VVF – Lombardia – Carenza organico personale operativo VV.F. Lombardia

18 Luglio 2011


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Lombardia – Carenza organico personale operativo VV.F. Lombardia

23.01.2009 – Alleghiamo di seguito il Comunicato Stampa lanciato dalla FPCGIL VVF Lombardia in materia di “Carenza organico personale operativo VV.F.”.


 

COMUNICATO STAMPA

 

Con l’inizio del nuovo anno si sta rivelando sempre più drammatica la grave carenza di organico del personale VVF in Lombardia: mancanze di organico nel ruolo del personale qualificato che nella maggior parte dei casi si assestano abbondantemente sopra il 50%, situazioni che rendono difficoltose le centinaia di interventi che quotidianamente i VVF della Lombardia devono effettuare sul territorio.

Al momento questa situazione non fa presagire miglioramenti futuri, anzi il nostro timore è che ci si trovi di fronte ad un lento degrado del Corpo Nazionale VVF che porterà sicuramente ad un peggioramento del modo di operare dei VVF, ad un naturale abbassamento dello standard del soccorso che comporterà maggiori rischi per la popolazione e maggiori rischi per gli operatori.

A questa situazione si può intervenire solo con:
 
* un serio piano pluriennale di assunzioni con cui potenziare le attuali dotazioni organiche del Corpo, al fine di renderle omogenee agli standard europei,

* una Struttura Nazionale del CNVVF flessibile e leggera – che mantenga al centro gli indirizzi generali di coordinamento, di standardizzazione e che trasferisca alle sedi periferiche le competenze operative e gestionali – dotandole di autonomia e di budget economico, in grado di assumere quella agilità decisionale coerente con il compito istituzionale del soccorso tecnico urgente e della prevenzione incendi,

* piena contrattualizzazione del rapporto di lavoro, per cui, abrogazione della legge 252/04 che riforma il rapporto di lavoro dei VVF e del decreto 217/05 che la attua;

* necessità di una riforma del sistema integrato del soccorso e di protezione civile maggiormente coerente con uno stato sociale all’avanguardia, senza divisioni istituzionali, duplicazioni e sovrapposizioni di competenze, confusione ed incertezza nei compiti, tale da stimolare ogni possibile sinergia tra lo Stato, gli Enti Locali, il volontariato, ma soprattutto, tale da esaltare, oltre le capacità e le potenzialità unanimemente riconosciute ai Pompieri, anche la valenza sociale e solidale del servizio che viene reso quotidianamente a tutti i cittadini e che non ha nulla a che vedere con la difesa civile.

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