VVF – Brindisi – Continua il contenzioso sull’orario di lavoro

11 Agosto 2011

Brindisi – Continua il contenzioso sull'orario di lavoro

12.06.2011 – Il 31 maggio u.s. il Coordinatore Provinciale FPCGIL VVF Brindisi aveva obiettato la disposizione di servizio relativa alla modifica dell’orario di lavoro del personale, poichè la stessa era stata emanata senza alcuna contrattazione con le OO.SS.; dalla nuova nota, di seguito allegata, la situazione non solo non si è risolta, ma sembra essere peggiorata, malgrado l’assoluta disponibilità della CGIL ad aprire un confronto sul merito.

 

 

Al Dirigente Provinciale
dott. ing. Carlo FEDERICO

Oggetto: nota del 10/06/2011 prot.n. 2759.

Preliminarmente e prima di entrare nel merito della nota in oggetto, lo scrivente desidera evidenziare l’onesta intellettuale e la serietà comportamentale che i responsabili del Coordinamento FP CGIL VVF di Brindisi tengono, hanno tenuto e continueranno ad avere in futuro nell’interesse dei lavoratori, dell’armonia gestionale della realtà lavorativa dove operano e, non ultimo, della stessa Amministrazione con la quale si auspicano sempre rapporti collaborativi e costruttivi.
 
Mettere in dubbio questi principi, come ci è apparso di cogliere nella nota di risposta indicata, ci pare troppo offensivo sia sotto l’aspetto umano che, sotto quello più in generale, collettivo della stessa O.S. della CGIL uno dei fondamentali punti di riferimento sociale nella difesa dei diritti.
 
Entrando nel merito, Ella riporta nelle elencate premesse della citata nota, circostanze e fatti non condivisibili ed in parte fuorvianti. In primo luogo non ci pare corretto il diretto intervento avvenuto per le vie brevi e per discutere della modifica dell’orario di lavoro del personale giornaliero.
 
Aver raccolto la disponibilità di parte del personale partecipante alla predetta riunione, non può essere elemento determinante per procedere nell’adozione di atti consequenziali. Tant’è che Ella, in un primo momento, ha ritenuto di dover interessare le OO.SS. del Comando prima di procedere con le decisioni maturate, inviando l’informativa del 26/05/2011.
 
Successivamente ed inspiegabilmente, giustificando l’invio dell’informativa sindacale come un atto di “cortesia” verso le OO.SS. nell’interesse dei buoni rapporti e non come un adempimento contrattuale, ha ritenuto autonomamente di non fissare più la data di convocazione del tavolo sindacale per discutere di tutte le problematiche connesse al nuovo orario di lavoro del personale interessato il quale, nel frattempo, si era rivolto ciascuno alle proprie O.S. manifestando contrarietà ed eccependo modalità applicative e difficoltà che con il nuovo orario avrebbero subito.
 
A seguito di tali sollecitazioni, il giorno 27/05/2011 a nome dello scrivente, è stata inoltrata presso la sua segreteria formale richiesta di incontro ai sensi dell’art. 35 del DPR 7 maggio 2008. Nello stesso giorno altra O.S. ha inoltrato analoga richiesta. Ora aver letto nella nota dell’Amministrazione che tale richiesta non è stata avanzata dalla scrivente, ci pare sinceramente offensiva e poco rispettosa dei buoni rapporti tra entrambi reclamati ma di fatto poi disattesi.
 
La richiesta di incontro sarebbe stata l’occasione per discutere e risolvere tante questioni che a nostro avviso permangono sul tappeto e che solo una corretta disciplina delle innumerevoli situazioni che si verrebbero a creare nelle fasi di raccordo tra il nuovo orario ed il servizio tecnico urgente, avrebbe portato sollievo e serenità tra gli operatori. Ella invece ha deciso di procedere in maniera autonoma facendo retro- marcia anche su decisioni già formalmente prese come l’invio della informativa e le richieste di incontro pur rappresentate.
 
Non vogliamo qui disquisire sulle interpretazioni delle norme contrattuali, occorrerebbe un Giudice per stabilire se la materia è oggetto di confronto con le OO.SS. locali oppure di concertazione in ambito nazionale. A parere della scrivente, la materia qui in discussione e cioè l’orario di lavoro e di servizio, già disciplinati in sede di accordo nazionale, ed in particolare la sua articolazione ed applicazione sul territorio rientra tra gli argomenti con i quali l’Amministrazione deve confrontarsi con le O.S. nel pieno rispetto delle linee guida stabilite dal livello di concertazione superiore. Nel caso in questione si trattava di organizzare settori del Comando in relazione all’orario di servizio svolto dagli addetti assegnati e quindi materia di confronto.
 
Appena pochi mesi fà, tale questione fù nuovamente discussa a seguito dei tagli disposti dal Dipartimento relativi ai richiami per integrazione del personale. In quella occasione si convenne, Sindacato ed Amministrazione, di far transitare tutto il personale giornaliero in turni 12/36. Oggi, al di la delle motivazioni, Ella senza alcun confronto con le OO.SS. ha deciso di smantellare quel tipo di organizzazione fondata sull’orario turnista del personale collocato a servizio giornaliero.
Delle due l’una,o l’organizzazione che si era convenuta prima non era idonea, ed allora lo si ammette, oppure, ci sono altri motivi che oggi La spingano a rivedere tale scelta ed in questo caso si discute in maniera serena con le OO.SS. e non direttamente con il personale dipendente.
 
Si vuole in questa circostanza ribadire come l’approccio diretto dell’Amministrazione verso i dipendenti non è un comportamento efficace vuoi perché spesso il carisma del “capo” incute timore ed allora si ottengono condivisioni falsate e non accettate liberamente ma imposte, vuoi perché spesso non si è completamente inconsapevoli delle questioni ed allora si accetta senza una reale convinzione.
 
Ecco perché, e non è la prima volta che la scrivente ha ribadito con fermezza che deve essere il Sindacato il primo interlocutore con il quale discutere, in modo tale da ottenere risultati equilibrati e più efficaci scongiurando che le parti appaiono come singoli elementi isolati e disarticolati in un mosaico organizzativo che invece deve essere composto da tutti i soggetti.

La scrivente O.S. ha sempre dimostrato affidabilità e correttezza spirito collaborativo e discrezionalità sulle questioni definite e discusse. Vorremmo sbagliarci ma spesso si registra che quanto definito e concordato, di fatto non viene attuato lasciandoci perplessi e colpiti con conseguente diffusione, nell’immaginario collettivo del Comando di giudizi negativi e bicefali dove quello che si dice all’alba non vale al tramonto.
 
Per quanto sopra, ritenendo che le fasi contrattuali siano state per intero rispettate, ed atteso che le problematiche connesse al nuovo orario di lavoro applicato a parte del personale, rimangano tutt’ora in piedi, si chiede di congelare l’efficacia dell’o.d.s. n.327 del 30.05.2011 e di convocare un tavolo di discussione per definire e disciplinare tali problematiche.
 
Infine, rammaricandosi delle incomprensioni fin qui registrate, le cui cause sono ascrivibili sicuramente ad incomprensioni o ad un isolamento dialettale di entrambi le parti, con il medesimo spirito collaborativo fino ad oggi offerto, lo scrivente si dichiara disponibile ad un incontro chiarificatore sulla questione qui esaminata come su altre ancora in itinere.

Distinti saluti.

Coordinatore Provinciale FP CGIL Vigili del Fuoco
Mino Tasso

X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto