VVF – Patto per il Soccorso: riprende la trattativa, ma con le scorie negative della vicenda contrattuale

08.11.2007 – Il giorno 6 u.s., presso il Dipartimento della Funzione Pubblica, si è tenuta una riunione nel corso della quale è stato rappresentato alle OO.SS. il percorso della trattativa per arrivare a definire il “Patto per il Soccorso”.
 
Abbiamo interpretato la qualificata e numerosa rappresentanza della parte pubblica, della quale facevano parte anche il Sottosegretario alle Riforme e Innovazione della Pubblica Amministrazione, On.le Gian Piero Scanu, il Sottosegretario agli interni On.le Ettore Rosato, il Sottosegretario all’Economia e Finanza On.le Paolo Cento, come un segnale dell’importanza che si vuole dare ai Vigili del Fuoco ed al loro ruolo nei confronti dei cittadini e del Paese.
 
Abbiamo apprezzato l’impegno assunto per cercare risorse adeguate al finanziamento del “Patto per il Soccorso”, peraltro, ancora non rilevabili nella finanziaria attualmente in discussione e ancora una volta abbiamo garantito il nostro impegno ed il nostro contributo affinché il Corpo Nazionale assuma ed eserciti una funzione centrale nel sistema integrato di protezione civile e del soccorso tecnico urgente nel Paese, ma, abbiamo anche puntualizzato di non essere disponibili ad accettare una discussione frettolosa e, per certi versi, sterile così come è accaduto per il rinnovo del CCNL 2006-2009.
 
Nel merito del contratto, per rispondere all’appello rivoltoci dal Sottosegretario Scanu, volto a farci recedere dalla decisione di non sottoscrivere il pre-accordo economico 2006-2007, confermiamo la fondatezza della nostra decisione, a maggior ragione, a fronte della mancata disponibilità del tavolo ad impegnare le risorse – peraltro in misura minima – contenute nella finanziaria 2008, prioritariamente per adeguare i tabellari fortemente penalizzati dalla scarsità delle risorse previste.

In tal senso, ovviamente, rimane sospeso ogni nostro giudizio anche sul “Patto per il Soccorso”, poiché, oltre alle gradite attestazioni di stima e rispetto nei nostri confronti, nello stesso vorremmo veder concretizzati – e per questo, saranno sicuramente decisive le risorse economiche che dovranno essere trovate in finanziaria – quei riconoscimenti economici che possano garantire (visto che l’accordo in parola non lo ha certamente fatto), la tanto attesa e legittima valorizzazione del personale, dagli operatori del soccorso più esposti al rischio e al disagio professionale, agli amministrativi, dai tecnici ai dirigenti e direttivi.

In particolare vanno superate le complicazione poste in essere dall’ordinamento disegnato con il D.L.ivo 217/05, sia sul piano contrattuale, che su quello organizzativo, così come sarà decisivo conoscere l’orientamento dell’Amministrazione – all’interno di un inderogabile processo di decentramento – in merito all’individuazione di funzioni e compiti delle Direzioni Regionali e dei Comandi Provinciali maggiormente coerenti con un’organizzazione che deve svolgere un’attività di protezione del cittadino e salvaguardia del territorio.
 
Al momento, dalla parte pubblica, abbiamo sentito solo vaghe promesse, né poteva essere diversamente, visto che gli eventuali impegni finanziari non potranno che consolidarsi nella manovra economica; tuttavia, giusto per evitare malintesi o confusione, tali impegni dovranno dare adeguate risposte su molti fronti: sicuramente quello contrattuale e previdenziale, ma senza dimenticare il potenziamento degli organici, la stabilizzazione di tutti i precari VVF, maggiori risorse e meno tagli sul bilancio del Corpo.
 
Non sarà né facile, tanto meno scontato, pertanto, non escludiamo la necessità di avviare una fase di mobilitazione e di lotta per ottenere risultati tangibili, quanto legittimi e meritati, sia sul fronte del Personale, sia su quello del servizio e del modello organizzativo.