VVF – Emilia Romagna – I Vigili del Fuoco protestano per le condizioni del Corpo Nazionale

18 Luglio 2011


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Emilia Romagna – I Vigili del Fuoco protestano per le condizioni del Corpo Nazionale

Comunicato stampa

I Vigili del Fuoco dell’Emilia Romagna protestano per le drammatiche condizioni in cui versa il corpo nazionale

Il 2 luglio manifestazione nazionale unitaria insieme a CISL e UIL

 

Sono innumerevoli gli attestati di stima che da tanta parte dell’opinione pubblica sono giunti al personale dei VVF che in questi giorni operano in condizioni di grosse difficoltà nelle zone terremotate dell’Abruzzo.
Sono molti quelli che dicono che si fidano solo di noi, per questo autorevoli rappresentanti di questo governo hanno cercato di appropriarsi dei tanti meriti dei vigili del fuoco.
Gli stessi rappresentanti del Governo hanno assicurato l’approvazione di un decreto che doveva stanziare risorse per coprire le carenze di organico, per una corretta manutenzione e per il rinnovo del parco automezzi, per la gestione ordinaria delle strutture del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, per consentire la necessaria formazione professionale bloccata da mesi e per consentire un adeguato riconoscimento economico per i lavoratori di questa categoria.
E invece niente!
Ancora una volta purtroppo dobbiamo registrare una goffa e ridicola marcia indietro da parte dei vertici politici che privilegiano la propaganda alla soluzione di problemi che riguardano la sicurezza di tutti i cittadini.

C’è una carenza di personale operativo ormai drammatica rispetto agli organici previsti, e comunque le attuali piante organiche sono assolutamente sottostimate rispetto ai parametri europei.
Nella nostra regione sono previsti 2000 Vigili del Fuoco operativi, ad oggi all’appello né mancano oltre 160 e nel giro di pochissimi mesi tale cifra è destinata ad aumentare in quanto almeno altri 35 andranno in pensione senza la possibilità di essere rimpiazzati visto che non sono previste assunzioni nel breve periodo.
(Bologna 28 vigili mancanti su 477, Ravenna 36 su 215, Rimini 21 su 204, FO 17 242 (ma con 10 pensionamenti a breve), Reggio 16 su 172, Modena 16 su 250)
La carenza di personale arriverà in breve a circa il 10% senza prospettive di reintegro.
Ci sono enormi difficoltà nel pagamento delle forniture di materiale ed attrezzatura di soccorso, addirittura ci sono problemi nel pagamento delle utenze (luce, gas, acqua,affitti) e per le sedi di servizio.
Il parco automezzi delle colonne mobili è ormai vecchio di oltre 20 anni.
I pagamenti delle competenze accessorie (straordinari, supplementi per gli interventi per gli incendi boschivi, vigilanze ecc..) hanno ritardi inaccettabili che variano da 2-3 mesi fino addirittura a 16 mesi.
Il personale operativo del Corpo Nazionale continua a svolgere la propria opera di soccorso e tutela con la massima professionalità possibile, sacrificando anche tempo alle proprie famiglie.
L’emergenza terremoto in Abruzzo ha visto l’impegno di migliaia di pompieri (800 circa dalla nostra regione) nelle zone terremotate ed altrettanti nelle proprie sedi a fare doppi turni per sopperire alle carenze così da garantire ugualmente il Soccorso.
Da quel tremendo 6 Aprile i Vigili del Fuoco stanno effettuando ore di straordinario in continuazione, stanno ricevendo elogi verbali da tutta la popolazione e soprattutto da tutte le cariche istituzionali dello Stato che non si risparmiano in demagogia ed ipocrisia nemmeno davanti a fatti tragici come quelli attuali.
Nonostante questo ci sono ministri che si permettono di dare del fannullone a chi per 1300 euro al mese (questo è lo stipendio dei Vigili del Fuoco) opera in condizioni di forte disagio per portare soccorso alle popolazioni.
Perché non si impegnano i vertici (tecnico e politico) del corpo a ricercare soluzioni per poter garantire nel giro di pochi mesi di consentire il personale di godere degli emolumenti spettanti per chi svolge le campagne antincendio boschive? A molti devono ancora arrivare i pagamenti della scorsa estate.

Su queste importanti questioni la FP CGIL dei VVF dell’Emilia Romagna è impegnata ad organizzare una numerosa partecipazione alla manifestazione nazionale indetta dalla organizzazioni nazionali CGIL CISL e UIL di categoria per il 2 Luglio a Roma in Piazza Montecitorio.
Se i responsabili politici di Governo non si sveglieranno attiveremo ulteriori forme di mobilitazione non escludendo lo sciopero fino ad avere risposte concrete per il personale sulle tematiche legata al miglioramento del soccorso e dei servizi correlati in ambito regionale.

Vogliamo migliorare il servizio ai cittadini e vogliamo condizioni di lavoro adeguate.

Bologna, 25/6/2009

Roberto Franca
Coordinatore Regionale FP CGIL VVF Emilia Romagna

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