VVF – Perugia: emolumenti accessori Emergenza Abruzzo

10 Agosto 2011

Perugia: emolumenti accessori Emergenza Abruzzo

 

COORDINAMENTO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO PERUGIA 
  
Comandante Provinciale Vigili del Fuoco di PERUGIA
Dott. Ing. Luigi CREMONA

Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco Umbria
Dott. Ing. Gioacchino GIOMI 

Oggetto: emolumenti accessori Emergenza Abruzzo

Egregio

abbiamo ricevuto la nota di risposta di codesto Comando alla nostra sollecitazione del 23 Giugno u.s. sulla verifica dell’applicazione degli istituti contrattuali e del calcolo degli straordinari relativamente alle missioni per calamità, nonché sulla decurtazione di turni di ferie aggiuntivi dovuti all’applicazione del programma ministeriale SIPEC, il quale non tiene in considerazione alcuni precisi istituti contrattuali.
Abbiamo apprezzato l’articolazione della nota, alla cui redazione sicuramente ha partecipato fattivamente anche l’ufficio ragioneria, ci sembra però che tale articolazione serva, non tanto a chiarire le responsabilità e risolvere un problema, ma a cercare di sviare la realtà dei fatti, seppure questi, probabilmente, non dipendano del tutto dagli uffici del Comando.
Dobbiamo rilevare che la nota risulta essere contraddittoria in alcuni passaggi e comunque interpreta in maniera alquanto discutibile e di parte, una nota di chiarimento che è di estrema chiarezza, come di seguito indichiamo:

La circolare 5142 del 15 Dicembre 2009 chiarisce:

1. Al secondo periodo; che le difficoltà segnalate (decurtazione dei periodi di ferie) derivano dall’applicazione degli algoritmi contenuti nei programmi di supporto al controllo automatizzato dell’orario di lavoro (programma SIPEC).
2. Al terzo periodo; le previsioni di cui all’Art 30 del CCNL 30/07/2002 omissis…non risultano le più adatte a trattare il caso di impiego operativo fuori sede cui appunto appartiene l’impiego del personale in calamità;
ergo, l’art 30 (passaggio a turno giornaliero) non è applicabile al personale che viene impiegato nelle fasi emergenziali per le calamità
3. Al quarto e quinto periodo; si richiama l’articolo e i commi da applicare (art 35 c.1 e 6) chiarisce in modo inequivocabile la tipologia di calcolo da effettuare per il pagamento delle ore straordinarie e cioè, una sottrazione (per differenza) tra le ore prestate nel periodo della missione e quelle che avrebbe dovuto prestare nel normale orario e/o turno di lavoro presso la propria sede.
4. Al sesto periodo; chiarisce anche che, tale calcolo deve ricomprendere l’eventuale salto turno, cosi come non bisogna considerare le 24 ore di riposo a cui si ha diritto all’atto del rientro nella sede di appartenenza.

Su quanto sopra esposto, non comprendiamo bene cosa ci sia di incomprensibile, tanto da rendere inapplicabile o da sottoporre ad altri eventuali quesiti o chiarimenti.

Riteniamo inoltre che la nota di risposta sia in alcuni punti in contraddizione:

1. Risposta dell’Amministrazione Centrale al quesito posto dal Comando di Perugia del 26 Ottobre 2010, testuale come citato nella nota di risposta del Comando:
la problematica rappresentata può trovare soluzione nei chiarimenti forniti con nota ministeriale prot. N° 5142 del 15 Dicembre 2010
ci sembra proprio la stessa circolare di cui chiediamo l’applicazione integrale.

Pertanto, un chiarimento ritenuto valido e acquisito a livello di Amministrazione Centrale sembra non avere valore per il Comando di Perugia o qualunque altro, considerato che si richiamano atti e comportamenti di altri Comandi sull’equiparazione del trattamento.

2. E vero che le procedure di calcolo seppure applicate nelle due modalità danno differenze di risultato trascurabili, (se non si considera nel calcolo il pagamento del salto turno) poche ore in meno o in più a seconda del turno di appartenenza.
3. E’ fuorviante l’affermazione nella risposta, per cui, il calcolo con l’orario giornaliero riconosce al dipendente un numero maggiore di ore ( di quante ore parliamo?)
4. L’attuazione del programma automatico SIPEC ha procurato una decurtazione dei turni di ferie aggiuntivi per molti lavoratori, per alcuni di questi arrivando persino a 9 turni in meno.

Per quanto rappresentato dalla scrivente, tanto con la nota precedente che con la presente, non riteniamo accettabile tali conclusioni, tanto meno riteniamo si possa accettare una sorta di status quo per il quale non c’è soluzione come implicitamente affermato con la nota del Comando del 1 Luglio 2011.
Per quanto sopra, come precedentemente comunicato, in attesa che la S.V. ripresenti l’ennesima richiesta di chiarimento e dei relativi tempi occorrenti per la risposta, la scrivente richiede un incontro urgente per rappresentare in modo più ampio tale problematica, nel frattempo interesserà per i relativi atti preliminari l’ufficio legale.

In attesa di celere quanto cortese riscontro porgiamo distinti saluti.

Per il Coordinamento Provinciale FP.CGIL.VVF. di Perugia 
Daniele SCIURPA 

 
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