VVF – Il nuovo Capo del CNVVF Ing. Alfio PINI incontra le Organizzazioni Sindacali

18 Luglio 2011


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Il nuovo Capo del CNVVF Ing. Alfio PINI incontra le Organizzazioni Sindacali.

Il nuovo Capo del CNVVF Ing. Alfio PINI incontra le Organizzazioni Sindacali.

 

Mercoledì u.s. il nuovo Capo del Corpo Nazionale VVF Vice Capo Dipartimento Vicario Ing. Alfio PINI, ha incontrato e salutato le Organizzazioni Sindacali.

In premessa, così come nelle conclusioni, il Capo del Corpo ha esposto con estrema chiarezza gli obiettivi che intende perseguire, da un lato attraverso la revisione dell’assetto organizzativo del Corpo, al centro, come nelle sue articolazioni territoriali, ma anche nei suoi rapporti con “l’esterno”; dall’altro valorizzandone il personale, operativo, amministrativo, tecnico e dirigenziale, affinchè allo stesso, in un ritrovato senso di forte appartenenza identitaria, venga riconosciuta, anche economicamente, l’elevata professionalità che esprime nel lavoro quotidiano e nelle situazioni straordinarie.

L’ing. Pini è convinto sia necessario, innanzitutto, accelerare il processo di decentramento di risorse e funzioni sul territorio e, in tal senso, l’emanazione del decreto sulle Direzioni Regionali, approvato recentemente dal Consiglio dei Ministri, è un primo positivo passo che deve, però, essere ulteriormente rafforzato.

Il neo Capo del Corpo ci ha positivamente colpiti anche per l’intenzione, più volte richiamata, di ricompattare la Dirigenza Tecnica e di coinvolgerla nella soluzione dei problemi connessi al servizio, razionalizzando e rilanciando il settore della Formazione, quale leva strategica per far crescere professionalmente tutti gli operatori – e quindi la qualità del servizio e l’immagine del Corpo – migliorandone, nel contempo, le condizioni di lavoro e di sicurezza; così come, intende risolvere l’annosa questione delle risorse finanziarie, affinchè si superino definitivamente i pesanti ritardi che si accumulano nel pagamento delle competenze.

In ultimo, ma non per importanza, ha sostanzialmente ammesso le enormi difficoltà che sta procurando l’applicazione del 217, la cui necessaria revisione, trattandosi di materie che riguardano i Vigili del Fuoco, non può che vedere il coinvolgimento diretto del management tecnico del Corpo, affrontando prioritariamente le questioni di maggior sofferenza come ad esempio i passaggi di qualifica.

La delegazione FPCGIL VVF, come è facile intuire, si è ritrovata in molte delle affermazioni suaccennate: un modello organizzativo territoriale forte supportato da un centro leggero e snello, meglio ancora se strutturato in stretta sinergia con gli altri soggetti che hanno titolo, siano altri Ministeri, la Protezione Civile, le Istituzioni Locali, è l’impianto che abbiamo sempre sostenuto, ritenendolo funzionale alla tipologia di servizio che si aspettano i cittadini ed il Paese.

Sulla riforma, la FPCGIL VVF ha sempre sostenuto, in tutte le sedi che sia la legge 252/04, che il decreto attuativo 217/05, sono norme sbagliate, poiché non hanno apportato alcun miglioramento organizzativo ed hanno peggiorato le condizioni di lavoro e professionali degli operatori di ogni ruolo e qualifica.

In particolare, il 217, oltre ad essere una norma iniqua, è risultato anche inadeguato ed inapplicabile: ebbene, al Capo del Corpo intendiamo ribadire che emendare o modificare in piccole parti l’ordinamento – come si sta cercando di fare nel tavolo tecnico – è un lavoro che non potrà mai produrre un risultato complessivo accettabile; la nostra partecipazione al “tavolo” è solo per senso di responsabilità e perché crediamo sia urgente affrontare e correggere alcune problemi prioritari – pensiamo ai passaggi di qualifica, ma non solo – dopo di che, crediamo ci siano tempi e condizioni affinchè si avvii una discussione seria ed approfondita finalizzata ad una vera riforma, prima di tutto organizzativa – come già detto – perché da tale impostazione deve derivare poi un ordinamento ritagliato sulle esigenze del servizio e sulle aspettative professionali ed economiche del personale.
Per quanto ci riguarda – fermo restando le urgenze succitate – è tempo di aprire un percorso legislativo, un disegno di legge, con il quale varare una vera riforma che, oltre a quanto già abbiamo detto, deve anche semplificare e unificare le norme che regolano le attività del Corpo e, semmai, creare le condizioni per rapporti stabili e consolidati con i vari soggetti istituzionali che, soprattutto nelle grandi emergenze, hanno rapporti stretti con i Vigili del Fuoco, quindi non solo la Protezione Civile, ma anche altri ministeri quali l’Ambiente, gli Esteri, i Beni Culturali…

Crediamo sia questo l’unico percorso in grado di far riconoscere “tangibilmente” il ruolo del Corpo nel Paese, di valorizzarne gli uomini e le donne che ogni giorno rispondono alla miriade di richieste che provengono dai cittadini e dalle Istituzioni, di farne emergere le grandissime capacità e potenzialità, e non solo nell’ambito specifico del soccorso.

Questa è la strada che intendiamo proporre e sulla quale garantiamo fin d’ora al capo del Corpo, ing. Alfio Pini – con il quale sembra esserci una buona sintonia su molte questioni – il nostro rigoroso contributo già da subito.

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