Confermato il blocco dei contratti per i pubblici dipendenti. Comunicato sull’incontro con il Ministro Brunetta di Fabrizio Fratini Segretario Nazionale FP CGIL

10 Agosto 2011

Confermato il blocco dei contratti per i pubblici dipendenti. Comunicato sull'incontro con il Ministro Brunetta di Fabrizio Fratini Segretario Nazionale FP CGIL

 
Confermato il blocco dei contratti: per i pubblici dipendenti al massimo disponibile solo eventuale ipotetico “dividendo sull’efficienza”. Comunicato di Fabrizio Fratini Segretario Nazionale FP CGIL
 
In occasione dell’incontro convocato dal Ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta con le organizzazioni sindacali, per illustrare i provvedimenti contenuti nella manovra finanziaria e le conseguenti ricadute per il mondo del lavoro pubblico, è stato riconfermato il blocco dei contratti pubblici.
 
Il Ministro assume l’impegno, ai sensi dell’accordo separato del 4 febbraio u.s. di mettere a disposizione (non per tutti i comparti come si evince dalla lettura delle norme contenute del decreto correttivo 150 del 2009) il cd dividendo sull’efficienza, ovvero risorse provenienti da eventuali risparmi nella misura del 50%) a partire dal 2013 e con la modalità delle 3 fasce e senza relazioni sindacali vere, in una fase caratterizzata da ulteriori pesanti e violenti tagli al funzionamento delle amministrazioni e dei servizi ai cittadini e alle imprese.
 
IL Ministro ha dichiarato la volontà di emanare una circolare prescrittiva in merito dopo un nuovo confronto sindacale sulla materia. Le strutture di categoria della Cgil presenti all’incontro (Fp e Flc) hanno riconfermato che considerano la manovra del Governo ingiusta, iniqua, ed inefficace per la ripresa sociale, economica, culturale del Paese, e che metteranno in campo ulteriori iniziative di lotta e di mobilitazione per modificarne la consistenza e l’orientamento.
 
E che i dipendenti pubblici, come tutti i lavoratori ovviamente, hanno diritto ad un contratto nazionale e ad una contrattazione decentrata, utili a rendere omogeneo i servizi erogati ed i trattamenti minimi, in grado di affrontare realmente, diffusamente, ed in maniera organica problemi organizzativi, di qualità del servizio, di stabilità e sicurezza del e nel lavoro. Per noi, rinnovare e rendere esigibile il contratto nazionale rappresenta la strada maestra per una forte coesione sociale e per non costruire un modello di contrattazione frantumato e corporativo.
 
Riconfermando la disponibilità al confronto, in ogni tavolo ed in ogni sede, continueremo ed intensificheremo le iniziative a sostegno di questo obiettivo utilizzando tutti gli strumenti sindacali a disposizione.
 
Roma, 3 agosto 2011.

 
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