VVF – Newsletter FP-CGIL Lombardia: il Coordinatore Nazionale CGIL VVF commenta il CCNL dei Vigili del Fuoco

18 Luglio 2011


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Newsletter FPCGIL Lombardia: il Coordinatore Nazionale CGIL VVF commenta il CCNL dei Vigili del Fuoco

07.04.2008 – Sul n. 10 del 4 aprile scorso della newsletter FPCGIL LombardiaPubblicAzione – abbiamo trovato un commento del Coordinatore Nazionale FPCGIL VVF al contratto dei Vigili del Fuoco (quadriennio normativo 2006-2009, biennio economico 2006-2007) appena sottoscritto.
 
Pubblichiamo di seguito l’articolo integrale.


 

Vigili del Fuoco: più ombre che luci sul contratto appena firmato, dubbi e preoccupazioni anche sulle prospettive.

 

Il 17 marzo u.s., presso il Dipartimento della Funzione Pubblica, è stato definitivamente sottoscritto il CCNL dei Vigili del Fuoco per il personale dirigente direttivo e non (l’accordo del 31 ottobre u.s., peraltro rigettato dalla CGIL, era monco della parte normativa e degli ulteriori stanziamenti consolidatisi nella finanziaria 2008).

Con tale firma, di fatto, si chiude un ciclo, iniziato nell’anno 2003, dentro il quale, l’allora Governo di destra (con la condivisione della Margherita!), certa burocrazia prefettizia e i Sindacati CISL e UIL VVF, condivisero il progetto di “riformare” il rapporto d’impiego dei Pompieri – precedentemente inseriti, a pieno titolo, nel modello contrattuale privatistico sancito dalla L.29/93 e successive modificazioni – e di riportarlo nell’alveo del “diritto pubblico”.

Ebbene, se sul piano organizzativo-funzionale il biennio post-riforma (attuata, appunto, dal 2006) ci riconsegna un Corpo nel quale sono peggiorate le condizioni di lavoro, professionali e retributive – confermando la correttezza della dura opposizione che la CGIL ha sempre manifestato nei confronti di una simile intenzione – a maggior ragione, sui contenuti del 1° contratto nel nuovo modello (oltre tutto, forse troppo improvvidamente enfatizzato proprio dai soggetti succitati), non potevano che concentrarsi enormi aspettative.

Il CCNL 2006-2009, quadriennio normativo e 2006-2007, 1° biennio economico, dunque, ha chiuso un ciclo proprio perché ora è possibile fare un consuntivo dell’intera vicenda, senza essere accusati di scelte ideologiche, o di strumentalizzazioni politiche, così come è avvenuto il 31 ottobre u.s., quando, visti i contenuti economici propostici, abbiamo assunto la grave decisione di non firmare la prima tranche dell’accordo negoziale in parola.

Di seguito e brevemente le ragioni di allora:

– tanto per cominciare, i miglioramenti sullo stipendio base sarebbero stati, per tutti gli operatori, un terzo inferiori a quelli del restante Pubblico Impiego (77 euro medi), comportando, oltre ad una riduzione del trattamento retributivo fondamentale, riflessi pesantemente negativi sulla rivalutazione delle tariffe relative allo straordinario e sul calcolo pensionistico;
– il riconoscimento del maggior rischio e disagio dei Vigili del Fuoco operativi sarebbe stato realizzato, non con la previsione di apposite risorse fresche nella manovra economica in corso, ma riducendo le retribuzioni al personale non addetto al soccorso ed utilizzando risorse contrattuali del FUA destinate ad incentivare, non disagio e rischio, ma produttività e miglioramento del servizio.

Insomma, senza troppi tecnicismi e tradotto in soldoni, dopo cinque anni di durissimi scontri politici e sindacali, di impegni e promesse mai mantenute, di grandi menzogne e di spicciola demagogia, i Vigili del Fuoco, rispetto agli altri colleghi pubblici, con l’approvazione della finanziaria 2008 avrebbero portato a casa – con buona pace del Paradiso preannunciato del”diritto pubblico” – la bellezza di circa 12 € lordi medi in più sulla busta paga!!!

Malgrado simili premesse abbiamo approcciato alla riapertura della trattativa, nei primi giorni di marzo, con lo spirito di chi confidava, intanto, vista l’aria, in una maggiore compattezza del fronte sindacale, ma anche in una maggiore disponibilità e sensibilità della parte politica.

Ebbene, a fronte della manifestata necessità delle Controparti di giungere ad una rapida chiusura, non solo sul piatto della trattativa non c’era un solo euro in più di quelli, pochi, già stanziati, ma anche le risorse destinate al “Patto per il Soccorso” – uno specifico strumento individuato per premiare talune attività atipiche dei Pompieri – sarebbero stati fruibili solo per il 2008 (una sorta di “una tantum”).

