VVF – Roma – Mobilità provinciale – La FP CGIL VVF Roma verso lo stato d’agitazione

18 Luglio 2011


Logo dei Vigili del Fuoco

Roma – Mobilità provinciale – La FP CGIL VVF Roma verso lo stato d'agitazione

MOBILITA’
LA CGIL VERSO LO STATO D’AGITAZIONE

 
 

Dopo sessanta giorni di assoluto silenzio l’Amministrazione produce una nuova mobilità, dove le contraddizioni, le incongruenze, le disfunzioni sono accresciute, sia rispetto a quanto avevamo concordato già da tempo, sia rispetto al dispositivo di soccorso ormai seriamente in crisi.

Si aumenta il personale giornaliero sottraendolo al personale operativo, in alcuni casi inventando di sana pianta nuove funzioni in altri non specificando la mansione; s’ignorano senza motivo regolari domande per posti disponibili; si mantengono squilibri evitabili negli uffici e in varie sedi (furerie, sala operativa, distaccamenti – alcuni già al collasso come gli aeroporti).

A ciò si aggiunge la completa incapacità (o volontà) di prevedere quanto tra breve accadrà accentuando vecchi squilibri e creandone di nuovi (pensionamenti, CMO, ecc.) e non si è voluto tenere in alcun conto di situazioni particolari quali quelle determinate dalla legge 104, da permessi studio e quant’altro.

Questa O.S. ha sempre mantenuto, com’è costume, un profilo di collaborazione e lealtà cui però non è corrisposto, da parte di codesta Amministrazione, altrettanta serietà e coerenza. Si sono ignorate le nostre proposte, ci si è persino rifiutati di discuterne; si sono adottati provvedimenti come la mini mobilità di giugno senza confronto con i lavoratori, aggravando le già precarie condizioni del dispositivo di soccorso.

Non sappiamo con esattezza cosa sia successo (assenza di dialogo) ma da quello che si vede dall’esterno appare un’Amministrazione che privilegia interessi individuali invece di risolvere problemi dei lavoratori come quello di colmare i vuoti nelle sedi con un alto carico di lavoro (vedi Nomentano, Ostiense e Tuscolano). Non solo, ma quando da tempo si programmano servizi disponendo partenze con 4 unità permanenti ed un discontinuo (vedi EUR, Monte mario Prati , addirittura la chiusura di Campagnano) ci si rende protagonisti di un processo di progressiva precarizzazione del corpo da noi fortemente avversata.

Va aggiunto che un simile atteggiamento produce un doppio problema: da un lato quando non si rispettano accordi già sottoscritti, si diventa automaticamente interlocutori non credibili, dall’altro s’infrange il principio di legalità, oltre il quale tutto è possibile, e questo si che è davvero destabilizzante.

Il nostro auspicio è che l’Amministrazione faccia marcia indietro, promuova al più presto un incontro decisivo con le parti sociali. Se ciò non fosse questa O.S. proclamerà lo stato di agitazione promuovendo tutte le iniziative necessarie.

Roma, 08 Marzo 2010

                                                                                                     Il comitato degli iscritti

X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto