VVF – Regolamento disciplina concorso pubblico di accesso alla qualifica iniziale del ruolo dei VVF: 3^ riunione

18 Luglio 2011


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Regolamento disciplina concorso pubblico di accesso alla qualifica iniziale del ruolo dei VVF: 3^ riunione

06.02.2008 – Dopo la riunione del 31 gennaio u.s., in data odierna si è tenuta la prevista riunione relativa al “Regolamento recante la disciplina del concorso per l’accesso alla qualifica iniziale del ruolo dei Vigili del Fuoco”, nel merito del quale, giusto ieri ci è stata inoltrata la nuova bozza, unitamente alle nuove tabelle dei titoli, la prima modificata solo attraverso la “cancellatura” di qualsiasi riferimento ad eventuali procedure concorsuali regionali, i secondi, ancor più complicati delle versioni precedenti.
 
Nel merito della nuova bozza, diversamente dalle altre OO.SS., abbiamo manifestato la nostra insoddisfazione per la rinuncia, a prescindere, a cercare nuove modalità concorsuali – per esempio regionali, ma sempre su base nazionale – in grado di garantire una distribuzione degli organici più equilibrata e, di conseguenza, di ridurre i processi di mobilità.
 
In tal senso, se da un lato siamo profondamente delusi dall’atteggiamento conservatore dei nostri partner sindacali, dall’altro spicca l’assoluta mancanza di coraggio dell’Amministrazione,  incapace perfino  di difendere una sua stessa proposta: ovviamente rispetteremo l’orientamento di maggioranza, tuttavia, a nostro giudizio, stiamo perdendo l’ennesima occasione per dare un segno di discontinuità con un passato/presente tuttaltro che esaltante.
 
Né va molto meglio sul fronte dei titoli, la cui valutazione, come abbiamo suaccennato, è ancora più incoerente e complicata di prima.

Ebbene, anche in questo caso non potevamo che ribadire quanto affermato nelle precedenti riunioni, a partire dal fatto che riteniamo eccessivo il valore attribuito alla prova motorio-attitudinale (50/100), mentre riteniamo riduttivo quello attribuito alla sommatoria delle quattro sezioni relative ai titoli (20/100), dentro le quali, per inciso, sfugge anche completamente il filo logico che ha orientato le scelte degli estensori.
 
Per quanto ci riguarda abbiamo ripuntualizzato la necessità di semplificare l’impianto dei titoli nella sua totalità e, in particolare, abbiamo chiesto che le categorie degli stessi siano ridotte a 3:
 
– brevetti e/o abilitazioni, validi a norma di legge, attestanti capacità utili all’attività di soccorso (es.: aeronavigante, sommozzatore, portuale, radioriparatore…);
– mestieri (es.: i medesimi dei precedenti concorsi pubblici, certificandone – libretto e dichiarazione del datore di lavoro – lo svolgimento, almeno, nel quinquennio precedente);
– titoli di studio, in quanto requisito culturale e non professionale (es.: qualunque diploma di qualificazione professionale, ¾ anni; qualunque diploma di maturità, 5 anni; qualunque laurea breve, altri 3 anni; qualunque laurea magistrale, altri 5 anni).
 
Stiamo forse chiedendo troppo?
 
In conclusione, anche alla luce delle varie e legittime obiezioni mosse dalle altre OO.SS., ognuna di queste, compresa la nostra, formulerà, a brevissimo, una proposta molto schematica che provvederemo a rendere puntualmente pubblica; l’Amministrazione ne trarrà una prima sintesi, dopo di che, presumibilmente entro la prossima settimana, si dovrebbe tenere la riunione conclusiva.
 
Adriano FORGIONE

 
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