VVF – Milano – LA POLITICA SI INTERESSA DEL “PROBLEMA MILANO”: interrogazione parlamentare PD

28 Settembre 2011

Milano – LA POLITICA SI INTERESSA DEL "PROBLEMA MILANO": interrogazione parlamentare PD

 

COORDINAMENTI  PROVINCIALI  VIGILI  DEL  FUOCO  MILANO
CGIL CISL UIL USB

VIGILI DEL FUOCO: LA POLITICA SI INTERESSA DEL “PROBLEMA MILANO”
INTERROGAZIONE PARLAMENTARE DEL PARTITO DEMOCRATICO
 
Lavoratori,
l’incessante lavoro sindacale, sta finalmente portando la politica, in questo caso il più grande partito di opposizione, ad accorgersi ed a farsi carico dei problemi dei VVF!
Infatti, in un recente incontro con esponenti di primo piano del PD, partendo dalle pessime condizioni soprattutto degli organici della nostra regione, abbiamo cercato di spiegare il progetto “VERDE” di devoluzione e liquidazione del CNVVF, che nel caso di Milano è perseguito con determinazione dall’ineffabile ing. Barberi, considerato il miglior dirigente del Corpo, sostenuto dal duo Tronca/Pini e dal placet politico del Ministro dell’Interno Maroni.
I piccoli e grandi misfatti accaduti a livello provinciale da un anno a questa parte, cioè l’abbassamento del grado di sicurezza delle squadre operative, una diversa distribuzione delle zone di intervento sul territorio sbilanciata a favore della componente volontaria, il proliferare di precari tramite corsi di formazione a 120 ore, la sottrazione di personale in particolare qualificato dalle squadre operative, il progressivo disimpegno dai servizi esterni (vigilanze, corsi Dlgs 81/08, ecc.), ha riscontrato un certo sbigottimento dei nostri interlocutori, tant’è che hanno deciso come primo atto concreto, di presentare una interrogazione parlamentare, a cui seguirà una serie di altre iniziative sia nazionali che sul territorio.
Dopo la pausa estiva, che comunque ha visto ugualmente un impegno delle sigle sindacali titolari dello stato di agitazione (in corso dal dicembre 2010), questa iniziativa ci darà anche lo spunto per tornare sul territorio e proseguire il dialogo coi lavoratori delle varie sedi del comando e riprendere iniziative di lotta.
 
Milano,  24 SETTEMBRE 2011

 

INTERROGAZIONE CON RISPOSTA IN COMMISSIONE

Al Ministro dell’interno. – Per sapere – premesso che:
 
