VVF – Ancora a proposito di mobilità dei Capisquadra anziani…

18 Luglio 2011


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Ancora a proposito di mobilità dei Capisquadra anziani…

26.08.2008 – Il tema della mobilità è sempre stato molto sentito ed è per tale ragione che abbiamo sempre usato grande cautela ogni qualvolta ci siamo dovuti muovere in questo ambito, non solo per i Capisquadra – che è l’argomento all’ordine del gorno – ma per tutti i ruoli e le qualifiche del Corpo.

Ma tornando appunto al merito, la questione legata alla mobilità dei CS, quale ovvia conseguenza degli agognati passaggi di qualifica, ci ha visto spesso impegnati, nel corso dell’ultimo anno di attività sindacale, tanto che sulla materia possiamo tranquillamente affermare di essere sempre stati “pubblicamente” chiari, precisi e puntuali:
 
– siamo  partiti dalla presa di posizione del 29 ottobre 2007, che stoppò i primi tentativi di forzatura dell’Amministrazione e produsse risultati ritenuti, allora, unanimente positivi; 
– abbiamo proseguito con la nostra proposta del 1° aprile 2008, mirata a velocizzare i concorsi CS decorrenza 2006, 2007 e 2008 e le procedure di mobilità, al fine di soddisfare rapidamente anche le aspirazioni di trasferimento del personale anziano; 
– siamo arrivati all’ultimo recente atto, ovvero la nota del 17 luglio 2008 con la quale si chiedevano chiarimenti su mobilità e concorsi, peraltro giunti in modo parziale, se non addirittura confuso, nella riunione tenutasi il 30 luglio u.s., della quale abbiamo immediatamente resocontato sul SITO ufficiale della CGIL VVF, nell’ambito della quale è stato chiesto all’Amministrazione di fare quanto necessario, affinchè con le prime immissioni dei neo CS – ovvero entro l’anno – si potesse dare contestuale soddisfazione anche alle aspettative di trasferimento di tutti i CS anziani.
 
Quanto fin qui doverosamente premesso, giusto per amor di verità nei confronti dei vari Comitati spontanei, o dei singoli colleghi che ci hanno contattato – che meritano comunque rispetto ed attenzione, malgrado talune richieste non siano sempre interamente condivisibili – ma soprattutto nei confronti di qualche Organizzazione Sindacale, la quale cerca di accrescere il proprio consenso attribuendosi meriti inensistenti e facendo promesse che non potrà in nessun caso mantenere.  
 
In tal senso, se da un lato è bene rammentare che la CGIL ha disperatamente cercato di opporsi ad una simile deriva, dall’altro non si possono certo tacere le responsabilità di coloro che hanno ostacolato la proposta di modificare il 217, così da poter ridurre i tempi di attuazione, sia concorsuali, che di mobilità, ma soprattutto di procedere rispettando i diritti di tutti, senza strappi e forzature, sicuramente senza i pasticci di cui solo ora “tutti” si lamentano:
 
– l’Amministrazione, la quale, con buona pace degli estimatori della riforma, se ne è lavata le mani affermando “AVETE RAGIONE, MA LA LEGGE, O SI CAMBIA CON UN’ALTRA LEGGE, O SI APPLICA COME E’!!!;
– il Governo di centro sinistra, la cui indisponibilità a qualsiasi modifica e correzione della norma, malgrado il disastro fosse chiaramente annunciato, ora, vista la furia dei vari Brunetta e Tremonti, espone il Corpo al rischio di ulteriori incursioni legislative del centro destra; 
– quei Sindacati tuttora incapaci di prendere atto di una riforma rivelatasi completamente vuota di contenuti economici e professionali, se non da abrogare, come avremmo voluto noi della CGIL, quanto meno da cambiare strutturalmente. 

A maggior ragione, pertanto, se si vogliono evitare semplificazioni ed inesattezze, accuse gratuite, strumentalizzazioni e furberie, è necessario far capire ai lavoratori che molti degli attuali accadimenti sono la conseguenza di scelte sbagliate – alle quali, per inciso, la CGIL si è sempre opposta – e che le azioni e le responsabilità delle Rappresentanze del Personale devono essere valutate, alla prova dei fatti, con estrema attenzione ed onestà intellettuale.
 
Per quanto ci riguarda ci sentiamo tranquilli: le ragioni che muovono il nostro agire sindacale sono pubbliche ed ampiamente note, pertanto, non abbiamo alcuna difficoltà ad affermare, anche questa volta, che combatteremo con convinzione per far rispettare il diritto al trasferimento dei colleghi anziani, ma senza che questo pregiudichi l’altrettanto legittimo diritto di coloro che aspettano da anni l’opportunità di un passaggio di qualifica.
 
E’ un obiettivo che continuremo a perseguire con impegno e costanza, senza escludere alcuna strada per tentare di coglierlo … tuttavia sempre coscienti delle innumerevoli variabili e difficoltà  – peraltro note a tutti – che in qualsiasi momento potrebbero complicare o ritardare eventuali soluzioni.

 

Per il Coordinamento FPCGIL VVF
A.Forgione – F.Moretti – M.D’Ambrogio

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