VVF – Consulta Permanente Protezione Civile

18 Luglio 2011


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Consulta Permanente Protezione Civile

Martedì 23 marzo 2010 si è riunita, a via Leopoldo Serra in Roma, la Consulta Permanente Protezione Civile della Fp CGIL.

La Consulta ha preso atto che la CGIL ha contribuito significativamente a sconfiggere nel Paese, l’idea e la realizzazione, della “Protezione Civile Servizi SPA”, ponendo le basi per rivendicare, a pieno titolo, un netto ricambio nei vertici della protezione civile poiché responsabili, come sembra, di quanto accaduto nella incredibile vicenda degli appalti alla Maddalena e per il cosiddetto progetto CASE in Abruzzo, così come emerge anche dalle indagini giudiziarie pubblicate dalla stampa.

La CGIL, in questa battaglia, anche se più volte aggredita – unitamente ad altre oo.ss., ha ottenuto un clamoroso successo per la tutela dei lavoratori e per la difesa della democrazia.

Risultato politico sindacale importante ma non sufficiente ad eliminare definitivamente i pericoli di commistione, abuso e scostamento istituzionale perpetrati dall’attuale vertice del Dipartimento della Protezione Civile (DPC), visto anche lo spregio che essi hanno ripetutamente manifestato nei confronti dei contratti collettivi di lavoro e delle politiche di tutela e sicurezza del lavoro, per non citare le disparità di trattamento nell’ambito della stessa prestazione di lavoro tra strutture operative pubbliche differenti, le violazioni di norme ordinarie e costituzionali in materia di nomine dirigenziali e di assunzioni clientelari a mezzo ordinanza di protezione civile.

Commistione, abuso e scostamento istituzionale generati da una precisa volontà politica che ha inserito, per legge, la gestione dei cosiddetti grandi eventi tra i compiti della Presidenza del Consiglio dei Ministri svolti attraverso uno dei suoi Dipartimenti, quello della Protezione Civile, così da poterne utilizzare i suoi poteri di deroga dall’ordinamento. Assimilare la gestione di un grande evento alla gestione dei disastri provocati dagli eventi calamitosi è la madre di un pensiero che nega l’esistenza stessa e l’importanza di un servizio pubblico di protezione civile, volendola asservire e piegare ad una logica di profitto. Come se la vita umana potesse essere un valore di mercato e motivo d’affare. Una logica aberrante, una cultura individualista che non ricerca e non fornisce prospettive.

Per questi motivi la Fp CGIL e quindi la Consulta non abbasserà la guardia.

La Consulta, infatti, si propone anche come punto di denuncia e di stimolo per costringere gli organi dello Stato, in primis il DPC, ad occuparsi immediatamente della messa in sicurezza dei territori a rischio sismico e idrogeologico. E’ inconcepibile che in otto anni a fronte di miliardi di euro spesi dal DPC nei grandi eventi nulla è stato fatto per risolvere almeno una delle 460 mila frane tutt’ora in atto nel Paese così come è scandaloso che nulla è stato fatto per il rischio sismico che interessa buona parte del nostro territorio.La preservazione e la tutela dei beni e della vita umana è in capo allo Stato e quando ciò non accade la responsabilità è sempre riconducibile a chi è chiamato ad adempiere a queste funzioni.

Al fine, dunque, di rilanciare nel Paese la cultura dell’autoprotezione, della gestione integrata del territorio, della solidarietà, della sussidiarietà, del servizio pubblico e della difesa dei lavoratori, la Consulta Fp CGIL ha deciso di dotarsi di diversi strumenti quali: analoghe strutture regionali e territoriali a cui afferiscono rappresentanti delle componenti che a vario titolo intervengono nelle attività di protezione civile intesa come Sistema Paese, un osservatorio permanente sulle ordinanze di protezione civile e le sue ricadute sui CCNL, un laboratorio politico-sindacale per contribuire a ridisegnare un nuovo modello di protezione civile quest’ultimo volto, in via esclusiva, alla prevenzione, pianificazione, formazione, preparazione alle emergenze e avvio della ricostruzione, che fonda il suo operato esaltando il ruolo del territorio e delle varie componenti tecniche nazionali, regionali e provinciali (ambiente, sanità, CRI, VVF, Volontariato eccetera).

Roma, 26 marzo 2010

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