Dirigenza Area 1: comunicato trattativa rinnovo CCNL

19 Luglio 2011

Comunicato

 

CCNL Dirigenza Area 1 (Ministeri)

 
 
Ennesima fumata nera oggi all’Aran nella trattativa per il rinnovo del CCNL 2006/2009 (biennio economico 06/07) per i Dirigenti dell’Area 1^.
 
Una trattativa che, partita con notevole ritardo rispetto alle sue scadenze, per alcuni aspetti si è trascinata dal mese di settembre 2008 per trovare in questi giorni una sorta di accelerazione che comunque, a conti fatti, non ha portato le risposte alle rivendicazioni sindacali.
Fra i tanti argomenti trattati quelli che a noi paiono oggetto di interesse extracontrattuale (leggasi Ministro Brunetta) e sui quali non si è trovato un punto di intesa, sono:
– codice disciplinare;
– distribuzione fra le voci retributive delle risorse derivanti dall’incremento già fissato del 4,85 per cento;
– professionalità sanitarie dell’ex Ministero della salute.

Sul primo punto nel corso degli incontri hanno pesato le pressioni del ministro Brunetta che intende anticipare nel CCNL dei dirigenti il contenuto sostanziale dello schema di decreto attuativo della legge 15. Le ripetute ed insistenti richieste sindacali hanno portato a notevoli modifiche dell’impostazione iniziale dell’Aran; le modifiche comunque apportate non sono state sufficienti a portarci alla condivisione dei contenuti.

Altrettanto poco convincenti sono state le proposte Aran per la parte economica; abbiamo rigettato l’impostazione Aran che prevedeva una distribuzione minima sul tabellare con il resto alla retribuzione di risultato, rispettivamente 35% e 65%.

Dalle trattative è emerso che saranno rivalutati sia lo stipendio tabellare che la retribuzione di posizione fissa e solo la parte residua sarà destinata alla retribuzione di risultato, comunque un risultato non pienamente soddisfacente vista la sproporzione fra risorse destinate ai trattamenti economici fissi e quelli variabili. Fra l’altro abbiamo evidenziato le anomalie che si genereranno nella gestione di queste risorse considerato il ritardo con il quale si andrà a rinnovare il CCNL.

Per le professionalità sanitarie dell’ex Ministero della salute, dall’Aran non ci sono pervenute risposte positive in direzione della soluzione di una vertenza che dura ormai da svariati anni. Contrari alla soluzione di questa vicenda la burocrazia dell’ex Ministero della salute ed il Dipartimento della Funzione Pubblica, hanno esercitato tutte le pressioni possibili affinché a questa categoria di lavoratori neanche contrattualmente si possa dare una risposta adeguata. Ci troviamo di fronte a rappresentanti delle istituzioni che non intendono rispettare una legge dello Stato e fanno di tutto affinché tale legge non trovi la sua attuazione.

Come è giusto e doveroso che sia, al tavolo della trattativa siamo stati presenti con il massimo spirito costruttivo, proponendo, di volta in volta, soluzioni o mediazioni ragionevoli sui punti critici delle proposte Aran.

Siamo dell’opinione che di fronte ad un contratto scaduto, e nel caso da quasi quattro anni, sia necessario da parte di tutti compiere ogni ragionevole sforzo per giungere al suo rinnovo.

Così è stato per noi, ma non per Brunetta il quale ha “impossibilitato” l’Aran a svolgere il ruolo di mediazione che gli sarebbe proprio.
Oggi è stato più che mai chiaro, nonostante la disponibilità sindacale a proseguire le trattative, che al Ministro Brunetta interessava sapere, tramite l’Aran, chi era con lui o contro di lui evidentemente per redigere le pagelle, a lui care, dei buoni e dei cattivi.
Con tali premesse era quanto mai ovvia la conclusione: oggi non si è firmato nessun accordo.
 
Per quanto avvenuto oggi non c’è alcun dubbio nell’individuare il responsabile: il Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione.

Roma, 23 luglio 2009
 

p. FP CGIL Nazionale
Funzioni Centrali
Il Coordinatore nazionale

(V. Di Biasi)


 
 
 
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