VVF – Puglia – Una protesta contro il disagio dei vigili del fuoco

18 Luglio 2011


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Puglia – Una protesta contro il disagio dei vigili del fuoco

28.09.2009 – Nonostante le recenti proclamazioni dei rappresentanti politici del Paese, per i quali il potere d’acquisto dei dipendenti e dei pensionati è aumentato in questo periodo di recessione, la crisi economica colpisce tutte le famiglie italiane, anche quelle dei Vigili del Fuoco.

Ciò ha riacceso la protesta sul territorio ed in particolare nei capoluoghi di provincia pugliesi.

Di seguito pubblichiamo un comunicato della FP CGIL Puglia sull’intenzione di intraprendere una serie di manifestazione presso le prefetture della regione a sostegno di tutti i lavoratori appartenenti al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.


 

Bari, 28/09/2009

Alle Segreterie Provinciali Funzione Pubblica Puglia
Coordinatori Provinciali Vigili del Fuoco

 
 

Carissime/i compagne e compagni,
è nostra intenzione avviare una serie di giornate di protesta presso le piazze delle Prefetture dei capoluoghi di provincia pugliesi.

Le dichiarazioni di qualche giorno fa del Ministro Brunetta sulla mancanza di risorse sui rinnovi dei contratti pubblici e quindi dei VV. F., sono una ulteriore motivazione, a nostro parere, ad occupare la piazza e tentare, almeno, attraverso una protesta forte, partecipata e convinta oltre che collettiva, di mandare a casa il Ministro della Funzione Pubblica, insieme a tutta la compagine governativa, che si affretta a tutelare i ricchi (vedi scudofiscale) e ad intrigarsi in malaffari.

Le azioni di protesta spettano doverosamente a noi, visto che le forze di opposizioni tardano a mostrare i muscoli.

La situazione in cui versa il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e gli stessi lavoratori – Operativi e Amministrativi- è GRAVISSIMA, vale a dire:

1. i lavoratori, con il loro esiguo salario ormai non arrivano neanche alla seconda settimana del mese;

2. non meno importante è la questione previdenziale: i Vigili del Fuoco sono destinati dall’attuale normativa a maturare il diritto alla pensione con 40 anni di contributi-a partire dal 2016-. A fronte di questa imposizione i dati preoccupanti del 2000 registrano circa 2500 infortuni l’anno, di cui 30 con esiti mortali. Numeri in forte incremento poiché il numero dei decessi dal 1979 ad oggi è di circa 110 unità. A quanto riportato si devono aggiungere le patologie che gli operatori del soccorso si trascinano in pensione, legate alle condizioni particolarmente stressanti nelle quali si è costretti a lavorare, non solo per la condizione di rischio personale, ma anche per l’inevitabile partecipazione emozionale ad eventi umani drammatici e spesso cruenti.
Per tutti questi motivi, i VVF pretendono un sistema assistenziale che tenga conto dell’usura psico-fisica e, di conseguenza, un accesso al trattamento pensionistico con condizioni maggiormente rispettose, sia rispetto al montante contributivo necessario, che all’età anagrafica;

3. pare necessario istituire la previdenza integrativa per consentire alle prossime generazioni di Vigili del Fuoco di avere una pensione che assicuri condizioni di vita accettabili;

4. altre problematiche che vanno affrontate sono: la necessità di un serio riordino delle carriere, che prevedano anche passaggi di qualifica all’interno del proprio territorio (ovviando ad un pendolarismo che non apporta benefici all’Amministrazione ne’ servizio stesso e agli stessi lavoratori), ottemperando anche alle mobilità nazionali, che per gli impiegati del settore SATI, tardano ad arrivare;

5. va sottolineato che i Comandi non assicurano un soccorso adeguato ai cittadini. Non sono rispettati i parametri di sicurezza, a grave rischio dei lavoratori, mantenendo ostinatamente dotazioni organiche ben al di sotto di quelle previste negli stati europei;

6. è necessario istituire urgentemente altri distaccamenti, in quanto nei loro confini sono presenti territori raggiungibili in tempi che sono molto al di sopra di quelli richiesti dalle norme di sicurezza;

7. altra questione importante, peraltro, strettamente legata alle carenza di organico, è l’utilizzo sempre più frequente di lavoratori Discontinui/Precari, ormai contenuti in una graduatoria di circa 4.000 unità. Malgrado ciò, solo pochi tra questi sono stati stabilizzati e, per intanto, si continuano ad utilizzare i Discontinui/Precari i cui costi, oltretutto, consentirebbero la copertura immediata di 2.000 posti di lavoro;

8. il parco automezzi di soccorso non è più idoneo all’attività dei Comandi. Sicuramente un parco Automezzi rinnovato e ampliato ridurrebbe notevolmente le notevoli spese di manutenzione, dimezzerebbe i consumi di carburante, garantirebbe un adeguato servizio di Soccorso e soprattutto assicurerebbe la sicurezza per i lavoratori.

 

Per tutto quanto sopra riteniamo opportuno e proponiamo che ogni struttura metta in piedi iniziative provinciali, capaci di caratterizzarsi anche con rivendicazioni locali, interessando le istituzioni, i politici del territorio e l’opinione pubblica attraverso gli organi di stampa, per dare il segno del forte disagio con il quale i vigili del fuoco pugliesi sono costretti ad operare.

Abbiamo, insomma, in mente di mobilitare per diverse settimane l’opinione pubblica pugliese sulla delicata condizione del lavoro dei VV.F. e sulla scellerata politica del Governo Berlusconi contro il lavoro pubblico.

Dichiarando sin d’ora la massima disponibilità per ogni contributo necessario alla riuscita delle iniziative, vi porgiamo i più fraterni saluti.

             p. FPCGILVVF             p.FPCGIL             LA SEGRETARIA GENERALE
               C. Pesola            G. Gesmundo                    A. Morga

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