alla chiusura della parte economica del contratto 2006 2007, definita con la firma dell’accordo in parola, spiegate per di più da un componente della Segreteria Nazionale.
Purtroppo la nostra curiosità non è stata appagata; ci saremmo aspettati da un interlocutore così autorevole una disamina dettagliata anche degli aspetti tecnici, invece abbiamo avuto l’impressione che si è cercato in ogni modo di non entrare nel merito delle questioni, limitandosi ad una illustrazione panoramica di carattere generale.
Che l’autorevole esponente CISL abbia difeso tutte le posizioni assunte dalla Segreteria Nazionale è cosa normale, ma che lo abbia fatto portando a sostegno della propria tesi informazioni distorte, incomplete e diffamanti questo si ci ha colti alquanto di sorpresa.
Sostenere che anche nei rinnovi contrattuali precedenti si è provveduto a suddividere le risorse nel rapporto 70/30 è scorretto, semplicemente perché non è vero, e lo abbiamo dimostrato.
Chiamare le risorse utilizzate per incrementare l’indennità di turno (€ 2 per gli operativi e € 1 per i giornalieri), incrementi stipendiali è fuorviante e non è vero perché quelle sono risorse già dei lavoratori, destinate alla produttività.
Insinuare che la spaccatura relativa alla firma dell’accordo si è verificata perché la CGIL ha posto un dictat sulle indennità notturne e festive è diffamatorio, in primo luogo perché non è vero e secondo perché non è corretto attaccare l’operato di chi non è presente, visto che non lo è perché chi ha organizzato l’assemblea ha rifiutato il confronto.
Evitare qualsiasi accenno al perché non si è provveduto alla consultazione dei lavoratori su una materia fondamentale come quella contrattuale, prima di sottoscrivere un accordo, limitandosi ad affermare che la CISL la discussione l’ha sviluppata nei propri organismi statutari è un insulto all’intelligenza e al valore della democrazia.
Queste sono le cose su cui avremmo voluto confrontarci, entrando nei dettagli sviluppando una discussione di merito dove i lavoratori una volta informati delle diverse posizioni avrebbero espresso il loro voto in maniera democratica.
Per alcuni la DEMOCRAZIA è un valore, per altri un principio da rispolverare di tanto in tanto.
Il Coordinatore Prov.le CGIL Vigili del Fuoco Ancona
Renato Ripanti