VVF – Problematiche del Settore Amministrativo Contabile del Corpo: i VCAC

09 Agosto 2011


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Problematiche del Settore Amministrativo Contabile del Corpo: i VCAC

24.06.2011 – Nei giornio scorsi, a fronte di numerose segnalazioni e richieste da parte dei colleghi e delle colleghe VCAC in servizio nel CNVVF, la FPCGIL VVF aveva promosso un’assemblea presso la sala riunioni di via Cavour, affinchè le lavoratrici ed i lavoratori potessero esprimere ed argomentare direttamente i loro motivi di disagio e sofferenza, sia per quanto riguarda la loro condizione professionale, che per il loro trattamento economico.
 
Tali motivi sono oggetto della sintesi, di seguito allegata, rielaborata e posta alla nostra attenzione da alcune colleghe e alcuni colleghi presenti alla riunione: per quanto ci riguarda ne condividiamo il contenuto e ne sosterremo le ragioni, convinti, come sempre siamo stati, che bisogna rimettere in discussione una riforma inadeguata e negativa sotto ogni aspetto, per restituire, prima possibile e con ogni strumento utile, dignità professionale ed economica a tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori del Corpo.
 
Mario MOZZETTA – Adriano FORGIONE

 

 

SINTESI DELLA RIUNIONE
 
Le problematiche sorte con l’emanazione del D. Lgs 217 non vedono penalizzati solo i Vigili del Fuoco del settore operativo, ma anche i lavoratori del settore Amministrativo Contabile.
 
Questo è quanto denunciato nel corso di una assemblea dei lavoratori amministrativi degli uffici centrali e che vedono coinvolti in tutta la loro drammaticità i restanti lavoratori impiegati presso gli uffici periferici.
 
La penalizzazione più eclatante si è realizzata con il riordino delle qualifiche e con i passaggi di profilo da Assistenti Amministrativi a Vice Collaboratori Amministrativi; che oltre ad aver penalizzato in fase di passaggio ai nuovi profili questi lavoratori, ha creato una ulteriore discriminazione con la realizzazione dei concorsi interni e peggio ancora con il rinnovo del Contratto di lavoro.
 
I fatti sono noti a tutti e le conseguenze sono oggetto di attenzione delle maggiori sigle sindacali dei vigili del Fuoco visto che, al riguardo, sono state emanate apposite note dai rispettivi segreteri nazionali.
 
Val bene però richiamare alcuni punti che si ritiene di fondamentale importanza e che possono aver dato luogo agli errori da parte dell’Amministrazione producendo effetti devastanti per i lavoratori coinvolti.
 
Il precedente ordinamento, che era stato costruito avendo a riferimento il rapporto di lavoro di tipo privatistico, riconosceva al personale amministrativo del Corpo livelli di inquadramento, ovvero profili professionali, in linea con i profili professionali e livelli di inquadramento del personale del Comparto Ministeri. Infatti, il profilo professionale di assistente amministrativo contabile, della VI qualifica 6° livello retributivo – posizione economica B2 apicale dell’Area B, ruolo diplomati, del CN VV.F., aveva identica mobilità verticale verso la VII qualifica dell’Area C – posizione economica C1 del pari qualifica VI del Comparto Ministeri.

In quel contesto gli eventuali passaggi di profilo prevedevano la giusta considerazione del titolo di studio, dei corsi di aggiornamento professionale, degli incarichi, dell’anzianità di servizio, dell’anzianità di qualifica, e quindi veniva prevista la trasposizione nel maturato economico del salario di anzianità con lo scopo di valorizzare i lavoratori che sarebbero stati interessati dai passaggi di livello.
 
Ciò avveniva ed avviene tutt’ora per il restante personale operativo e amministrativo, quest’ultimo, infatti, se assunto alla VI qualifica, intorno agli anni 1995/1996, riveste indistintamente la posizione economica C2 o C3.
 
Appare evidente che l’Amministrazione non ha considerato affatto, per il solo personale amministrativo in questione (laureati o diplomati con un’anzianità di servizio trentennale), nè il profilo di provenienza e nè i titoli sopradetti, al punto che con il secondo inquadramento, a seguito di concorso, viene assegnata la qualifica di vice collaboratore amministrativo e viene corrisposto uno stipendio inferiore anche rispetto a quello degli assistenti amministrativi contabile.
 
