VVF – Concorsi: riaperto il concorso per collaboratori , banditi quelli per vice collaboratori amministrativi ed informatici

25.07.2006 – Quanto sia sgradito alla CGIL l’impianto complessivo del 217 è cosa nota, peraltro ribadita anche negli incontri di questi ultimi giorni. In tal senso, però, avevamo decisamente apprezzato la disponibilità del Sottosegretario alla revisione profonda del decreto in parola, ma anche alla modifica della stessa legge 252, a maggior ragione, poiché ciò, nelle more di una nuova stesura dei provvedimenti, avrebbe dovuto rendere impraticabile l’applicazione dell’impianto attuale, a partire anche dai concorsi straordinari. E non per quello spirito disfattista, a prescindere, che spesso ci viene superficialmente imputato, tanto meno per penalizzare la carriera di colleghe e colleghi, quanto perché, da un lato riteniamo necessario rivalutare l’istituzione di alcune nuove qualifiche, sia in termini di valorizzazione professionale, sia in termini di reale utilità nel modello organizzativo del Corpo; dall’altro, perché riteniamo altrettanto necessario modificare, comunque, modalità concorsuali che sono la quintessenza della vessazione e della discriminazione tra lavoratrici e lavoratori con inquadramenti sostanzialmente similari, ma con competenze ed esperienza professionale marcatamente diversificate, quanto ignorate. Avevamo avuto modo di segnalare le nostre perplessità già con nota del 17 maggio u.s. (che alleghiamo), così come avevamo plaudito alla sospensione, quasi immediata, dei bandi per 80 collaboratori amministrativo-contabili e per 26 collaboratori informatici, usciti a fine giugno u.s.. L’impressione che nel Dipartimento ci fosse un’aria nuova, però, è durata molto poco: prima la frettolosa – e sospetta – nomina dei dirigenti superiori e dei primi dirigenti, nonostante non ci fosse alcuna inderogabile necessità; poi, non solo la riapertura dei concorsi straordinari per collaboratori, ma anche l’uscita dei bandi per i vice collaboratori amministrativi ed informatici! Ebbene, se questa è la strada che si intende intraprendere, ovvero, se non ci sono novità di rilievo rispetto al recente passato, ci opporremo a questa deriva riprendendo quel percorso di mobilitazione e di contrasto che ha caratterizzato la nostra attività negli ultimi anni e senza alcuna remora se al Governo non c’è più la destra, ma coloro che con tanta fatica e tanta passione abbiamo portato alla guida politica del Paese, contribuendo in modo determinante al risultato elettorale dell’aprile scorso.
(Adriano Forgione)