VVF – Concorsi cr e cs: posizioni sindacali diverse, all’amministrazione la sintesi

18 Luglio 2011

Riunione sui regolamenti per i passaggi di qualifica a caposquadra e caporeparto

16.03.2007 – ROMA – In data odierna è proseguita la concertazione relativa alle bozze di regolamento sui concorsi per caposquadra e caporeparto. Ebbene, malgrado i segnali positivi colti nella precedente riunione e la convinzione di poter chiudere, già oggi, l’intera questione, purtroppo così non è avvenuto e su alcuni aspetti, tutt’altro che marginali, è rimasto un alone di incertezza che, a questo punto, potrà sciogliere solo l’Amministrazione. Innanzitutto le modifiche che sembra siano state accolte: 1) per partecipare alla quota concorsuale del 40% basterà anche un solo corso, ma con una durata minima di almeno due settimane; l’eventuale punteggio eccedente potrà far cumulo nel titolo “aggiornamento professionale”; 2) è stato cassato il comma relativo alla riduzione del punteggio per i titoli di studio non attinenti; 3) le materie dell’esame propedeutico alla valutazione dei titoli saranno concernenti le materie istituzionali indicate nel bando di concorso. Per quanto ci riguarda abbiamo anche chiesto di concertare contenuti e modalità dei corsi di formazione attraverso l’apertura di appositi tavoli tecnici, come previsto dal precedente CCI. Finite le note positive, rimangono invece inevase alcune questioni sulle quali non c’è stata convergenza fra le Parti Sindacali. In particolare, avevamo proposto che nella quota del 60% i titoli valutabili, quale elemento di garanzia, fossero identici a quelli fino ad ora utilizzati, mentre nella quota del 40% venisse apprezzato maggiormente il merito, attraverso una formulazione diversa dei punteggi; purtroppo la maggioranza del tavolo è sembrata orientarsi sulla omologazione delle due procedure concorsuali – nonostante ci siano platee sostanzialmente diverse – e sulla modifica dei punteggi attribuibili. In sintesi, nella quota del 60% verrebbe ridotto il valore dei titoli di studio ed innalzato quello dei corsi di formazione, scombinando, di fatto, la condizione consolidata nel precedente ordinamento; tale riduzione verrebbe però proposta anche nella quota del 40%, ma poiché si intende mantenere inalterato il valore dell’anzianità (1 anno, 2 punti), la limitazione del punteggio dei titoli di studio, formativi e di anzianità ad un massimo di dieci punti complessivi determinerà, di fatto, che questi varranno solo per coloro che hanno un anzianità valutabile, ai fini del concorso, tra i 4 e i 9 anni per i caposquadra e tra i 6 e gli 11 anni per i vigili; per tutti i CS con più di 9 anni nella qualifica, così come, per tutti i vigili con più di 11 anni nella qualifica, sarà solo l’esame a determinare, indistintamente, chi avrà “la fortuna” di accedere al corso di formazione e, se superato l’esame finale, alla promozione nella nuova qualifica. Non crediamo sia questo il risultato che si aspettava la gran parte del personale, pertanto, ci riserviamo ulteriori valutazioni sul testo definitivo che l’Amministrazione emanerà già nei prossimi giorni. Infine, per facilitare la comprensione, pubblichiamo di seguito le ultime due bozze correnti, sulle quali, ovviamente, contestualizzare le riflessioni suaccennate.
(Adriano Forgione – Franco Moretti)

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