VVF – Perugia – Conclusione positiva della procedura di conciliazione: CGIL ritira stato di agitazione

18 Luglio 2011


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Perugia – Conclusione positiva della procedura di conciliazione: CGIL ritira stato di agitazione

09.11.2007 – Di seguito il comunicato ai lavoratori con le ragioni – che si evincono anche dal verbale di conciliazione allegato- per cui la FPCGIL VVF ha sospeso lo stato di agitazione.


 

COMUNICATO AI LAVORATORI

 

Nella giornata di ieri, abbiamo ricevuto copia del verbale della riunione tenutasi il 23 ottobre u.s., che si riporta in allegato, durante la quale, il Direttore Regionale VV.F. dell’Umbria ha svolto, in presenza del Dirigente del Comando Provinciale VV.F. di Perugia, il tentativo di conciliazione con i rappresentanti della FPCGIL VV.F. di Perugia.

Come ricorderete, dopo aver visto trascorrere invano dei mesi, in attesa di una risposta da parte del Dirigente Dott. Ing. Raffaele Ruggiero, in merito a questioni ritenute dal personale di assoluto rilievo, come la video sorveglianza nelle sedi di servizio, gli incendi boschivi, l’Ufficio Servizi del Comando Provinciale, ecc.. , la CGIL rompendo gli indugi, dichiarò in data 8 ottobre lo stato di agitazione.

Al di là di quanto si può evincere dallo stringato riassunto riportato nel verbale di conciliazione, la riunione, durata più di due ore, è stata caratterizzata da uno stato di tensione piuttosto elevato, soprattutto da parte dei rappresentanti dei lavoratori che con forza e chiarezza, hanno rimarcato come l’atteggiamento tenuto dal Dirigente da diverso tempo a questa parte, non corrispondesse a quanto sancito dal CCNL per quanto riguarda le corrette relazioni sindacali.

L’ obiettivo per noi da raggiungere era duplice: ottenere la dovuta attenzione nei rapporti sindacali in generale e riuscire a discutere dei problemi ancora aperti in un’apposita riunione con l’ Amministrazione e tutte le OO.SS. .

Documenti alla mano, sostenuta dall’evidenza dei fatti, la CGIL ha messo in evidenza tutte le occasioni in cui si è verificato il mancato rispetto delle norme contrattuali, che lo ricordiamo, prevedono il coinvolgimento delle OO.SS. nella organizzazione del lavoro in tre diverse modalità: informazione, consultazione, concertazione.

La controparte in prima battuta, si è limitata ad asserire di non aver avuto tempo per rispondere !!? Di aver risposto con i fatti !!? Affermazioni queste che hanno fatto ancor più capire quanto fosse legittima la nostra indignazione, e il nostro impegno per ottenere il rispetto delle regole.

Dopo una lunga serie di schermaglie, il Dirigente dichiarava la propria disponibilità nel ristabilire un rapporto collaborativo tra le parti e si impegnava a convocare in tempi brevi una riunione per discutere le problematiche sollevate dalla nostra Organizzazione.

Ritenendoci soddisfatti di questi primi risulti ottenuti, si accettava la chiusura della vertenza, riproponendoci di affrontare più in dettaglio, in sede diversa, le questioni in sospeso e di verificare la concretezza degli impegni presi.

Per concludere si sottolinea che se venisse confermato che l’unico modo per farsi ascoltare risultasse essere quello di alzare la voce, la CGIL non si sottrarrà dall’inasprire nuovamente i toni del confronto qualora si riscontrasse una impasse nel percorso prima indicato.

Inoltre è doveroso fare una riflessione sulle tutele previste dall’attuale contrattazione, che permettono ai lavoratori di essere considerati parte attiva del tessuto lavorativo e non solamente prestatori d’opera in balia degli umori personali del Manovratore.

In questi giorni si sta compiendo un passaggio molto importante per i Vigili del Fuoco perché stiamo traslocando da una casa che avevamo costruito mattone dopo mattone avendo come riferimento le tutele e i diritti dei lavoratori, verso una dimora sconosciuta dove, visti i preparativi (L.252/04 e D.lgs 217/05 ), è lecito aspettarsi qualche brutta sorpresa.

Ci hanno fatto passare infatti da un regime privatistico ad uno di tipo pubblicistico e dopo la delusione sofferta per non esserci arricchiti come ci era stato promesso, ora si rischia anche di perdere, nella riscrittura del contratto, anche qualche conquista normativa.

E’ il momento di vigilare con attenzione per controllare dove ci vogliono portare le nostre guide, perché già ci hanno incanalato in una strada stretta e buia, dove non c’è traccia di una vera valorizzazione economica e professionale del ruolo specifico del Vigile del Fuoco nella società civile e dove invece i diritti sindacali potrebbero subire una significativa battuta d’arresto.

 
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