VVF – Napoli: nota al Capo del Corpo.

10 Agosto 2011

Napoli: nota al Capo del Corpo.

 

SEGRETERIA E COORDINAMENTI PROVINCIALI VIGILI DEL FUOCO NAPOLI
 
AL Capo del Corpo Nazionale VVF Dott. Ing. A. PINI

Epc. Ministro dell’Interno On. Roberto MARONI

Sottosegretario all’Interno On. F. NITTO PALMA

Capo Dipartimento VVF SP DC Pref. F. P. TRONCA

Direttore Nazionale per le Emergenze Dott. Ing. P. S. MISTRETTA

Direttore regionale VVF Campania Dott. Ing. G. PARISI

Comandante VVF Napoli Dott. Ing. G. FRICANO

Uff. Garanzie e Diritti Sindacali Dott. G. Cerrone 

I Vigili del Fuoco avevano lanciato , nei giorni scorsi, un preoccupato grido di allarme, poiché l’ennesima emergenza rifiuti sta mettendo a rischio le condizioni igienico-sanitarie degli operatori.

Questo comunicato rivolto sia ai vertici del Corpo Nazionale VV.F, che a quelli istituzionali e politici del paese, ha avuto una prima risposta proprio dai vertici del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco.

Il dott. Ing. Alfio Pini ci ha risposto scrivendoci testuali parole : “Si intende al riguardo precisare che il personale operativo dispone, quale dotazione ordinaria di squadra, di DPI idonei alla protezione delle vie respiratorie anche per lunghe esposizioni e che l’impiego di detto equipaggiamento rientra nella formazione base di qualunque Vigile del Fuoco. Analogo equipaggiamento è disponibile , ove occorra, per le situazioni in cui si possa temere una contaminazione superficiale da sostanze di sospetta tossicità. Tale equipaggiamento, essendo in grado di isolare l’operatore dall’ambiente esterno, esclude quindi il rischio di intossicazione acuta. Per la stessa ragione , si deve ritenere inesistente il rischio stocastico in quanto associato ad esposizione di tipo cronico”.

Noi Vigili del Fuoco per rischi igienico-sanitari, intendiamo anche altri tipi di problematiche, e ci poniamo queste domande, anzi Le poniamo queste domande:

* Abbiamo adottato tutte le misure necessarie a scongiurare la diffusione di malattie infettive e parassitarie?
* Siamo sicuri che le particelle che si sviluppano dai roghi di rifiuti (tossici e non), particelle che possono essere anche di diametro inferiore al milionesimo di millimetro, non vengano trasportate dai nostri DPI alle sedi di servizio? e poi dalle sedi alle nostre abitazioni?
* Le nostre sedi di servizio sono quindi luoghi sicuri ?
* Siccome le polveri che escono dalla combustione hanno una tossicità maggiore del materiale di partenza, non sarebbe opportuno decontaminarci sul luogo dove abbiamo espletato l’intervento di spegnimento, visto che le polveri si sono depositate sui nostri indumenti, come sugli autoprotettori, sull’automezzo e su tutto il materiale usato per l’espletamento dell’ intervento?

Egregio Capo del Corpo dei Vigili del Fuoco , riferendoci alle vostre parole ( cioè che “il personale operativo dispone, quale dotazione ordinaria di squadra, DPI idonei alla protezione delle vie respiratorie anche per lunghe esposizioni”), vorremo farle notare che la “TRAGEDIA” dei Pompieri napoletani inizia proprio quando è terminato lo spegnimento dei rifiuti, cioè quando il Vigile del Fuoco si trasforma da operatore della sicurezza a “TRASPORTATORE DI NANOPARTICELLE”…

Augurandoci di non essere vettori di particelle tossiche nei nostri nuclei familiari, Le chiediamo, quale Capo del Corpo di mettere in campo ogni utile iniziativa, peraltro già approfondita dai nostri Sanitari Nazionali, per salvaguardare la salute dei Pompieri napoletani.

Distinti saluti.

Napoli, 25.7.2011

Giuseppe SCUOTTO (FP CGIL VVF) Pietro MELE (FNS CISL) Carmine CRISTIANO (UIL PA VVF) 

 
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