VVF – Emilia Romagna-Marche – Vigili del Fuoco sul piede di guerra

18 Luglio 2011


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Emilia Romagna-Marche – Vigili del Fuoco sul piede di guerra

Comunicato Stampa

Vigili del Fuoco in stato di agitazione: “Fumata nera dopo il tentativo di conciliazione con le direzioni regionali di Emilia Romagna e Marche, rischio collasso Centrale Rimini e Distaccamento di Macerata Feltria a rischio”

 
 

RIMINI/PESARO – Vigili del Fuoco sul piede di guerra a seguito del mancato accordo sulle risorse da destinare al Passaggio del distaccamento di Novafeltria dalla provincia di Pesaro a quella di Rimini che, a seguito della secessione della Valmarecchia, rischia di rimanere a corto di personale e di mezzi.

La situazione appare critica per il Comando di Rimini in quanto non sono state infatti ascoltati gli appelli in merito all’aumento di mole di lavoro che gli uffici tecnici ed amministrativi del comando dovranno sostenere una volta preso in carico i territori della Valmarecchia ed il personale VVF del distaccamento di Novafeltria. Ad oggi, infatti il Comando è in maniera rilevante sotto organico per i ruoli amministrativi e tecnici tanto è vero che gli ultimi 3 Comandanti che si sono avvicendati in più occasioni si sono attivati presso la Direzione Centrale per segnalare questa difficoltà.

Grosse preoccupazioni vengono denunciate anche da parte delle Organizzazioni Sindacali in merito al versante marchigiano dove: “Lasciare all’abbandono una zona così densa di popolazione e così lontana dai principali nuclei di gestione delle emergenza è una scelta a dir poco azzardata e che mette a repentaglio la sicurezza dei cittadini, nella zona di Macerata Feltria e, dell’Alto Montefeltro in genere, servirebbero almeno 16 unità permanenti e 12 discontinue e invece, attualmente, sono state destinate zero unità. E’ una scelta vergognosa sotto il profilo tecnico-organizzativo in quanto il distaccamento di Macerata Feltria sarebbe stato indispensabile a prescindere dalla circostanza della secessione. A maggior ragione, alla luce del recente provvedimento, l’emergenza si fa più acuta e trascurare un simile bisogno di sicurezza di quei territori rischia di creare, quanto prima, pesanti ricadute”.

Per tali motivi le segreterie sindacali, dopo la fumata nera dell’ultimo incontro, hanno già chiesto l’apertura di un tavolo di conciliazione a livello nazionale. I vigili del fuoco, quindi, promettono battaglia, mantengono lo stato di agitazione, faranno sentire la propria voce direttamente al Ministro.

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