Welfare: punto sulla Finanziaria 2008

18 Luglio 2011

Welfare: punto sulla Finanziaria 2008

 

Esaurito il termine ultimo per la presentazione degli emendamenti è ora in corso al Senato l’esame della Finanziaria 2008 (ddl. 1817) presso la 5a Commissione Bilancio.

Il calendario dei lavori fissato dalla Conferenza dei Capigruppo ha stabilito che la Commissione dovrà concludere l’esame dei documenti finanziari entro mercoledì 31 ottobre per poi iniziare l’esame in Aula a partire dal prossimo lunedì 5 novembre per proseguire fino al 14 novembre.

La mobilitazione di queste settimane dei lavoratori pubblici per il rinnovo dei contratti e per eliminare la piaga del precariato, culminata nella manifestazione dello scorso 26 ottobre a Roma, nonché la forte iniziativa della categoria nei confronti della Presidenza del Consiglio e delle diverse forze politiche per modificare la Finanziaria in modo da renderla coerente al Memorandum sul lavoro pubblico, deve determinare una nuova attenzione e disponibilità al dialogo ed al confronto, da parte del Governo, soprattutto per quanto riguarda il precariato; disponibilità che, in ogni caso, dovrà essere verificata sul piano della concretezza normativa nel corso dei lavori in Commissione Bilancio e nella discussione che seguirà in Aula al Senato.

Come categoria abbiamo inviato le nostre osservazioni e proposte a tutti i Gruppi della Maggioranza e parte di queste sono state assunte dagli emendamenti di Sinistra Democratica-Verdi-PdCI e Rifondazione presentati la scorsa settimana al Senato, sul tema delle risorse da accantonare per il biennio contrattuale 2008-2009 e sulla stabilizzazione del personale precario operante nelle Pubbliche Amministrazioni, non solo a tempo determinato o co.co.co.

Rimane aperto soprattutto il problema dell’art 87 che attiene alla possibilità di esternalizzare i servizi pubblici d’interesse generale, su quale c’è la nostra assoluta contrarietà in quanto, con questa norma, si consentirebbe alle amministrazioni di privatizzare tutte le attività riferite ai servizi rivolti ai cittadini, ivi compresi i servizi sociali alla persona, i servizi anagrafici, gli asili nido e le materne comunali.

Se non modificata, la natura dell’articolo potrebbe inoltre rendere assai difficile la stabilizzazione del precariato in ambito pubblico, soprattutto negli Enti Locali e nella Sanità.

Come è noto a tutti, è possibile che i nodi della crisi politica che investe l’attuale Governo esplodano in sede di discussione della Finanziaria al Senato.

Il nostro auspicio è che in ogni caso sia approvata la manovra con le correzioni richieste dal sindacato, e che prevalga tra le forze politiche il senso della responsabilità e la comune volontà di non tradire le aspettative dei cittadini ad avere una pubblica amministrazione rinnovata, più moderna ed efficiente, con servizi in grado di rispondere all’esigenza sempre più ampia di sviluppo sociale ed economico.

Sarebbe grandemente utile se a livello territoriale si aprissero confronti con Partiti e parlamentari per sostenere le nostre proposte e smuovere la pigrizia della politica riguardo le richieste di valorizzare il servizio ed il lavoro pubblico.

p. Segreteria Nazionale FP CGIL
Mauro Beschi

Dip. Welfare Mercato del Lavoro
Gian Guido Santucci

Roma, lì 29 ottobre 2006

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