il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, dipende dal Ministero dell’Interno, Dipartimento Vigili del fuoco del soccorso Pubblico e Difesa Civile e garantisce il soccorso tecnico urgente H24 grazie ad una capillare diffusione sul territorio;
in Lombardia il Corpo Nazionale dei VVF conta su circa 2.400 unità professioniste, complessive tra le varie qualifiche (Capi Reparto, Capi Squadra, Vigili), distribuite nelle varie sedi della regione che conta, allo stato attuale, 11 comandi effettivi, in quanto il costituendo comando di Monza/Brianza, dipende ancora da quello di Milano; i parametri europei stabiliscono un pompiere ogni millecinquecento abitanti, per cui in Lombardia necessiterebbero circa 3000 unità in più;
nel Corpo Nazionale dei VVF vi è anche la componente volontaria, che a sua volta comprende cittadini non appartenenti al Corpo nazionale dei VVF assegnati ad una sede di servizio del comando e che durante lo svolgimento delle loro normali attività, in caso di necessità, vengono richiamati in servizio, debbono cambiarsi e indossare i DPI, prendere l’automezzo necessario ed uscire per svolgere il servizio di soccorso;
l’altra componente è costituita dai discontinui, i precari dei VVF, cioè personale assunto con contratti a termine di 20 giorni, fino ad un massimo di 160 gg all’anno, che invece sono presenti nelle sedi di servizio e svolgono principalmente attività di ufficio o logistica, ma anche quelle inerenti al servizio di soccorso;
la maggior parte di loro sono in attesa dei concorsi per il passaggio a ruolo permanente e ad eccezione di una percentuale di personale volontario che ha svolto all’epoca il periodo di leva nel Corpo Nazionale dei VVF (un anno fino a dicembre 2005), gli altri hanno effettuato un corso di preparazione di 120 ore (centoventi), mentre il professionista deve effettuare un corso di un anno;
mentre per passare di qualifica, ad esempio da Vigile a Capo Squadra, ad un professionista occorre una media di 15/20 anni, un corso di 3 mesi, e spesso deve spostarsi in un’altra città o regione, mentre un volontario può diventare CS dopo 5 anni e tramite un corso on-line;
nel contesto delle carenze organiche generali, assumono rilevante importanza quelle dei qualificati (Capi Reparto e Capi Squadra – vedi tabella unitaria regionale) cioè quella parte del personale che ha maggiori responsabilità nel coordinamento e nella gestione diretta del soccorso e delle squadre operative, a causa della mancanza di finanziamenti, ma anche delle farraginose procedure concorsuali interne al Corpo Nazionale dei VVF;
la Lombardia è una delle regioni maggiormente popolate, con un imponente traffico viario, moltissime attività a rischio, anche rilevante, che la rendono particolarmente vulnerabile sotto parecchi aspetti, sia dal punto di vista delle attività umane, che da quello della gestione del suo territorio;
di contro il Corpo Nazionale dei VVF è soggetto a continui tagli ai finanziamenti, tanto da essere in arretrato coi pagamenti di affitti, fornitori e titolari di officine per la riparazione di automezzi; per quello che riguarda la situazione della città di Milano, l’Ing. Silvano Barberi, insediatosi dal mese di giugno 2010 come comandante, ha applicato una rivisitazione dell’organizzazione del soccorso del Comando che lo ricordiamo, ha competenza per Milano e tutti i comuni della sua
provincia;
tale progetto è avversato dalle Organizzazioni sindacali CGIL/CISL/UIL/USB, come l’interrogante ha potuto riscontrare di persona e da gran parte del personale operativo, tant’é che dai primi giorni di dicembre 2010 le suddette organizzazioni sono state costrette a dichiarare lo stato di agitazione provinciale e ad intraprendere alcune azioni di lotta tra cui un primo presidio il 4 dicembre 2010 durante le celebrazioni della protettrice dei VVF, S. Barbara e successivamente, l’8 febbraio 2011, una prima giornata di sciopero provinciale e contestuale presidio di fronte alla sede centrale di via Messina, ed il giorno 22/02 un altro presidio, questa volta davanti alla sede VVF di Desio;
tutte le iniziative di protesta, hanno avuto un grande seguito da parte dei lavoratori;
uno degli obiettivi di queste iniziative è stato quello di informare costantemente i media ed i cittadini rispetto ai motivi delle nostre rivendicazioni, ed infatti la popolazione ha dato numerosi attestati di solidarietà e condivisione alle loro preoccupazioni;
per quanto riguarda la cosiddetta “nuova organizzazione”, per quanto riferiscono le organizzazioni sindacali citate, al contrario di quanto accaduto negli ultimi 30 anni, ed in contrasto anche da quanto disposto da una recente nota del Vice Capo Dipartimento Ing. Alfio Pini, (prot. 14958 del 2 dicembre 2010), l’Ing. Barberi, nonostante la sempre più drammatica carenza di personale, in particolare qualificato (Capi Reparto e Capi Squadra), ha sottratto e continua a sottrarre unità dalle squadre operative, per impiegarlo in differenti servizi ed orari non collegati direttamente al
soccorso;
da tale movimentazione non è stata esentata nemmeno la sede aeroportuale di Linate (anch’essa dipendente dal Comando VVF di Milano), dove sono stati spostati qualificati ed autisti, creando in alcuni turni dei disservizi, scendendo in alcuni casi al di sotto delle dotazioni minime (qualificati compresi), con conseguenti problematiche inerenti ai rinforzi, in quanto i sostituti spesso non hanno l’adeguata preparazione e conoscenza, né delle procedure di intervento in caso di crash aereo, né dei mezzi ancora più specialistici di quelli in dotazione nelle altre sedi;
di tale situazione complessiva, le Organizzazioni sindacali hanno informato anche il Prefetto di Milano e per quanto riguarda la sede aeroportuale, il Presidente della SEA ed il Direttore dell’aeroporto, avendo presente che il servizio antincendio aeroportuale, è soggetto a normative internazionali (I.C.A.O.);
circa le Autorità sopra indicate, le informazioni comunicate dalle organizzazioni sindacali, a parte un incontro con il dott. Parente della Prefettura di Milano, non hanno dato altro seguito;
nei giorni 12 e 15 febbraio u.s. presso le sedi di Desio, Seregno e Rho, in seguito ad assenza prevista di autisti professionisti di mezzi di soccorso, il Dirigente ha inviato in loro sostituzione da altre sedi, del personale autista volontario.
che pur riconoscendo il ruolo della componente volontaria dei Vigili del Fuoco, questa decisione è immotivata tecnicamente, ed ha creato un grave precedente, in quanto ha introdotto la novità di un equipaggio ibrido professionisti/volontari.
Che tale tipo di sostituzioni non sono giustificate economicamente, visto che il personale volontario è retribuito al pari di quello professionista ed a cottimo, cioè a ore di intervento; anzi gli autisti professionisti in genere sono dei vigili, mente i loro sostituti volontari erano dei Capi Squadra, quindi con una remunerazione maggiore;
tali scelte sono apparse come una palese provocazione nei confronti dei lavoratori dei VVF e delle loro Rappresentanze;
è stata emanata una disposizione con la rivisitazione delle zone di competenza con un forte sbilanciamento a favore delle sedi volontarie, che nel concreto si tradurrà nel sovrautilizzo di questa componente, a discapito di quella professionista stipendiata e che quindi, in caso di necessità, frequentemente resterà nelle proprie sedi. Senza contare che le normative vigenti prevedrebbero l’utilizzo delle squadre volontarie “nell’ambito della circoscrizione territoriale di competenza del distaccamento volontario”, art 18 DPR 6 Febbraio 2004, n.76 -: se, sulla base di quanto riferito dalle organizzazioni sindacali citate, non sia censurabile il comportamento del primo dirigente Ing. Silvano Barberi;
se non sia da considerare il ripristino di corrette relazioni sindacali;
se, anche data la persistente fase di carenze organiche sopratutto di qualificati, non sia da applicare una razionalizzazione del personale attualmente di supporto al servizio di soccorso e il reintegro dello stesso nelle squadre operative in tutte le sedi di servizio, così come disposto anche dalla nota del Dipartimento VVF a firma del Capo del Corpo Ing. A. Pini.


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