VVF – Scuola Formazione di Base: L’importanza della Formazione Motoria Professionale

18 Luglio 2011


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Scuola Formazione di Base: L'importanza della Formazione Motoria Professionale

22.04.2009 – Abbiamo ricevuto e di seguito pubblichiamo la riflessione del compagno Mauro Giulianella, Coordinatore FP.CGIL.VVF Aree della Formazione, in materia di Formazione Motoria Professionale. 


 

Lavoratrici, lavoratori, compagni e compagne
nel mese di marzo, presso l’Area Formazione Motoria Professionale si è tenuta una riunione tra le OO.SS. e il Dirigente così da intervenire concretamente sull’organizzazione del lavoro ed individuare, con le risorse umane attuali a disposizione, compiti, ruoli e campi d’intervento dei vari soggetti.
 
La FPCGIL VVF dopo un’approfondita analisi del prospetto informativo consegnato ha ritenuto opportuno sottoscriverne il contenuto, mantenendo fermo il rispetto di quelli che sono i diritti e i doveri dei singoli lavoratori, e l’importante ruolo propositivo che il Sindacato deve avere in queste occasioni. Questa premessa secondo noi necessaria, per rilevare come la Cgil, intende rilanciare questa attività, troppo spesso sottovalutata, sia dal punto di vista formativo ma in particolar modo da quello della sicurezza del personale addetto al soccorso tecnico urgente. La professionalità dimostrata dallo staff della Formazione Motoria Professionale è quanto mai nota e per questo si è deciso di collaborare con l’amministrazione per valorizzarne le qualità ed il servizio.
 
Per far sì che un vigile del fuoco assicuri l’incolumità al cittadino, deve avere innanzitutto la consapevolezza che le proprie capacità fisiche assicurano la sua personale. Per fare ciò, deve, nel tempo, mantenere capacità motorie tali da garantirgli una soglia minima di sicurezza mettendo in atto semplici ma fondamentali ed inderogabili esercizi fisici come ad esempio trazioni alla sbarra, spinte con bilanciere su panca piana o camminata su tapis roulant ad una velocità di soli 7 Km orari. Forza muscolare e velocità di spostamento dei diversi distretti corporei, mobilità articolare e resistenza cardio-respiratoria pertanto, sono qualità fisiche indispensabili per aumentare la sicurezza del vigile del fuoco. Una dieta adeguata inoltre, faciliterà i lavori di mantenimento e miglioramento fisico. Il tutto, garantito e agevolato dall’amministrazione che – ricordiamo – su questo argomento, pur avendo a disposizione attrezzature e risorse umane professionalmente preparate, non ha voluto mai dare risposte concrete.

Considerando che, il vigile del fuoco durante un soccorso tecnico urgente ha l’obbligo di utilizzare una serie di DPI che, per ingombro, peso e soprattutto per le condizioni climatiche avverse come il calore o il freddo, abbassano la prestazione fisica di circa il 30% compromettendo la sicurezza d’ogni operatore è facile comprendere l’importanza dell’attività motoria e di quella fisica intesa come integrità cardio-respiratoria (capacità di fornire prestazioni motorie, da un punto di vista meccanico e metabolico, adeguate alle necessità del soccorso).  Il riferimento da prendere in considerazione è, quindi, la POS; la soglia minima di sicurezza deve quindi essere definita in conformità a tali procedure. Purtroppo, ci risulta che quelle rilevanti sul piano intrinseco delle difficoltà motorie devono ancora essere ben definite. Questo ritardo rallenterà sicuramente i lavori di studio potendo compromettere, a parere della scrivente, l’incolumità dei lavoratori.
 
Partendo da quest’analisi, la Formazione Motoria Professionale in collaborazione con il Comando di Roma ha dato vita ad un gruppo di studio con l’obiettivo di acquisire i dati sull’efficienza fisica del personale operativo e migliorarne l’efficacia nel soccorso tecnico urgente. Il distaccamento interessato è stato quello di Cerveteri e, sembrerebbe, che personale coinvolto dopo aver capito gli obiettivi dello studio si è messo a disposizione con intelligenza e caparbietà applicando degli esercizi come quelli sopraccitati, ottenendo dei risultati più che soddisfacenti. Il 13 maggio p.v. presso l’ISA ci sarà il primo incontro per valutarne gli effetti sia in termini oggettivi che, cosa ancor più importante, sul piano del cambiamento culturale per la valorizzazione delle capacità motorie al fine della sicurezza nel lavoro. Sarà nostra cura, nel merito, tenervi informati su eventuali sviluppi. Molto ci sarebbe da dire su uno sviluppo adeguato della Formazione Motoria Professionale alle caratteristiche del nostro lavoro, in particolare sugli obiettivi dell’amministrazione anche sotto il punto di vista di risorse umane. Dopo anni di assenza di concorsi per funzionari del ruolo ginnico sportivo, gli unici Direttori Ginnici Sportivi usciti dall’ultimo corso di formazione, che avrebbero dovuto valorizzare lo studio in questione con il loro prezioso contributo professionale, nonostante le richieste di assegnazione da parte dell’Area Formazione Motoria Professionale – peraltro fortemente sostenute anche dalla FPCGIL VVF – questi sono stati assegnati senza alcuna logica organizzativa presso Le Direzioni Regionali di residenza con il rischio di essere utilizzati per meri scopi di segretariato sportivo e senza nessuna possibilità di crescita professionale. E’ così passato un altro treno e, nonostante le nostre richieste e quelle della parte professionalmente interessata è stata sventata la possibilità di poter pervenire con tali risorse, in tempi sufficientemente brevi, ad un progetto complessivo predisposto ad hoc per l’organizzazione capillare nel territorio nazionale di un organico tecnico professionale competente a garantire il mantenimento fisico dei VV.F. operativi. Ma, cosa ancor più grave, va rimarcato che ciò sarebbe stato utilissimo ai fini della sicurezza degli operatori del soccorso urgente.

La FPCGIL VVF collaborerà con pianificazione e coerenza allo studio messo in campo dalla Formazione Motoria Professionale per la di definizione dei parametri fisici della sicurezza che – ci teniamo a chiarirlo – non avranno certo un’applicazione coercitiva nei confronti dei lavoratori, bensì l’obiettivo di raggiungere uno standard di sicurezza fisica per la tutela della vita.

Roma 21 aprile 2009

Per il Coordinamento FP.CGIL.VVF Aree della Formazione
Mauro Giulianella

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