Carceri: saltate assunzioni di 1600 poliziotti. Lo denunciamo da anni. Governo smascherato – Comunicato Stampa di Francesco Quinti

12 Settembre 2011

Carceri: saltate assunzioni di 1600 poliziotti. Lo denunciamo da anni. Governo smascherato – Comunicato Stampa di Francesco Quinti, Resp. Nazionale Comparto Sicurezza Fp-Cgil

Da ormai due anni denunciamo la mancata copertura per le assunzioni dei poliziotti penitenziari. Assunzioni promesse a più riprese dall’Ex Ministro della Giustizia Angelino Alfano, da ultimo stabilite con l’art.4 della legge 26 novembre 2010, n199, e assicurate in una farsesca conferenza stampa in cui l’attuale segretario del Popolo delle Libertà dichiarò lo stato di emergenza delle carceri alla presenza del Capo del
Dap e del Presidente del Consiglio.

A quanto ci risulta, la Ragioneria Generale dello Stato ha dato parere negativo al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (Dap) in merito a tali assunzioni. Un fatto che confermerebbe le nostre denunce, alle quali Alfano e il suo staff hanno sempre risposto con trionfalistiche dichiarazioni, salvo poi dover ridimensionare il numero delle assunzioni, passate dagli oltre 2000 dell’esordio a poco più di 1600. Assunzioni mai davvero finanziate, quindi inesistenti.

L’ultimo botta e risposta si era concluso con l’accusa alla Fp-Cgil di “aver perso l’ennesima occasione per evitare una sterile polemica”.

Sempre nella stessa nota dello staff dell’ex Ministro Alfano si autocelebravano le capacità del “Governo del fare, pronto a fronteggiare le emergenze con tempestività e concretezza”.

Il Ministro Palma ha un’occasione unica, irripetibile. Dire la verità, smetterla con questo balletto delle responsabilità, con i toni da cavalieri coraggiosi. La crisi delle carceri ha radici antiche, ma l’immobilismo del Governo ha paralizzato di fatto il sistema.

All’appello mancano 6000 agenti, e degli oltre 37.000 in organico solo 18.000 prestano servizio effettivo dentro le strutture. Una situazione esplosiva che chiama in causa la diretta responsabilità politica di questo Governo, un’ingiustizia per chi nella carceri lavora in una situazione di costante rischio e per chi vi è detenuto in condizioni disumane. Il Ministro faccia chiarezza. Ma soprattutto si attivi per garantire nuove assunzioni.
 
Potrebbe essere l’inizio di un percorso di riforma basato sulla concretezza.

 Roma, 9 settembre 2011

 

 
 
 
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto