VVF – I Vigili del Fuoco scioperano contro i tagli al Corpo Nazionale.

01 Settembre 2011


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I Vigili del Fuoco scioperano contro i tagli al Corpo Nazionale.

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IL BLOCCO DEGLI AUMENTI CONTRATTUALI:
Evidentemente non bastavano i pesanti ritardi sugli arretrati relativi alle prestazioni straordinarie, né il fatto che anche il contratto firmato un anno fa non è ancora pienamente esigibile: la manovra di Berlusconi-Tremonti impedirà, anche a tutti gli altri dipendenti pubblici, di rinnovare il contratto e consolidare i relativi aumenti fino al 2015, con buona pace di qualsiasi ipotesi di crescita e rilancio dei consumi.
 

L’ INNALZAMENTO DELL’ETA’ PENSIONABILE:
La furia pseudo riformatrice della compagine governativa va di pari passo con la loro totale confusione: già nel sistema attuale l’età pensionabile dei VVF è incoerente con i rischi ed i disagi di questa professione; la manovra, innalzando ulteriormente i limiti previsti, metterà a repentaglio la sicurezza e la salute degli operatori senza, con ciò, produrre risparmi apprezzabili: possiamo esimerci dal contrastare con forza e convinzione una simile follia?
 

LA DILAZIONE DEL TRATTAMENTO DI FINE SERVIZIO:
Dopo aver lavorato almeno 40 anni, è normale aver programmato il proprio futuro e quello della propria famiglia confidando anche nella certezza di questa disponibilità economica: evidentemente coloro che sostengono un simile provvedimento non hanno mai lavorato e non c’è alcuna giustificazione per chi invade con una simile violenza la sfera privata delle lavoratrici e dei lavoratori, i loro bisogni, le loro legittime aspirazioni. 
 

LA RAZIONALIZZAZIONE DELLE RISORSE IN BILANCIO:
Il Corpo già soffre di un bilancio inadeguato a causa di continui tagli e riduzioni frutto di precedenti manovre; ne soffrono gli operatori, il servizio ed i cittadini; chiedere ulteriori razionalizzazioni significa non conoscere né capire il lavoro che svolgono i Vigili del Fuoco, tanto meno il loro ruolo sociale nei confronti del Paese, o peggio ancora, significa perseguire un disegno strategico che ne presuppone il progressivo indebolimento, per modificarne pesantemente l’assetto organizzativo.
 

IL TAGLIO DELLA TREDICESIMA MENSILITA’:
Che le Pubbliche Amministrazioni, compresa quella dei VVF, fino ad ora, non abbiano certo brillato per qualità organizzative e gestionali, purtroppo è un evidente stato di fatto: immaginare che ora diventino tutte virtuose è pura fantasia; farne pagare le conseguenze alle lavoratrici ed ai lavoratori, già economicamente e professionalmente tartassati, è la misura di quanto sia ingiusta ed iniqua questa manovra, ma anche di quanta poca considerazione, questo Governo (Brunetta in testa) e la Maggioranza politica che lo sostiene, hanno nei confronti dei dipendenti pubblici e della collettività che beneficia dei servizi che erogano.    
                                                            

 

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