“I VIGILI DEL FUOCO NON SONO FORZA REPRESSIVA….SENZA MA E SENZA PERCHE'”
Le organizzazioni sindacali di categoria stigmatizzano la decisione di alcuni loro funzionari e del Comandante che, in occasione dei recenti sgombri effettuati in alcuni centri sociali della città, si sono prestati a far operare il personale vigile del fuoco al limite delle proprie competenze.
I vigili del fuoco sono ambasciatori di pace e operatori di soccorso pubblico:
NON SONO ASSOLUTAMENTE STRUMENTO REPRESSIVO UTILIZZABILE PER SCOPI DIVERSI DA QUELLI PRETTAMENTE ISTITUZIONALI DI COMPETENZA.
Il loro operato, in occasione di interventi congiunti alle forze dell’ordine, si limita alla protezione dell’incolumità pubblica dei manifestanti, dei cittadini e degli stessi operatori di pubblica sicurezza.
La neutralità che li ha sempre contraddistinti in queste occasioni, è il miglior biglietto da visita che possono presentare.
Le rimostranze nei confronti della politica, sia essa di destra o di sinistra, non cambia e non modifica in alcun modo la loro “mission”.
La libertà di opinione e la diversa estrazione sociale, non cambiano l’approccio operativo dei vigili del fuoco: essi sono, e rimangono, esclusivamente professionisti del soccorso, donne e uomini che mettono in gioco la propria vita per salvare spesso quella di sconosciuti.
Nessuno si pone mai il problema se chi richiede aiuto sai bianco o nero; di destra o di sinistra; ateo o credente di un qualsiasi DIO; ricco o povero; l’unico obiettivo è sempre quello di aiutare chi ha bisogno, SENZA MA E SENZA PERCHE’.