Welfare – Collegato Lavoro e sollecito territori

18 Luglio 2011

Collegato Lavoro e sollecito territori

 

Care compagne, cari compagni,

come sapete, il 21 pomeriggio si è tenuto un presidio della CGIL al Senato in occasione della ripresa della discussione del disegno di legge 1167-B/BIS che come noto è un provvedimento “omnibus”, già rinviato alle Camere dal Presidente della Repubblica per incostituzionalità di alcune sue norme, nel quale viene regolata nel peggiore dei modi la normativa dei lavori usuranti; dei congedi, aspettative e permessi; degli ammortizzatori sociali, dei servizi per l’impiego, l’apprendistato e l’emersione dal sommerso.
Per non parlare della scandalosa pretesa d’intervenire con circolare del Ministro del Lavoro a disciplinare l’arbitrato in assenza di una sua previsione contrattuale, nonché la gravissima lesione del diritto costituzionale dei cittadini a poter ricorrere alla magistratura, in caso di violazione dei propri diritti,attraverso una rinuncia preventiva da sottoscrivere al momento dell’assunzione.
Le notizie che ci giungono evidenziano che le modifiche apportate al provvedimento saranno irrilevanti, tali da non modificare nella sostanza il testo precedente, e che i tempi di approvazione del disegno di legge saranno abbastanza brevi.
Ciò significa che tutta la CGIL dovrà intensificare nei prossimi giorni le iniziative di mobilitazione, per fare capire al paese le conseguenze di un simile provvedimento che consegna ai datori di lavoro la possibilità di commettere qualsiasi irregolarità ai danni dei lavoratori, sapendo di poter contare su norme assolutorie e sulla compiacenza delle Istituzioni, in particolare del Ministero del Lavoro.
In questa situazione è assolutamente doveroso che l’azione della categoria a difesa del ruolo del lavoro e del servizio pubblico e di lotta alla precarietà rivolga ancora di più la propria attenzione, alla presenza dei privati nei nostri settori ed alle motivazioni che ne hanno consentito l’utilizzo, intensificando sempre di più l’azione di tutela dei lavoratori, soprattutto in presenza di appalti le cui logiche ispiratrici possono determinare condizioni di incertezza lavorativa e contrattuale.
Per come stanno le cose, è sempre più reale il rischio di una maggiore presenza di privati con queste caratteristiche in tutti i nostri settori.
Da qui l’esigenza di contrastare con ogni mezzo questo processo legislativo, risultato dall’insieme della riforma Brunetta/Finanziaria/DL 1167/B-Bis, i cui effetti non saranno altro che una progressiva marginalizzazione della presenza istituzionale dello Stato a scapito dei privati, a cui saranno sempre di più affidati servizi e funzioni amministrative con evidente danno per i cittadini.
Non c’è molto tempo a disposizione: è necessario partire subito con le iniziative di mobilitazione e lotta varate dalla categoria; soprattutto per quanto riguarda la difesa dei precari che si vuole mandare via dal loro posto di lavoro come primo atto dell’azione di demolizione del ruolo e del valore del lavoro pubblico.
Urge pertanto completare la fase preparatoria, già illustrata nel corso della riunione del Dipartimento del 21 settembre, raccogliendo l’indicazione dei referenti regionali da parte delle strutture che ancora non hanno provveduto al riguardo, a definire il quadro delle riunioni regionali da tenere per esaminare le problematiche riguardanti il mantenimento in servizio dei precari, e la loro stabilizzazione, nonché le iniziative da mettere in campo per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo delicato ed importantissimo tema.
Si sollecita pertanto le strutture in indirizzo a fornire allo scrivente, nel più breve tempo, le indicazioni richieste.
Con l’augurio di buon lavoro.

Fraterni saluti.

                     p. la Segreteria Nazionale FP CGIL                                      p. Dipartimento Welfare-MdL
                                Fabrizio Fratini                                                        GianGuido Santucci

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