VVF – Piemonte – Riflessioni sull’impiego dei Funzionari Volontari del Corpo

31 Agosto 2011

Piemonte – Riflessioni sull'impiego dei Funzionari Volontari del Corpo

 

31.08.2011 – Nei giorni scorsi è stato pubblicato un articolo su “Specchio dei Tempi”, una rubrica del quotidiano “La Stampa” di Torino, attraverso il quale, considerata la carenza di funzionari VVF in Piemonte si sollecita un impiego “sostitutivo” dei funzionari volontari del Corpo.
 
Non essendo stato possibile replicare sul medesimo quotidiano, alleghiamo di seguito le riflessioni, puntuali e precise, del Coordinatore Regionale FPCGIL VVF, Gianni Nigro, nonché l’articolo succitato.     

 

RIFLESSIONI DI GIANNI NIGRO (FPCGIL VVF)
 
Senza alcuna polemica ma solo per chiarire, in risposta all’articolo apparso sulla stampa nella rubrica Specchio dei Tempi del Signore che si firma L.B.
 
1) La componente volontaria è regolata dal D.P.R. 6 Febbraio 2004, n.76.
2) I funzionari tecnici antincendi volontari espletano, in via ordinaria, funzioni di carattere organizzativo all’interno del distaccamento volontario e dispongono, nell’ambito dell’esercizio delle loro funzioni, esclusivamente del personale volontario. (Art. 26.)
3) L’attivazione del Funzionario Tecnico Antincendi volontario avviene esclusivamente su disposizione del Comandante Provinciale per specifiche esigenze, compreso il coordinamento di due o più distaccamenti volontari. (Art. 18.)
 
Inoltre sempre ai sensi del D.P.R. citato il funzionario tecnico antincendio volontario è equiparato, agli effetti del trattamento economico e delle responsabilità operative, al Collaboratore Tecnico Antincendi (CTA) del Corpo nazionale dei vigili del fuoco (componente permanente).
 

Presupponendo anche le stesse competenze, cosa che non è, dove sarebbe quindi il risparmio?
 
Per quanto riguarda la formazione va precisato che un vigile del fuoco volontario può, se in possesso dei requisiti,(titolo di studio, parametri fisici etc.,etc.) aspirare a diventare un funzionario volontario dei vigili del fuoco attraverso un corso di 60 ore tenuto presso i comandi provinciali ed una seconda fase, con esame finale,  presso lʼIstituto Superiore Antincendi (ISA) di Roma della durata di 72 ore mentre i  funzionari dei vigili del fuoco permanenti svolgono, da assunti, un corso di preparazione della durata di due anni con docenze a livello universitario ed un affiancamento non inferiore ai sei mesi.
 
Citava SENECA:” Si comporterà da uomo chi, trovandosi in mezzo ai pericoli non getterà allo sbaraglio le sue virtù, ma utilizzando l’intelletto e le conoscenze saprà giustamente affrontare le avversità”.

 
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