Agenzia delle Entrate: CIVIS ai CAM – Orario di lavoro, concorso dalla seconda alla terza area

30 Settembre 2011

CIVIS ai CAM – Orario di lavoro, concorso dalla seconda alla terza area

Si è svolto oggi, dopo diversi rinvii, l’atteso incontro sull’attribuzione di CIVIS ai CAM e sui problemi più volte denunciati dei front Office  degli Uffici Territoriali.
L’Agenzia delle Entrate ha confermato la propria decisione di assegnare ai CAM circa 7500 pratiche CIVIS, nell’ottica di una generale riorganizzazione che spinge ad una informatizzazione dei servizi forniti ai contribuenti. Secondo l’esposizione fatta, tale carico di lavoro dovrebbe corrispondere al 2,5% dell’obiettivo già attribuito nella quota delle risposte telefoniche e che è stato quantificata in circa tre pratiche al giorno per ciascun team. Ulteriore considerazione espressa nella relazione, è che gli Uffici Territoriali ne hanno già evase, nel corso del 2011, circa 260mila e che, quindi, è apparsa una conseguenza coerente con gli obiettivi dell’Agenzia, coinvolgere i CAM in queste lavorazioni.
È stata confermata la volontà di implementare ulteriormente i canali informatici aggiungendo all’attuale possibilità della registrazione dei contratti di locazione anche quella della presentazione telematica delle denunce di successione. Inoltre è in previsione di affidare al CO di Cagliari, di prossima istituzione, una grossa fetta di pre-comunicazioni, cosa che dovrebbe sgravare i CAM e gli Uffici Territoriali dall’assegnazione di quelle pratiche e raggiungere il risultato di ottimizzare le risorse di questi Uffici poiché dovrebbe essere consequenziale la riduzione dell’affluenza agli sportelli in seguito ad un numero inferiore di comunicazioni che dovrebbe scaturire dalla correzione anticipata delle dichiarazioni.
 
Nel nostro intervento abbiamo sottolineato che per la CGIL non esiste e non deve essere introdotta alcuna contrapposizione con gli U.T. poiché, proprio in questo periodo anche i Front Office sono quotidianamente assediati dai contribuenti in seguito alle continue emanazioni di norme spesso complicatissime se non addirittura contraddittorie, in aggiunta alle consuete richieste dovute all’invio di comunicazioni e cartelle da parte dell’Agenzia delle Entrate, ed a tutte le informazioni di carattere fiscale. Per questi motivi i CAM e gli Uffici sono quindi accomunati da problemi simili. L’introduzione del canale CIVIS è quindi auspicabile per tentare di ridurre il peso dell’affluenza dei contribuenti agli sportelli.
La CGIL, però, ha chiesto che l’attribuzione delle pratiche CIVIS venga considerata a tutti gli effetti un obiettivo di questi uffici, e che la trattazione di esse sia svolta concordandola in sede locale. Se non è accaduto finora che gli obiettivi dei CAM non siano stati raggiunti, non si vede infatti il motivo per cui adesso debba essere necessaria una disposizione tassativa che decida centralmente le modalità di esecuzione di un obiettivo assegnato.
Inoltre, dalla necessità indispensabile per l’Agenzia che i CAM rimangano una prima linea di rilievo nell’informazione, consegue l’assoluto bisogno di una formazione e di un aggiornamento costanti proprio per evitare che, chi si rivolga all’Agenzia delle Entrate per ricevere informazioni o per risolvere pratiche specifiche telefonicamente, debba ricorrere anche all’Ufficio locale, se non in casi eccezionali.
Abbiamo poi evidenziato come tutte le pianificazioni dell’Agenzia delle Entrate si scontrino con la carenza di personale e con il numero sovrabbondante delle domande dei contribuenti, sproporzionato rispetto alle reali capacità di smaltirne le richieste. Esempio evidente di tale sproporzione è il numero medio di telefonate quotidiane pervenute nel mese di agosto di quest’anno, a differenza degli anni precedenti, sempre intorno alle ventimila nonostante la asserita riduzione delle comunicazioni inviate dall’Agenzia, a fronte di una capacità di risposta calcolata tra le 4500 e le 5000, considerando un numero medio di 25 telefonate/operatore.

