VVF – Comunicato della FPCGIL VVF di Bari – 24 luglio 2007: la Puglia brucia, incendio sul Gargano

18 Luglio 2011


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Comunicato della FPCGIL VVF di Bari – 24 luglio 2007: la Puglia brucia, incendio sul Gargano

02.08.2007 – Bari – Comunicato di Carmelo Pesola, coordinatore provinciale della FPCGIL Vigili del Fuoco.
 
                  24 Luglio 2007: la Puglia brucia, inferno sul Gargano..

Innanzitutto si vuole esprimere il cordoglio per le vittime tutte, in particolare, per i deceduti dell’incendio delle aree boscate e non, del Gargano. Tragedia, verificatasi grazie all’incuria dell’uomo e alla superficialità di chi amministra che ora e immancabilmente non si risparmia nel dimostrare la propria solidarietà, mettendo mano alle finanze pubbliche cercando di riparare a quanto accaduto per non avere ascoltato quanti, fra cui la scrivente organizzazione, che da tempo denunciano che il soccorso antincendi non risponde alle necessità dei territori pugliesi in particolare e più generale a tutto quello nazionale: carenza di organici, mancanza di automezzi adeguati, attrezzature, ecc.ecc.ecc.
Infatti, come ogni estate, più di ogni estate, come ogni qualvolta si registrano incidenti, consapevoli dell’evitabilità, pubbliche autorità centrali, regionali, provinciali e comunali gridano, si affannano per dimostrare la loro estraneità alle responsabilità, per quanto accaduto e come un film già visto, si affrettano a visitare i luoghi delle disgrazie per rassicurare i cittadini colpiti che si farà il possibile per risanare il tutto. Ma anche questa volta, come le altre volte, senza nessuna differenza … centro-destra… centro-sinistra .. alla fine della stagione, in questo caso, tutto scomparirà: resteranno i lutti per i parenti dei deceduti e fra i boschi carbonizzati la puzza del fumo stagnante e lo sfregio all’ambiente che per risanarlo, ci vorranno almeno 50 anni e tanto denaro pubblico. Mentre loro, gli amministratori, riprenderanno a tagliare i bilanci degli organi competenti nel campo -fra cui quello dei Vigili del Fuoco- << per via della mancanza di risorse finanziarie>>: diranno. Magari, aumentandosi lo stipendio o meglio ancora finanziando le scuole private o provvedendo a rimborsare qualche sprovveduto giocatore di borsa che si trova con il culo per terra a seguito di un investimento sbagliato-vedi l’utilizzo dei conti correnti cosiddetti dormienti che vedranno la maggior parte delle risorse attribuiti per questo e non per la stabilizzazione dei precari-, ecc.ecc.ecc.
CONTINUANDO A COMPROMETTERE IL SOCCORSO VV.F. AI CITTADINI, ALL’AMBIENTE, AGLI ANIMALI E AI BENI.
La rabbia, nasce dal fatto che il tutto poteva essere evitato, nessuno può dire, a tutti i livelli, che non si era a conoscenza della non sufficiente forza operativa antincendi e più in generale del soccorso di competenza VV.F. sul territorio pugliese, in quanto non si contano più le denunce della scrivente O.S. in merito. La Provincia di Foggia conta circa 70 comuni con una superficie totale di 7.192 kmq, 680.000 abitanti.Il suo territorio presenta tre zone naturali: Promontorio del Gargano, 2000 Kmq di superficie che comprende il parco nazionale; Il Tavoliere delle Puglie, 3000 kmq, prima area nazionale di produzione del grano duro; Il Subappennino Dauno che è caratterizzato da un paesaggio di media montagna. Tutte aree, queste, a cui affluiscono numerosi turisti aumentando di fatto il numero degli abitanti maggiormente nella stagione estiva. Ebbene, il soccorso VV.F. viene garantito con una pianta organica teorica di circa 200 unità da dividere in quattro turni. Infatti, la mattina di quel tragico 24 u.s., il soccorso era garantito da 40 uomini circa considerato il personale della partenza Boschiva che è presente solo nei tre mesi estivi -convenzione regionale-. Come si può pensare ad un serio servizio di Soccorso con questi numeri? Per questo, la richiesta d’aiuto a tutti i restanti comandi pugliesi. Per quanto riguarda il Comando di Bari, all’arrivo della disposizione per l’invio verso il Gargano di una APS -5 Uomini- e un ABP -2 uomini-, era immerso da numerose richieste di soccorso da parte dei cittadini, tanti in lista d’attesa, tanto è vero, che le insufficienti partenze che operano sul territorio barese erano tutte impegnante su interventi, oltre che a non avere automezzi disponibili , insomma si chiedeva aiuto a chi ne necessitava. Comunque, alle 14,00 si lasciava partire per il Gargano quanto richiesto, sottraendo dette unità e compromettendo ancor più il servizio tecnico urgente di questo territorio, perlomeno, fino a quando non prendevano servizio le 7 unità libere richiamate. In ogni caso, quello che è strano nell’organizzazione del soccorso di quella giornata è la disposizione del raddoppio dei turni alla 14,29 con il ritiro della stessa alle ore 15,48 che autorizzava, esclusivamente, la chiamata di personale libero in numero necessario pari al personale che era stato inviato dai Comandi pugliesi nel territorio foggiano colpito dall’emergenza. Si deve pensare che qualcuno ha voluto risparmiare? Naturalmente la FPCGIL chiederà spiegazione di questa disposizione. Una cosa è certa, ormai, è diventata una abitudine che la Direzione Regionale VV.F. risponde negativamente ogni qualvolta- si parla del Comando di Bari- si richiede l’autorizzazione a chiamare personale libero per la grave carenza di organico che non permette, avvolte, neanche la formazione della prima partenza in centrale, facendo gravare il soccorso della città di Bari e parte della provincia sui due distaccamenti cittadini mettendo a rischio l’incolumità degli operatori VV.F. e degli stessi cittadini. Per di più, a sottolineare la disorganizzazione, l’incapacità, la superficialità che ha accompagnato la gestione del soccorso quel giorno, alle 20,00 circa, sempre per disposizione Direzione regionale, che richiedeva l’invio di altri uomini, dalla sede centrale di Bari partivano sei uomini, per il Gargano, senza comprendere un qualificato-anche di questo la FPCGIL chiederà spiegazioni.-. Il bicchiere è ormai colmo, si pensa che sia arrivata l’ora per avviare un processo serio di riorganizzazione del servizio antincendi e di soccorso più in generale,che preveda la formazione di un unico corpo di Protezione civile con al centro i Vigili del Fuoco, raddoppiando il numero delle piante organiche lasciando agli stessi la gestione di tutte le risorse disponibili in materia. Solo in questo modo si potrà avere una visione totale delle forze in campo ed assicurare più rapidamente e in modo efficacie le risposte che la popolazione si aspetta. Ed in fine, l’invito per le parti sociali tutte del territorio pugliese, per quello che è successo e per quello che succederà se si continuerà ad avere questa pianta organica, deve essere l’organizzazione di uno sciopero con una grande manifestazione, da realizzare magari sul Gargano e cercare, finalmente, di ottenere già dalla prossima assegnazione, un congruo aumento di organico per la Puglia.
Buon lavoro a tutti.

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