“La scelta dell’Anci di scendere in piazza a difesa dei servizi pubblici è coerente con le rivendicazioni dei Sindaci e responsabile nei confronti dei cittadini. I tagli previsti dalla manovra, qualora restassero immutati, causerebbero un tracollo dei nostri Enti Locali. Un tracollo che l’Italia non può permettersi. Perché le autonomie, e a maggior ragione i Comuni, sono le istituzioni più vicine ai cittadini, quelle che offrono i servizi collettivi e l’assistenza alla persona”.
Con queste parole Rossana Dettori, Segretaria Generale dell’Fp-Cgil Nazionale, commenta la manifestazione che i Sindaci aderenti all’Anci stanno tenendo in queste ore a Milano.
“Far cassa sui servizi pubblici locali, mentre contemporaneamente si cancella il risultato referendario in barba alla nostra Costituzione, vuol dire non comprendere quanto essi influiscano positivamente su un bilancio familiare. In un Paese con bassi salari, poi, sostituire il cosiddetto contributo di solidarietà con l’aumento dell’Iva – continua la Segretaria Generale – significa far pagare il peso della manovra ai soliti noti, gli stessi pesantemente colpiti dall’infedeltà fiscale degli evasori e dal taglio della spesa sociale, gli stessi che pagano sempre e comunque le tasse: giovani, famiglie, lavoro dipendente, pensionati. Questa manovra, qualora non subisse cambiamenti profondi, deprimerà i consumi, ridurrà i servizi e aumenterà la tassazione, colpendo contemporaneamente il potere d’acquisto e le tutele sociali. Un capolavoro classista”.
“Per questo siamo al fianco dei Sindaci, perché riteniamo la loro mobilitazione giusta. Per questo il 6 settembre sciopereremo. Per cambiare una cura – conclude Dettori – ben peggiore della malattia”.
Roma, 29 Agosto 2011