VVF – Ancona – Considerazioni del Coordinatore provinciale CGIL-VVF sul patto per il soccorso

18 Luglio 2011


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Ancona – Considerazioni del Coordinatore provinciale CGILVVF sul patto per il soccorso

25.08.2008. Abbiamo ricevuto dal Coordinamento provinciale FP.CGILVVF di Ancona alcune riflessioni sull’applicazione degli istituti contenuti nel patto per il soccorso, volentieri di seguito pubblichiamo.

 

Reperibilità e Mantenimenti
“tanto rumore per nulla”

 

Cari/e colleghi/e,
come ben sapete dal 1 Agosto è partita la tanto enfatizzata, da alcuni, reperibilità raccogliendo almeno per quel che riguarda la nostra realtà un timido assenso.
 
Successivamente si è dato seguito anche alla seconda parte dell’accordo, suddividendo i fondi disponibili per i mantenimenti e per la garanzia del soccorso.

Che la CGIL sia stata da sempre critica al riguardo, ritenendo l’istituzione stessa del Patto del Soccorso un’operazione di facciata è cosa risaputa, pertanto l’obiettivo non è certo quello di difendere tali istituti, ma cercare di chiarirne quantomeno i contenuti ricostruendo i vari passaggi e magari fare anche alcune considerazioni.

I fondi per finanziare tali servizi derivano dal famoso Patto del Soccorso che a detta di alcuni, l’Amministrazione, e nella speranza di altri, i soliti noti, doveva portare risorse aggiuntive in analogia al Patto per la Sicurezza che si stava all’epoca discutendo per i corpi di polizia, dando finalmente una risposta concreta alle problematiche dei Pompieri.
 
Non sappiamo come sia finita per la polizia, ma sappiamo che per quello che riguarda i Pompieri il patto e stato un vero e proprio PACCO!

Inoltre vale la pena ricordare che le promesse fatte dal Governo, in relazione alle risorse che lo stesso avrebbe stanziato per finanziare il Patto, spinsero alcuni, i soliti noti, a firmare in tutta fretta un accordo contrattuale (31 Ottobre 2007) con l’illusione che tanto poi con il patto si sarebbe recuperato quanto perso sul contratto.
 
Poi il tempo passa e le promesse rimangono tali!

Intanto, in virtù del nuovo sistema contrattuale (Diritto Pubblico) dettato dalla riforma e dai Decreti Delegati 217/05, non abbiamo ad oggi ancora percepito tutti i soldi del rinnovo contrattuale, (indennità rischio), e siamo già ad Agosto, poi dopo la faraonica presentazione del Patto del soccorso, il Governo destinò per quei “tapini” dei Pompieri solo 10 milioni di euro che al netto delle imposte si riducevano a 7 milioni e quindi largamente insufficienti a finanziare tutte le cose elencate e sbandierate nel patto, e come se non bastasse lo stesso patto aveva una copertura finanziaria solo per il 2008! alla faccia del nuovo che avanza!!!
 
Gli insufficienti 7 milioni di euro sono stati così “spacchettati”con una parte si sono finanziati i 2 € in più l’ora per le super festività ed è stata ripristinata la trasferta sempre fino al 31/12/2008, i restanti fondi sono stati ripartiti a livello Regionale, e successivamente previa contrattazione decentrata suddivisi tra i quattro Comandi Provinciali.

Una parte di questi, per il Comando di Ancona (8.932,15) è stata destinata a garanzia del soccorso attraverso la possibilità di richiamare personale in straordinario viste le enormi carenze organiche, una parte (15.262,73) sarà utilizzata per “garantire” un minimo di mantenimento a quel personale che in virtù delle specializzazioni possedute abbisogna periodicamente di formazione, una parte infine per istituire il servizio di reperibilità, s’intende anche questo a scadenza Settembre2008.
 
Ora in considerazioni di quanto detto, sottinteso che ci piace considerare i 10 milioni di euro stanziati per il Patto del Soccorso soldi moralmente già dei pompieri e quindi nella piena legittimità di “portarli a casa”, consideriamo però che se la scelta anziché ricadere sulla creazione del fantomatico Patto del Soccorso, tanto caro all’Amministrazione e ad alcune sigle Sindacali, le solite note, fosse ricaduta sul destinare le risorse al rinnovo contrattuale, come si era permessa di suggerire a suo tempo la sola CGIL, avremmo avuto oggi innumerevoli vantaggi.
 
In primis non saremmo stati costretti, per accedere alle risorse, ad aumentare le ore lavorate dando da un lato maggiore disponibilità e dall’altro più ore prestate, vi sarebbe stata una più equa distribuzione delle risorse su tutto il personale TUTTO, si sarebbero create finalmente le condizioni per rivalutare le quote degli straordinari dei festivi dei notturni, ferme da troppi anni e soprattutto gli incrementi che si sarebbero spuntati, pochi o tanti, avrebbero comunque avuto un effetto stabile anche per gli anni a venire rimanendo strutturati nel contratto.
 
I risultati viceversa sono sotto gli occhi di tutti; più ore lavorate, poche risorse distribuite e per giunta una tantum!

I “soliti noti” farebbero bene a riflettere anziché abbaiare alla luna!!
 
Ancona 21 Agosto 2008

Il Coordinatore Provinciale CGIL VVF Ancona
Renato Ripanti

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