La contraddizione è maggiormente riscontrabile, oltre che confrontando gli inquadramenti del pari qualifica VI – con analoga anzianità di servizio e titoli di studio, della stessa amministrazione (riqualificato fin dal 2002 alla VII qualifica posizione economica C1 e nel 2011 inquadrato alla posizione economica C2), esaminando le tabelle degli stipendi, della indennità e dello straordinario.

Inoltre una lettura comparata delle declaratorie dei profili di assistenti (ante 217) e la qualifica dei vice collaboratori amministrativo-contabili (post 217) consente di verificare che non esiste alcuna differenza tra i due profili e che sono pertanto equivalenti.
 
Infatti, il personale assunto dall’esterno, vincitori concorso a 52 posti da assistente amministrativo contabile del precedente ordinamento, è stato ed è tutt’oggi inquadrato alla qualifica di vice collaboratore amministrativo contabile.

La gravità degli errori commessi si è ulteriormente manifestata con l’applicazione del nuovo contratto di lavoro, marzo 2011, allorquando con l’aggiornamento degli stipendi “nuovi importi contratto biennio economico 2008/2009 e aggiornamenti anno 2010”, questo personale ha subito, con data retroattiva, l’assorbimento dell’assegno ad personam pensionabile (differenza tra il primo inquadramento negativo dell’1.1.2006, dalla qualifica di assistente amministrativo contabile stipendio di euro 18.112,08, e il secondo inquadramento negativo alla qualifica di vice collaboratore amministrativo contabile stipendio di euro 17.712,1299), e il conseguente mancato pagamento degli arretrati, senza aver ottenuto, dopo aver sostenuto ulteriore concorso per titoli ed esami, rispetto agli assistenti amministrativi contabili e ai vice collaboratori amministrativi contabili, alcun passaggio reale alla qualifica immediatamente superiore VII “con relative mansioni e trattamento economico e giuridico”, posizione economica C1 dell’Area C, rispetto alla VI apicale già rivestita nel precedente ordinamento.
 
Obiettivo, quest’ultimo, già del precedente ordinamento e del nuovo ordinamento. Vengono, infatti, riattribuiti i relativi fondi, art. 172 del d.lgs. 217/2005.
 
In sostanza per questo personale sono stati disattesi completamente i principi introdotti dalla legge 252, che nella trasformazione del regime di rapporto di lavoro oltre ad assicurare il mantenimento del maturato economico, concetto ribadito per altro anche dalla Corte dei Conti, prevede criteri di avanzamento per il personale in possesso di titoli di studio e anzianità di servizio, ecc. con adeguate modalità di sviluppo verticale, partendo, ovviamente, dalla VI qualifica apicale già rivestita dai dipendenti in questione nel precedente ordinamneto.
 
Al fine di superare la discriminazione esistente sono stati avviati vari ricorsi al T.A.R., e altri se ne annunciano, che, come è noto, prevedono tempi di risposta maggiori di quelle dei tribunali del lavoro, ma che, al di la di ogni singola aspettativa costituiscono un ulteriore aggravio economico.
 
A parere dei lavoratori dunque questa tematica deve essere trattata soprattutto in sede politica e con un preventivo confronto fra l’amministrazione e le rappresentanze del personale al fine di effettuare tutti gli approfondimenti necessari per individuare – in tempi ristretti – ogni utile soluzione, non escludendo il controllo del primo e del secondo inquadramento dei dipendenti in questione, da parte della Corte dei Conti, per superare la grave discriminazione esistente.
 
Nel contempo i vari responsabili territoriali delle rappresentanze sindacali dovranno contattare i lavoratori interessati alla tematica in questione al fine di mantenere una linea uniforme sulla problematica e soprattutto per aumentare la sensibilizzazione delle strutture nazionali.

Per tutto quanto espresso i lavoratori del settore amministrativo contabile interessato alla tematica invitano ad un sollecito interessamento da parte dei responsabili sindacali nazionali per discutere sulla situazione esistente al fine di superare le forti penalizzazioni con le quali si trovano a convivere numerosi lavoratori che val bene ricordare hanno costituito l’elemento portante, a partire dal lontano 1978, per la struttura amministrativa nei Comandi Provinciali VV.F.

Roma 16 Giugno 2011
 
LAVORATRICI E LAVORATORI VCAC 

 

 
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