COMUNICATO STAMPA
Dichiarazioni di Franca Peroni segretaria nazionale FP–CGIL
Adriano Forgione, coordinatore nazionale FP–CGIL VVF
I disastri che sta provocando il decreto Tremonti-Brunetta sono sotto gli occhi di tutti, malgrado la pesante demagogia con cui il Governo cerca di gloriarne i benefici effetti dei quali, in realta’, non si vede alcuna traccia.
Siamo certi che la grande mobilitazione del Pubblico Impiego preannunciata per il mese di settembre riportera’ con i piedi per terra l’Esecutivo e la Maggioranza che lo sostiene.
Una mobilitazione alla quale non mancheranno certo i Vigili del Fuoco, ancora piu’ convinti di esserci, vista la loro recente storia.
Il Corpo e’ stato recentemente inserito nei comparti contrattuali del diritto pubblico – un sistema notoriamente rigido, nel quale tutelare i lavoratori e’ molto piu’ complicato – con la scusa (secondo il precedente Governo Berlusconi, e di qualche “illuminato” dell’allora centrosinistra e di altri Sindacati) che era l’unica strada per valorizzare economicamente e professionalmente il personale; risultato: un contratto, il primo, assolutamente inadeguato per risorse e contenuti, che rischia di essere anche l’ultimo per effetto dell’attacco complessivo al lavoro pubblico; un bilancio i cui ulteriori indiscriminati tagli pregiudicheranno definitivamente anche le capacita’ operative del Corpo; le dotazioni organiche inferiori agli standard europei di circa il 30 per cento, saranno ulteriormente ridotte; non sarà possibile rinnovare mezzi ed attrezzature spesso vecchi o inadeguati…
Altro che fughe corporative!!!
Solo con l’unione e la compattezza dei dipendenti pubblici – che siamo certi non mancheranno – si possono affermare le ragioni di tutti e obbligare il Governo, da un lato a rivedere e correggere i recenti provvedimenti adottati contro lavoratrici e lavoratori, dall’altro a concretizzare adeguate politiche di rilancio e potenziamento nei confronti di un Corpo il cui servizio ha grande rilevanza sociale e le cui difficolta’, oltre che sugli operatori, non a caso ricadono direttamente sui cittadini e sul Paese.
Roma 07.08.2008