VVF – Ordinanza del TAR Veneto su ricorsi SATI

18 Luglio 2011

Ordinanza del TAR Veneto su ricorsi SATI

22.01.2007 – ROMA – Com’è noto, l’emanazione del D.Lgs 217/05 ha determinato l’aperta opposizione delle lavoratrici e dei lavoratori del SATI – dovuta all’arretramento professionale subito in conseguenza del nuovo ordinamento – che, tra l’altro, è stata consolidata anche con il ricorso alle vie giudiziarie, sia con iniziative autonome di gruppi di lavoratori, che mediante quelle promosse dalla FPCGIL. Ebbene, abbiamo appreso con enorme soddisfazione – e non ha importanza che non si tratti di uno dei ricorsi promossi dalla nostra O.S., poiché il merito è lo stesso – che il TAR del Veneto, stimando valide le ragioni di alcuni ricorrenti del ruolo dei sostituti direttori amministrativi, ha inviato un’ordinanza alla Corte Costituzionale affinché si pronunci sulla legittimità costituzionale – in particolare, per eccesso di delega della legge 252/04 di riforma – dell’esclusione di questi dipendenti dal ruolo maggiormente favorevole dei funzionari direttori amministrativi, al quale appartenevano nel precedente ordinamento. E’ una sentenza molto importante, poiché consente, innanzitutto, sul piano giudiziario, anche ai nostri legali di avanzare richiesta di affrontare con urgenza il dibattimento della materia anche al TAR del LAZIO, al fine di ricondurre ad un unico giudizio della Corte tutti i ricorsi contro il famigerato 217 – compresi quelli promossi dalla CGIL che riguardano circa 500 tra lavoratrici e lavoratori, tra cui anche i sostituti direttori informatici, gli assistenti e gli operatori. Non solo, l’orientamento del TAR VENETO, se mai ce ne fosse stato bisogno, fornisce ulteriori motivazioni anche alle proposte di modifica radicale di tale provvedimento avanzate dalla CGIL e che, ovviamente, saranno oggetto della discussione che dovrà, a partire dal mese di febbraio, portare alla rivisitazione strutturale del processo di riforma. Infine, proprio in tal senso e posto che aspettiamo fiduciosi il corso della giustizia, ci si permetta una nota di “colore”: quanto dovremo attendere affinché le OO.SS. ancora schierate a difendere i misteriosi benefici del nuovo rapporto di lavoro, si convincano della necessità di procedere anche sulla strada della modifica della legge 252, ovvero, visto l’eccesso di delega che consente il modello di diritto pubblico ed il contestuale depotenziamento del Sindacato, se non sia il caso di rimettere in discussione, nella sua interezza e tutti insieme, la nuova collocazione contrattuale dei Vigili del Fuoco. (AF e FM)

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