VVF – Cagliari – Campagna antincendi boschivi 2011

10 Agosto 2011

Cagliari – Campagna antincendi boschivi 2011

 

15.07.2011 – Dopo il comunicato unitario CGIL CISL UIL VVF regionali e la presa di posizione del Coordinamento FPCGIL VVF di Nuoro e del Coordinamento FPCGIL VVF di Sassari, anche Cagliari esprime il proprio parere sulla convenzione CEA 2011: lo alleghiamo di seguito.

 

AL Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco Cagliari – Ing. Salvatore Spanò

Oggetto: Campagna estiva antincendi 2011

Sin dalla fine degli anni novanta questo sindacato ha rivendicato il diritto di vedere riconosciuta la totale tipicità dell’isola.
 
E’ evidente che in quest’ottica si devono considerare le esigenze poste dal territorio; la Sardegna ha una sua unicità, data obbligatoriamente dalla sua insularità, da un territorio vastissimo nel quale le popolazioni sono insediate in centri collegati da un tessuto viario assolutamente inadeguato a rispondere ai più moderni standard di sicurezza e tempestività del soccorso, da soli quattro capoluoghi di provincia distanti tra loro non meno di 100Km.

Nonostante ciò il Capo Dipartimento, nel suo ultimo incontro avvenuto nel lontano 2010 dinanzi al sottosegretario di stato, al Direttore Regionale e alle organizzazioni sindacali regionali, rassicurava sull’interesse per l’isola e che l’impegno fosse assolutamente presente e forte tanto da ipotizzare numeri di gran lunga superiori rispetto a quelli contenuti nell’ultima mobilità nazionale.
 
Tali dichiarazioni sono state puntualmente disattese; a questo punto ci aspettavamo almeno una convenzione che affrontasse l’annosa emergenza incendi della nostra regione, improntata ed organizzata nei tempi, cioè a partire dai primi incendi del mese di giugno per arrivare fino al mese di settembre, che coprisse efficacemente e capillarmente nell’arco di tutte le 24 ore, zone nevralgiche per la lontananza dal capoluogo come Pula e Villasimius, essendo in questo periodo centri turistici meta di migliaia di persone residenti e non.
 
Si ritiene che si dovesse programmare un servizio di soccorso con standard eccellenti e professionali, studiati sulla base di dati oggettivi raccolti in anni di eventi negativi che hanno devastato l’isola e messo a repentaglio l’incolumità di tantissimi sardi e turisti, che contemplasse il potenziamento delle sedi esistenti ed in particolare la sede centrale soprattutto nelle ore notturne nelle quali i vigili del fuoco sono l’unica struttura operativa presente.
 
Ripensando a campagne estive di qualche anno fa ci accorgiamo che siamo andati velocemente peggiorando nella qualità del soccorso mentre la prevenzione è in forte caduta libera; se prima potevamo vantare una presenza sul territorio capillare con personale qualificato permanente, una organizzazione della campagna estiva seria e studiata, ora vediamo svendute sia la componente professionale sia la sicurezza nostra e di tutti i cittadini ai quali è dovuto un servizio di prevenzione e di soccorso tecnico urgente.

Ne è dimostrazione il fatto che oramai si firma una convenzione che non tiene conto della presenza sul territorio della componente VVF, del relativo soccorso offerto alla popolazione e la salvaguardia dei beni, ma si barattano pochi soldi con la regione facendoli passare per “convenzione” soltanto per compiacere al politicante di turno!!! solo dopo si pensa all’organizzazione sul territorio sacrificando il diritto al soccorso in tempi celeri dei cittadini di Pula o Villasimius e garantendolo ovviamente solo nelle giornate a rischio mentre per i cittadini di Mandas la garanzia è solo nelle ore diurne.
 
I soldi non bastano nemmeno per sistemare i mezzi che oramai sono giunti alla massima vita utile, ma come i cittadini sanno bene i vigili del fuoco arrivano sempre sul luogo dell’intervento e se necessario lo risolvono anche utilizzando i secchi pieni d’acqua.
 
E’ proprio di questo spirito che i politici approfittano costringendo i Dirigenti con le spalle al muro ad accettare la loro “elemosina” senza dargli nemmeno il tempo di sentire il parere delle organizzazioni sindacali.
 
Ora però noi diciamo basta, non accettiamo più questo metodo di gestione della CEA, innanzitutto perché tutti i lavoratori pur essendo solidali al problema, lamentano un malcontento generale e preoccupazione, per i tempi biblici nei pagamenti di tutte le competenze accessorie, per la popolazione alla quale non viene garantito il servizio di soccorso e per questa nostra regione a cui vengono negate tutte le risorse possibili per la lotta contro la piaga degli incendi estivi.

Facendoci portavoce, come giusto che sia, delle problematiche sopra descritte, lasciamo ad ogni singolo lavoratore la volontà di poter partecipare.
 
Torniamo a dare un servizio serio, organizzato e che non esponga sia gli operatori del soccorso sia i cittadini a rischi inutili, che dia ai vigili del fuoco il ruolo che gli compete, ponendoli al vertice nella lotta contro gli incendi e di tutti gli interventi tecnici essendo gli unici professionisti del soccorso a garanzia di un’organizzazione seria su tutto il territorio con presidi fissi che ricoprano tutte le 24 ore; facendo in modo che i pagamenti avvengano in tempi accettabili e non dopo dodici- quattordici mesi!!!
 
Soltanto in questo modo crediamo si possa essere costruttivi e tornare a mettere in primo piano il soccorso e la pre-venzione.

Per il coordinamento provinciale
MARCELLO CARDIA

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