VVF – Emergenza terremoto: incontro tra OO.SS. e Vertici del Corpo

18 Luglio 2011


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Emergenza terremoto: incontro tra OO.SS. e Vertici del Corpo

17.04.2009 – Ieri si è tenuta la riunione con i vertici dell’Amministrazione e del Corpo, sollecitata anche dalla scrivente, a seguito dell’Emergenza terremoto, per fare il punto della situazione e conoscere le determinazioni che si intendono mettere in atto nel prosieguo dell’attività, sia sullo scenario emergenziale, che nei Comandi tuttora impegnati, per garantire efficienza ed efficacia al servizio che il CNVVF offre alla popolazione.

Il Capo Dipartimento, nella relazione iniziale, ha dato merito a tutto il personale del Corpo intervenuto per la grande professionalità dimostrata in una situazione, oggettivamente, molto difficile.

La delegazione FPCGIL VVFM. D’Ambrogio, V. Zazzaro, A. Geri – ha evidenziato come l’immagine del Corpo sia uscita rafforzata da questo evento, grazie, non solo all’ennesima dimostrazione di competenza e capacità, ma anche alla grande generosità e umanità degli operatori vigili del fuoco.

In questo senso, ancora una volta è emerso, in maniera inequivocabile, come il lavoro che svolgiamo non abbia nulla in comune con funzioni di ordine pubblico e “security” e, semmai, deve esserne riconosciuto il ruolo sociale, motivo per il quale riscuotiamo apprezzamenti dalla cittadinanza e motivo per il quale ci ostiniamo a chiedere un giusto riconoscimento economico e professionale per quello che è il nostro lavoro e non per improbabili similitudini con altri Corpi dello Stato.

Il tema successivo ha evidenziato la necessità di definire, in maniera forte e coerente con la legge istitutiva (225/92), la funzione e il ruolo del Corpo all’interno del sistema di Protezione Civile, non solo nella gestione delle emergenze, ma anche nei vari aspetti legati alla previsione, prevenzione, pianificazione e ritorno alla normalità.

Nel merito, appunto, della gestione, non tutto è andato per il verso giusto, tuttavia, con la responsabilità di sempre, la CGIL non ha inteso polemizzare, ma ritiene necessario riprendere successivamente le varie problematiche segnalate – a partire, ma non solo, dal rispetto del contratto nell’impiego delle risorse umane, ai tempi di informazione delle OO.SS. Nazionali e Territoriali – e pianificare opportune procedure, tali da evitare le disfunzioni verificatesi in Abruzzo.

Le OO.SS. presenti al tavolo hanno inoltre chiesto chiarimenti sulle assunzioni di metà anno e su quanto definito dal Consiglio dei Ministri N°45, il ripristino totale della dotazione organica con un piano di assunzioni a breve termine, il rifinanziamento della spesa corrente del Corpo, il recupero dei finanziamenti decurtati dalle casse dell’Opera Nazionale, il pagamento delle competenze arretrate (sia gli straordinari, che le Convenzioni Regionali), il superamento del sistema di rientro delle competenze con il Ministero Economia e Finanze, l’ammodernamento di mezzi ed attrezzature, la fornitura di ulteriore dotazioni individuali, anche per il personale SATI che interviene sugli scenari emergenziali, gli investimenti per rinnovare profondamente le Colonne Mobili, l’integrazione della circolare 28 riguardante la mobilitazione delle colonne mobili e delle sezioni operative, ricomprendendo al loro interno anche le nuove professionalità.

Il Capo Dipartimento, riconoscendo le difficoltà oggettive dei vigili del fuoco Abruzzesi, ha confermato che a breve verrà effettuata una mobilità straordinaria verso l’Abruzzo Regione e si è impegnato affinché si trovino, su tutte le varie questioni ed unitamente alle OO.SS., risoluzioni e risorse già a partire dalla prevista riunione del 22 aprile p.v., presso l’ISA.

Non ci ha soddisfatto, invece, il chiarimento del Capo del Corpo rispetto alla decisione di convocare, per le verifiche statiche di strutture complesse, soltanto personale con titolo da Ingegnere; seppure il problema sembra sarà superato con il prossimo cambio di personale, abbiamo sottolineato che le verifiche statiche vengono effettuate tutti i giorni nei Comandi, da tutte le qualifiche operative a partire dal Capo Squadra, ovvero che tale impostazione deve essere mantenuta anche in zona sismica, se non altro, per evitare divisioni tra il personale e la mortificazione di una parte dello stesso.

In conclusione, vigileremo affinché non si ripeta quanto già accaduto dopo i terremoti Umbro-Marchigiano e Molise, cioè che agli elogi dei politici di turno per l’egregio lavoro svolto non sia seguita alcuna concreta politica di valorizzazione e potenziamento del Corpo e dei suoi operatori.

Per la delegazione FP CGIL VVF
Michele D’Ambrogio

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