VVF – Emilia Romagna – Sintesi del Coordinamento Regionale FP-CGIL VVF del giorno 5 u.s.

18 Luglio 2011


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Emilia Romagna – Sintesi del Coordinamento Regionale FPCGIL VVF del giorno 5 u.s.

10.06.2008 – Giovedì 5 giugno si è svolta la riunione del coordinamento regionale Emilia Romagna FP CGIL dei VVF alla presenza del segretario generale regionale Luigino Baldini.

Si è discusso della necessità di riorganizzarsi per rilanciare l’iniziativa della CGIL.

Mi limito in questa sede a riportare le indicazioni che tengono conto della discussione e dell’intervento del segretario generale.

Fermo restando il ruolo del coordinatore regionale Massimo Montanari l’orientamento è stato quello di rendere più diffuse le responsabilità a livello regionale per varie tematiche.

1) Pensioni/cause di servizio.
Nel caso dei VVF ci sono aspetti particolari che non sempre trovano risposta nei territori, in particolare sulla questione della cause di servizio, ma non solo. Su questo problema va tenuto conto delle competenze e dell’impegno che è presente nella nostra regione da parte di compagni della CGIL, impegno e competenze che vanno valorizzate, e su cui il segretario generale ha dichiarato il suo interesse e la sua disponibilità. Il rapporto con l’INCA regionale è un punto da costruire non solo per realizzare forme seminariali nei confronti dei delegati e degli iscritti, ma anche per verificare la possibilità di organizzare seminari congiunti che permettano di creare punti di riferimento territoriali dell’INCA che siano in grado di rispondere alle esigenze specifiche dei vigili del fuoco. Su questo punto Giovanni Molinaroli del comando di Piacenza avrà un ruolo di riferimento regionale.

2) Discontinui.
Oltre a distinguere fra precari veri e propri e volontari, la linea della CGIL è quella di definire le necessità effettive di servizio e fare in modo che siano fornite da personale fisso e adeguatamente formato, il precariato in linea di tendenza deve diventare qualcosa di marginale e legato a necessità effettivamente temporanee.
L’attuale situazione organizzativa del corpo dei VVF, quindi, non è adeguata e va modificata. A partire da questo punto di vista generale, nei confronti dei discontinui il nostro intervento deve essere quello di organizzare una presenza sindacale legata, non solo alla questione della stabilizzazione, ma anche alle questioni quotidiane. Nella riunione sono state citate la contrattazione delle regole delle chiamate, le protezioni individuali, l’informazione sindacale, ecc.. Su questo argomento Roberto Franca del comando di Rimini avrà un ruolo di riferimento regionale.

3) Libro bianco regionale.
E’ stata sollecitata la necessità di raccogliere dati sulla situazione nei comandi della regione per elaborare carenze e necessità rispetto a quelle che sono le esigenze reali del servizio con riferimento alle sedi, alla strumentazione e al personale. Sulla base di questo ci poniamo l’obiettivo di elaborare un “libro bianco” da usare come forma di denuncia e come riferimento per le rivendicazioni nei confronti con la Direzione Regionale. Esso potrà anche essere la base per sollecitare interventi da parte degli enti locali e della regione e per il confronto con le forze politiche. Su questo argomento in particolare Massimo Montanari avrà una responsabilità di coordinamento in rapporto con gli altri compagni.

Infine:
* va rilanciato il ruolo del coordinamento regionale rispetto ai comandi dove la nostra presenza si è indebolita, oppure laddove c’è un rapporto sporadico con il coordinamento stesso;
* va ripreso un ruolo di elaborazione utile per dare un contributo al nazionale della CGIL;
* va riorganizzata la comunicazione utilizzando maggiormente gli strumenti informatici per far circolare presso tutti gli iscritti i documenti e le iniziative che vengono realizzate a livello regionale e nei territori;
a questo scopo è necessario raccogliere tutti gli indirizzi e mail degli iscritti.

 

Segreteria Regionale FPCGIL VVF Emilia Romagna
Gianni PAOLETTI

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