VVF – Coordinamento Aree Formazione: lettera aperta a lavoratrici e lavoratori

18 Luglio 2011


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Coordinamento Aree Formazione: lettera aperta a lavoratrici e lavoratori

01.04.2009 – Lavoratrici, lavoratori, compagni prima di entrare nel merito, intendiamo ricordare a tutti il significato del termine COMPAGNO.
 
“Compagno” proviene dal latino medievale Companio, e significa – colui che ha il pane – in comune. Chi condivide con un altro la stessa attività o condizione.
 
Il sentimento che attribuiamo a questo significato perciò, non ha nulla a che vedere con quello cinese tongzhi (compagno), che è indissolubilmente legato alla storia del partito comunista cinese e al quale, di fatto, appartiene un significato di schieramento ideologico politico che per innocenza continuano ad attribuirci.
 
Questa premessa, perché, la Cgil ha sempre cercato di coinvolgere i lavoratori con una attività sindacale partecipativa e non di delega, garantendo la funzione e lo scopo del sindacato a tutela del diritto, attribuendo proprio ai lavoratori – compagni perché condividono lo stato di disagio nel quale operiamo quotidianamente – quell’importanza principe per il raggiungimento del traguardo.
 
La meta, ossia l’obiettivo per noi della Cgil, ha il sapore di programmazione, di organizzazione e di professionalità, argomenti di cui si sente spesso parlare ma che nessuno vuole approfondire.
 
Il “Sindacato” ha l’obbligo di garantire a tutti il mantenimento del diritto, della dignità, nonché il miglioramento delle condizioni di lavoro, e lo deve fare senza scavalcare appunto la dignità e il diritto di alcuno. Se questo è, nulla ci può dividere ne come lavoratori ne come OO.SS.
 
Se però, per una questione di opportunità viene meno uno solo di questi principi, il lavoro svolto, gli sforzi fatti e l’importanza di cui parlavamo sopra, crolla come un castello di sabbia e con essi anche il ruolo del Sindacato.

L’attacco alla pubblica amministrazione da parte dei precedenti governi di centro sinistra e in questi ultimi mesi del governo Berlusconi, (vedi gli interventi del Min. Brunetta che ha definito FANNULLONI anche i vigili del fuoco, i tagli del Ministro Tremonti, le riforme catastrofiche come quella della scuola, della sanità, ecc. ecc. ecc.) obbliga i circa tre milioni e mezzo di lavoratori della P.A. a difendersi anche dai restanti cinquantasei milioni di cittadini ignari della manovra ben organizzata che li vedrà, a breve, privi del servizio pubblico a favore di quello privato.
 
L’effetto della crisi economica, legata ad un capitalismo eccessivo e al raggiungimento frenetico della globalizzazione, ci ha resi tutti più fragili più impauriti e, soprattutto nel privato dove il rischio licenziamento è ormai elevato, nemici del nostro compagno di lavoro. Ecco allora che si alimenta il razzismo e l’intolleranza sia nel lavoro che nella quotidianità, con il risultato che un extra comunitario o un Rumeno rappresenta per l’Italiano un pericolo per un posto di lavoro.
 
RESTIAMO UNITI, quanto sta accadendo è un problema che riguarda tutti, non ha colore politico ha solamente un sapore amaro che di fatto viene assaporato solo dai lavoratori/cittadini e non da chi ha il potere. L’importanza dell’essere uniti, per chi conosce la storia, sta’ nella capacità di affrontare compatti una condizione uguale per tutti, con un unico obbiettivo quello di uscirne vincenti e a testa alta.
 
Non ci riconosciamo in un sindacato clientelare, dobbiamo e vogliamo rispettare i lavoratori che credono ancora nella legalità nella dignità e nell’uguaglianza. Il coraggio di sostenere e proporre le proprie opinioni al di la della maglietta indossata garantisce quantomeno il rispetto di cui parliamo. Se qualcuno ha voglia di sostenere questi principi è il benvenuto.

NO allo smantellamento dello stato sociale

No all’accordo separato sulla contrattazione

No alla limitazione del diritto di sciopero

No alla demonizzazione del pubblico dipendente

Il 4 aprile partecipa con la Cgil alla Manifestazione, il nostro diritto è in pericolo

Per il Coordinamento FP.CGIL.VVF Aree della Formazione
Mauro Giulianella

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