La delegazione CGIL ha puntualmente riproposto, in sede di riapertura del negoziato, le ragioni delle vecchie e nuove contrarietà suscitando però, non disponibilità ed aperture, ma reazioni violente ed arroganti nel metodo, pretestuose e poco veritiere nei contenuti, sia dal Sottosegretario Scanu, che dal Sottosegretario Rosato.

Ma allora, perché, contrariamente a quanto avvenuto il 31 ottobre u.s., stavolta la FPCGIL VVF ha deciso di sottoscrivere l’accordo?

Perché, malgrado i “Politici”, ha fortunatamente prevalso il senso di responsabilità e grazie ad un atteggiamento delle Parti (sia sindacale, che pubblica) incentrato sulla disponibilità e la collaborazione, la discussione tecnica ha portato taluni segnali di novità, i quali, anche se timidi ed insufficienti, meritavano di essere apprezzati: pensiamo alla distribuzione delle risorse destinate al “Patto per il Soccorso” ed alle finalità prioritarie all’uopo individuate, ma pensiamo, anche, all’impegno assunto dalle Parti affinché le risorse che verranno destinate al biennio economico 2008-2009 siano prevalentemente finalizzate al recupero del “gap” creatosi sui tabellari ed a consolidare una valorizzazione professionale maggiormente equilibrata!

Perché abbiamo inteso valorizzare le mediazioni raggiunte al tavolo, che abbiamo contribuito fortemente ad ottenere!

Perché, con questa firma, abbiamo voluto riaffermare la volontà della CGIL VVF di rappresentare le ragioni delle lavoratrici e dei lavoratori in tutte le sedi negoziali!

Sia chiaro, la valutazione consuntiva del 1° contratto nel diritto pubblico rimane incentrata sulla profonda insoddisfazione e contrarietà nei confronti del Governo, ancorché dimissionario, in quanto: ad una chiusura al di sotto di ogni attesa sul fronte retributivo e ad una eccessiva fretta con la quale si è liquidata la delicatissima parte normativa, si sommano il nulla registrato sul fronte degli organici, delle stabilizzazioni dei precari, dell’incremento delle risorse in bilancio, dei miglioramenti sul fronte previdenziale.

Dicevamo all’inizio: si è chiuso un ciclo! E’ vero, tuttavia si è già aperta una nuova fase che – continua, laddove possibile, o discontinua con il recente passato – non sarà certo meno dura, complessa ed appassionante di quella precedente.

In tal senso, di sicuro non muta l’obiettivo strategico generale – peraltro sancito da uno specifico O.d.G. nei Congessi CGIL, di Categoria e Confederale – ovvero, a partire dall’esigibilità del memorandum di intesa sul lavoro pubblico che pone al centro dello sviluppo del paese la riforma delle pubbliche amministrazioni, la necessità di strutturare una vera riforma del sistema integrato del soccorso e di protezione civile, dentro la quale riaffermare la naturale collocazione dei Vigili del Fuoco, la loro “mission” istituzionale, gli organici e le risorse adeguati per poterla seriamente esercitare.

Di sicuro, continuerà la battaglia per migliorare l’impianto della legge 252/04, ma, soprattutto, per modificare strutturalmente il D.L.ivo 217/05 che la attua, sia per la sua profonda incoerenza con il modello organizzativo dei Pompieri, sia per quelle pesanti interferenze su materie contrattuali – che già abbiamo subito durante il recente negoziato per il rinnovo 2006-2009 – che dovranno essere corrette e superate prima dell’avvio del prossimo quadriennio normativo.

Di sicuro, infine, siamo già pronti a rivendicare, unitamente a tutto il Pubblico Impiego – del quale ci sentiamo parte integrante – le risorse necessarie per il rinnovo del 2° biennio economico 2008-2009: da un lato, per onorare gli impegni assunti nella recente trattativa, dall’altro, per rivendicare risorse aggiuntive finalizzate a riconoscere il maggior disagio e rischio degli operatori del soccorso (per esempio, già rivalutando adeguatamente l’indennità notturna e festiva, ferma da anni ad un euro/ora).

Sono obiettivi ambiziosi, ma con il consenso e la fiducia che confidiamo ci vorranno confermere le lavoratrici ed i lavoratori del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, saranno traguardi tuttaltro che irragiungibili.

 

Il Coordinatore Nazionale FPCGIL Vigili del Fuoco
Adriano FORGIONE

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