VVF – Latina – Organizzazione del soccorso

18 Luglio 2011


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Latina – Organizzazione del soccorso

Al Comandante Provinciale
Vigili del Fuoco Latina
Ing. D’ANGELO C.

Et p.c. Segr. Gen. F.P.C.G.I.L. Latina.
Giulio Morgia
 
O.S. C.G.I.L. Nazionale
O.S. C.G.I.L. Regionale Lazio

 
 

Oggetto: Ordine del Giorno 244/2010

Egregio Comandante,
in riferimento a quanto in oggetto intendiamo esprimerle alcune considerazioni che ci inducono ad assumere di conseguenza una posizione decisamente contrariata.

Innanzitutto, ciò che viene definito da lei in oggetto dell’O.d.G.244 come organizzazione del soccorso, è in massima parte materia di organizzazione del lavoro e come tale deve essere concertata con le O.O.S.S. rappresentative.
In verità in precedenti riunioni sindacali avevamo stabiliti alcuni criteri per l’organizzazione dei servizi d’istituto come l’equa ripartizione tra tutto il personale delle vigilanze, l’utilità della locale officina e l’utilizzo del personale in salto turno per l’A.I.B. a causa della coincidenza di tre sedi e la conseguente necessità di reperire personale.
Criteri tutti disattesi da quanto dettato dall’ O.d.G. in oggetto che, invece, introduce criteri nuovi quali “la scelta del personale in forza alla sede più vicina al sito di vigilanza”, l’esclusione del personale in salto turno dall’A.I.B. e la soppressione di fatto dell’officina.

Per ciò che attiene alla scelta dei capidistaccamento, non riusciamo a capire perché Terracina deve avere il caposede ed Aprilia non deve essere coperta da tale figura, seppure risulta palese dai numeri da Lei forniti, la possibilità di insediare un caporeparto in tale ruolo.

Inoltre è stata da voi individuato, come caposede a Terracina, un collega subordinato all’art.134 del D. Lgs. 217/2005 senza alcun parere medico che possa certificare “la compatibilità dello stato di salute del dipendente con l’incarico assegnato”( art.134 comma 2). Vale la pena sottolineare che al Caporeparto Sbordone, ( gravemente infortunato ad una gamba nell’espletamento del proprio dovere) la C.M.O. competente ha certificato la difficoltà a deambulare ed a noi risulta improbabile che possa percorrere 80 KM al giorno per andare a lavorare.
Lo stesso Caporeparto, in riconoscimento della propria carriera e del suo stato di salute, se informato di tale decisione avrebbe fornito tutte le sue ragioni così come fatto a noi in sede di rivendicazione sindacale.
Per quanto attiene la gestione del personale nautico, come da lei ricordato, tutte le norme vigenti assegnano un territorio terrestre individuato con la struttura portuale ed in caso di esigenze connesse al soccorso tecnico urgente, le squadre portuali possono essere impiegati fuori dalla struttura di competenza.

Ebbene, ciò dovrebbe bastare per garantire ai colleghi portuali la composizione di una squadra minima d’intervento atta a garantire sicurezza ai lavoratori ed una pronta risposta alle esigenze del territorio.
Allo stesso modo, ci lascia interdetti la decisione di coprire i mezzi di supporto con una sola unità, contrariamente a quanto previsto da tutte le norme e regolamenti del Corpo Nazionale, con la conseguente mancanza di tutela dell’incolumità dei colleghi autisti.

Per queste ragioni, che meglio vorrà ascoltare, le chiediamo un’immediata convocazione e nelle more sospendere l’O.d.G. in oggetto, decisi ad intraprendere tutte le iniziative sindacali in tutte le sedi opportune.
In attesa di un celere riscontro, porgiamo i nostri saluti.

Latina 01/05/10

Il Coordinatore provinciale
VVFCGIL Latina
CARMINE DI FEBBRARO

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