L’Agenzia, nonostante le richieste delle OO.SS., ha confermato l’intenzione di far svolgere la lavorazione di CIVIS senza sospensione dal turno per la scarsa rilevanza che, a suo dire, avrebbero sui tempi medi nell’arco della giornata; le OO.SS. hanno chiesto di conoscere maggiori dettagli anche sulle previsioni di assegnazione ai CAM per il 2012.
 
Per il CAM di Salerno, finora sostanzialmente anomalo nel complesso di questi uffici per la netta distinzione mai risolta tra la sezione dei consulenti telefonici e quella di coloro che si limitano alle risposte scritte, c’è finalmente la proposta dell’Agenzia di istituire temporaneamente dei team integrati nella prospettiva, che anche quel CAM si uniformi alle modalità operative di tutti gli altri. Entro un periodo relativamente breve, che potrebbe coincidere con l’immissione in servizio dei nuovi assunti, si darà la possibilità agli addetti alle sole web-mail di decidere se assimilare il loro lavoro a quello degli altri consulenti o optare per il trasferimento ad altro ufficio. Come CGIL abbiamo rilevato che da sempre auspicavamo una soluzione che eliminasse le diversità operative che, tra l’altro, non consentivano una valutazione complessiva dei risultati dei CAM.
 
Al termine dell’incontro il dott. Pastorello, ha comunicato che la Direzione Centrale ha finalmente potuto stabilire che la prova per il passaggio dalla II alla III area avverrà, mediante una prova scritta, e che questa certamente si svolgerà nella seconda metà di gennaio 2012. Successivamente, ma secondo le assicurazioni ricevute, in tempi brevi, dovrebbe seguire il nuovo inquadramento giuridico ed economico.
 
Infine, ma solo a sollecitare uno specifico incontro, si è affrontata la questione della direttiva della DC Personale sull’orario di lavoro che, più che indicare linee guida, sembra voler fissare delle rigide imposizioni che travalicano anche quanto stabilito dal CCNL. Tutte le OO.SS. hanno dato valutazioni negative su quella nota che, a poca distanza da una serie di faticosi accordi siglati in seguito all’attivazione delle Direzioni Provinciali e che ne hanno consentito l’operatività nonostante i disagi causati da questa “riorganizzazione”, rischia di infrangere equilibri trovati con la massima buona volontà da parte del personale.
Come CGIL, abbiamo rilevato come anche la nota del Comitato Pari Opportunità, siglata da tutti i suoi componenti (quindi anche da quelli nominati dall’Agenzia), ha fornito giudizi ispirati al buon senso, oltre che a recenti norme applicative, che disapprovano le prescrizioni inutilmente schematiche della DC.
 
L’Amministrazione ha sostenuto di non avere l’intenzione di provocare reazioni negative del personale ma che mirava ad una razionalizzazione delle risorse umane che desse una migliore risposta all’utenza specie in quelle realtà territoriali in cui si verificano situazioni limite che esasperano i contribuenti e rischiano di determinare episodi di tensione ai Front Office non sempre gestibili al meglio, e di intervenire su poche situazioni anomale che impediscono la corretta gestione degli Uffici da parte dei dirigenti.
 
È stata comunque confermata da parte delle sigle che hanno già richiesto formalmente un incontro, la necessità di affrontare l’argomento prima che, in sede locale, per l’applicazione pedissequa della nota, si possano verificare situazioni che, per incomprensioni o per inutili forzature, provochino stati di agitazione che compromettano il buon andamento degli uffici in un momento delicato come quello che si sta attraversando.
 

 Roma, 29 settembre 2011

per la Delegazione Nazionale trattante                         Comparto Agenzie Fiscali
                    FP CGIL                                                      FP CGIL Nazionale
              Carmine Rocco                                              Luciano Boldorini

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