VVF – Campania – Emergenza rifiuti: “Lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri, alle Istituzioni Locali, alla Cittadinanza

18 Luglio 2011


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Campania – Emergenza rifiuti: "Lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri, alle Istituzioni Locali, alla Cittadinanza

23.05.2008 – Pubblichiamo di seguito la “Lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri, alle Istituzioni Locali, alla Cittadinanza, frutto della stretta collaborazione tra le strutture territoriali FPCGIL – di Napoli e della Campania – e della Segreteria Nazionale FPCGIL.


 

L’emergenza rifiuti a Napoli sta mettendo in ginocchio la città di Napoli: l’apparato produttivo incentrato sul turismo, sul commercio, sull’artigianato, nonché la vivibilità e la dignità dei cittadini, sovraesponendo pericolosamente i lavoratori dell’ASIA, i vigili del fuoco e la polizia municipale.

Una situazione che ha assunto i connotati di vera e propria emergenza sociale ed ambientale nella quale cittadini, sempre più esasperati, vivono sommersi dai rifiuti e rischiano di diventare ostaggi di bande criminali che strumentalizzano la loro protesta, provocando azioni di autentica guerriglia urbana.
 
A questo quadro sconfortante va aggiunto che sempre più spesso i lavoratori dell’ Asia, impegnati nella pulizia della città, i vigili del fuoco, impegnati nello spegnimento dei rifiuti incendiati e la polizia municipale, che svolge il difficile compito di assicurare la vigilanza e la sicurezza, vengono quotidianamente fatti oggetto di aggressioni ed intimidazioni da parte di cosche malavitose ben organizzate.

 
A Napoli quanti vestono una divisa dell’Asia, dei vigili del fuoco, della polizia municipale vengono ormai identificati come lo Stato nemico da colpire, rappresentanti di istituzioni lontane e inconcludenti.
 
A loro va tutta la nostra solidarietà!
 
Le responsabilità che hanno prodotto questa drammatica situazione sono molteplici, così come molteplici sono le cause che hanno ridotto il nostro territorio in una condizione di insostenibile precarietà politica, istituzionale e sociale.
 
La corruzione, le clientele, lo sperpero di danaro, l’incapacità di assicurare il governo efficace della cosa pubblica, sono diventati terreno fertile per l’esplosione di proteste generalizzate che rischiano di uscire fuori da ogni controllo.

La questione dei rifiuti e della sicurezza hanno inciso e continuano ad incidere pesantemente sull’economia del territorio, purtuttavia va detto che le responsabilità non si fermano solo a Napoli ed in Campania.
 
Apparati produttivi del Paese hanno utilizzato il nostro territorio come una mega discarica per lo smaltimento di derivati industriali altamente tossici.
 
Cosa chiediamo al Consiglio dei Ministri che si insedierà a breve a Napoli?
 
Chiediamo di passare dalle enunciazioni teoriche all’assunzione di provvedimenti concreti.
 
Non sono tollerabili ulteriori fallimenti!
 
Occorre liberare con assoluta urgenza il territorio dai rifiuti e procedere al varo di un piano adeguatamente strutturato, frutto della concertazione con le parti sociali, che permetta anche il rilancio dello sviluppo produttivo della città, ne favorisca la crescita e garantisca la vivibilità e la sicurezza.
 
Occorre restituire piena credibilità alle Istituzioni locali, superando l’attuale gravissimo scollamento determinatosi tra politica, istituzioni e cittadini.
 
Per rendere possibile tutto questo è indispensabile offrire soluzioni trasparenti e condivise che diano certezze alla gente, garantendo luoghi di ascolto e forme di partecipazione attiva.
 
Chiediamo in definitiva l’adozione di un piano in grado di rendere possibile il superamento dell’emergenza e il ritorno alla normalità, promuovendo la raccolta differenziata, rammodernando gli impianti e facendo partire al più presto i termovalorizzatori.
 
Un piano da trasferire alla responsabilità delle province e dei comuni, riassegnando loro un ruolo di efficace programmazione tesa al definitivo superamento della logica dei “commissariamenti”.
 
La Funzione Pubblica CGIL ritiene inoltre indispensabile contrattare con le Amministrazioni la definizione della tariffa, prevedendo un sistema di incentivi per chi contribuisce a ridurre, riciclare, riutilizzare i rifiuti e di aiuto alle famiglie più disagiate.

Così come a Napoli l’Asia va rilanciata come azienda industriale in grado di gestire il ciclo integrato dei rifiuti, recuperando anche la parte più redditizia e qualificante del ciclo che è quello della gestione degli impianti.

Così come va attuata una politica di maggiore valorizzazione del suo personale mediante la promozione di percorsi formativi e l’investimento in attrezzature e tecnologia.
 
Allo stesso modo pensiamo che la sicurezza passi per un potenziamento del corpo dei vigili del fuoco di Napoli che in tre anni hanno visto raddoppiare il numero degli interventi senza che questo ha comportato l’aumento del personale, dei mezzi e delle politiche di controllo sanitario.

Napoli merita inoltre una riforma della polizia municipale che guardi al territorio ed al suo decentramento nelle municipalità, che ricostituisca un patto di cittadinanza e che investa in una nuova generazione di assunti per colmare la grave e inaccettabile carenza di personale che non riesce a garantire i servizi che una metropoli merita.
 
L’intera Classe Dirigente è chiamata alle proprie responsabilità.

Non c’è altro tempo da perdere.

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