VVF – Lombardia – Pompieri in mutande: in arrivo altri provvedimenti disciplinari.

18 Luglio 2011


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Lombardia – Pompieri in mutande: in arrivo altri provvedimenti disciplinari

19.07.2007 – Mentre tanti di noi sono fortunatamente già al mare o in montagna, i nostri solerti Comandanti, per non essere certo meno dei Prefetti, invece, continuano nell’estenuante lavoro di identificazione dei lavoratori che lo scorso 31 maggio si sono messi in mutande per testimoniare il loro disagio e, così facendo, hanno leso l’immagine del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco.

E’ infatti notizia di oggi che un altro lavoratore, stavolta del Comando di Lodi, anche lui iscritto alla CGIL con incarichi sindacali importanti, è stato oggetto di una contestazione disciplinare, malgrado sia passato un mese dalla medesima “nomination” toccata ai tre compagni di Brescia.

Evidentemente, grazie ai potenti mezzi che la nostra Amministrazione ha a disposizione i reperti (le chiappe) non subiscono alterazioni, pertanto, grazie alla preziosa attività di “intelligence” di taluni dirigenti locali la mannaia lavora a pieno ritmo: oggi a Lodi, ieri a Brescia, domani chissà…comunque pronti a incriminare dei colleghi, soprattutto se iscritti alla CGIL

Sono i medesimi Comandanti Provinciali che da un lato sparano a zero su una Amministrazione che non li valorizza, dall’altro, nella speranza di una sede più gradita, o di una promozione, magari immeritata, sono sempre prontissimi ad obbedire ciecamente – anche a scapito della loro dignità – pur di fare una buona impressione.

Abbiamo pensato, sbagliando, che i nostri eroi ministeriali e non, resisi conto della stupidaggine combinata avrebbero lasciato morire l’intera vicenda; invece no, continuano imperterriti con rigidità, supponenza, prepotenze, malgrado il merito sia meno del nulla.
 
Che forza questi personaggi: malgrado siano i primi responsabili dello sfascio del Corpo non mollano ed hanno perfino il coraggio di puntare il dito contro chi invece, responsabilmente, si oppone al medesimo sfascio!
 
Sappiano costoro, a scanso di equivoci, che la FPCGIL VVF, non solo della Lombardia, ma anche in tutte le sue articolazioni nazionali e periferiche, starà fino in fondo con i compagni indagati e continuerà a lottare, con ancora maggior vigore, per restituire dignità alle lavoratrici ed ai lavoratori e per garantire un servizio efficiente ed efficace ai cittadini ed al Paese, ovvero, nulla di più nè di meno di quanto stavano chiedendo i lavoratori in “mutande” nella manifestazione del 31 maggio u.s.. 

 

Per L’Esecutivo FPCGIL VVF LOmbardia
Massimo Ferrari

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