VVF – Puglia – Terremoto Abruzzo: riflessioni del Coordinatore Regionale FP-CGIL

18 Luglio 2011


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Puglia – Terremoto Abruzzo: riflessioni del Coordinatore Regionale FPCGIL

28.04.2009 – Lavoratrici, lavoratori, è doveroso descrivere e commentare a seguito anche dei numerosi quesiti che sorgono spontanei, quanto è accaduto e tuttora accade alla popolazione abruzzese che ha subito l’orrore della distruzione e dei lutti, a seguito della forte scossa tellurica del 6 aprile, oltre a quello che riguarda a come è stata gestita l’emergenza.
 
Da subito si parte considerando il dato che, in quella zona, già da tempo, la terra si muoveva e qualcuno, pare, aveva previsto la possibilità che si verificasse una scossa distruttiva a brevissimo tempo; vi erano state delle verifiche statiche in alcuni edifici e forse in relazione alla prevedibilità qualcosa di più si poteva fare.
 
Sicuramente su come è stata gestita l’emergenza qualcosa in più la si può dire, senza che quanto propinato dalle tv possa modificare la realtà sui tempi ed i modi con cui sono stati prestati i primi e gli attuali soccorsi alla popolazione.
 
Infatti, la prontezza e l’efficienza della macchina organizzativa propagandata dai vertici dell’attuale Governo non viene riscontrata dalle difficoltà delle comunicazioni tra chi doveva indirizzare e disporre le forze messe in campo, quindi, ancora una volta si può parlare di mancanza di coordinamento che immancabilmente crea confusione e in qualche modo non garantisce rapidità negli interventi.
 
I Vigili del Fuoco anche questa volta si sono rivelati il perno del soccorso prestato, sottolineando anche come nella città dell’Aquila, al momento dell’evento, erano in servizio solo circa 15 unità che, da soli, non bastano neanche a soddisfare le richieste d’intervento ordinario.
 
Condizione, quella della grave carenza di organico che colpisce tutti i Comandi Provinciali VV.F. d’Italia ed in particolar modo quelli Pugliesi, che sicuramente non viene aiutata, anzi penalizzata, dalle finanziarie degli ultimi anni, nonché dall’ultima che ha previsto la restituzione del turn-over pari al 10% a fronte di una carenza nella pianta organica di 4000 unità per un totale di 19000 se si considerano i parametri europei.
 
Situazione, questa, da evidenziare a chi i giorni dopo e come avviene dopo ogni disastro è andato lì a piangere.
 
Ma nonostante quanto detto, i Vigili del Fuoco come sempre hanno fatto il loro dovere riuscendo a fronteggiare l’emergenza grazie solo al raddoppio dei turni, che è massacrante e che mette a rischio l’incolumità degli operatori e la sicurezza dei loro interventi e che li vede ancora oggi, che la situazione comincia, tra grandi difficoltà, a normalizzarsi, a prestare servizio a straordinario quasi, se si considerano tutte le attività svolte dai VV.F., 24 ore su 24, alternandosi dai luoghi interessati dal sisma alle proprie sedi di servizio.
 
Ed in fine il pensiero non può non andare che a loro, gli Abruzzesi, che sono costretti ad affrontare tutti i disagi che una situazione come quella di un terremoto presenta: continuano le code ai servizi sanitari, alle mense; ecc.ecc.
 
Quanto durerà tutto ciò? Questa volta le promesse saranno mantenute? Potranno ritornare a breve nei tempi previsti ad alloggiare in abitazioni sicure da eventi sismici? Quello che ci si augura comunque, è che non accada che questa gente finisca nel dimenticatoio e che questa tragedia non finisca nelle mani di affaristi senza scrupoli che servono un unico padrone, il danaro!

Il Coordinatore Regionale FPCGIL VVF
Carmelo PESOLA

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