VVF – Emilia Romagna – Il libero mercato e la mercificazione delle benemerenze colpisce anche i Vigili del Fuoco

18 Luglio 2011


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Emilia Romagna – Il libero mercato e la mercificazione delle benemerenze colpisce anche i Vigili del Fuoco

IL LIBERO MERCATO E LA MERCIFICAZIONE DELLE BENEMERENZE
COLPISCE ANCHE I VIGILI DEL FUOCO

 
 

Nei giorni scorsi sono pervenute ai comandi Provinciali gli attestati di benemerenza ai vigili del fuoco che sono stati impegnati nelle operazioni di soccorso alle popolazioni colpite dal recente sisma in Abruzzo; però, cosa mai avvenuta, il ritiro della medaglia e dei distintivi è subordinato al pagamento di circa 130 euro a favore della ditta che li ha coniati.

Altra cosa preoccupante riguarda il fatto che il semplice pagamento di questi distintivi consente a chiunque di venirne in possesso indipendentemente se si è stati veramente impegnati nelle attività di soccorso per eventi di protezione civile.

Far pagare le benemerenze è offensivo e in ogni caso i Vigili del Fuoco hanno bisogno di ben altro: gli attestati di riconoscimento – per di più a pagamento – non possono in nessun modo essere sostitutivi della mancata soluzione dei problemi della categoria.

Ad esempio nonostante le consistenti carenze di organico non registriamo l’indispensabile interessamento del Governo affinchè vengano stabilizzati i numerosi precari che, pur avendo partecipato ad un concorso bandito da oltre un anno, non hanno la certezza di un loro futuro nel Corpo Nazionale anche se continuano a prestare servizio in tutti i Comandi Provinciali, sopratutto in Emilia Romagna dove è particolarmente consistente la carenza di personale.

I concorsi interni, per i passaggi di qualifica che consentono di poter riorganizzare il personale per la gestione dei servizi di soccorso, continuano ad essere un problema che il Ministero dell’Interno non riesce a risolvere e, peggio ancora, il rinnovo del contratto di lavoro che nonostante tutti i plateali annunci del Ministro Brunetta, ha un ritardo di più di due anni.

In questo contesto il riconoscimento del lavoro dei vigili del fuoco concesso a pagamento è un’offesa ai lavoratori e ai numerosi cittadini che ogni giorno affidano la loro sicurezza a questi professionisti del soccorso.

Fa riflettere la metodologia adottata dalla protezione civile che lascia spazio all’interpretazione che tutto può avere un costo, ma sopratutto fa riflettere la giustificazione usata (problemi di costo) dai responsabili di quel dipartimento, in sostanza invitano i pompieri ad arrangiarsi.

In pratica il tentativo di rimediare ad una gaffe ha peggiorato la situazione, ormai la gestione della protezione civile sta manifestando un lato che negli scorsi anni non esisteva, ci si deve arrangiare come si può.

Ne è un’ulteriore dimostrazione il fatto che i cittadini dell’Aquila si stanno organizzando da soli per rimuovere le macerie dal centro storico della loro città.

Siamo arrivati al punto che i cittadini de L’Aquila non si fidano più e si arrangiano.

Per i Vigili e per i cittadini che chiedono intervento e sicurezza è indispensabile risolvere al più presto i problemi d’organico attraverso la stabilizzazione dei precari, della realizzazione dei concorsi di riqualificazione, l’acquisto di mezzi e di nuove attrezzature ma anche di un rinnovo di un contratto di lavoro dignitoso.

Lo stanziamento di soldi per la sicurezza dei cittadini non è una spesa, ma un investimento. Se ne facciano una ragione tutti coloro che continuano ad utilizzare la sicurezza solo come spot elettorale.

Bologna, 16/03/2010

                                                                                            Coord. Reg.le VVF FP CGIL
                                                                                                   Roberto Franca

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