Inpdap: documento unitario lavoratori di Oristano su nota al Direttore Regionale per la Sardegna del 29 settembre 2011

05 Ottobre 2011

 
 

Dai territori

Al Dirigente Regionale
                                                                                                                             per  la Sardegna
                                                                                                                             Dott.ssa Sonia Lucignani
                                                                                                                             CAGLIARI
 

                                                                                                                             Al Dirigente della Sede di Oristano
                                                                                                                             Dott. Luca Cancelliere
                                                                                                                             ORISTANO
 

                                                                                                                             Alle OO.SS.  Provinciali e Nazionali
                                                                                                                              LORO SEDI
 

  Le scriventi RSU e OO.SS. aziendali, venuti a conoscenza della nota del Direttore Regionale per la Sardegna del 29 settembre 2011, esprimono forte preoccupazione per quanto in essa contenuto.
Nella citata nota si legge infatti che, a causa dei noti problemi di carenza di pratiche della Sede Provinciale di Oristano,  a fronte di un carico di lavoro a suo tempo determinato per il raggiungimento degli obbiettivi di sede, programmato e ripartito nei dodici  mesi e a due mesi dalla conclusione dell’anno, il Dirigente Generale  “ritiene opportuno” che gli operatori della Sede,  oltre che raggiungere gli obbiettivi prefissati,si facciano carico  della formazione dei colleghi non professionalizzati sulla linea 23 “Riliquidazioni TFS” ed anche sulla linea 21 “riscatti ai fini TFS”.
Questo per supplire al mancato trasferimento dalla sede di Cagliari delle pratiche di TFR a suo tempo richieste dal Dirigente della sede di Oristano.
Il “suggerimento” è, al momento, oggettivamente impraticabile: gli stessi operatori del settore TFR stanno già fronteggiando  l’onere di formare ed affiancare i colleghi delle altre aree sulla normativa TFR ed il relativo inserimento delle pratiche nel SIN. Contemporaneamente, a causa dell’imminente collocamento a riposo di 4 colleghi dell’area pensioni , si sta già operando un affiancamento nell’area pensioni  ( dall’inizio dell’anno) per la professionalizzazione del  restante personale, al fine di garantire l’erogazione delle prestazioni istituzionali obbligatorie (leggasi “pensioni agli iscritti”).
 Pensare ad un ulteriore affiancamento per la professionalizzazione nei due restanti mesi dell’anno, è oggettivamente una “mission impossible”.
Inoltre il “suggerimento” di concentrare gli sforzi  sulla linea 21 “riscatti ai fini TFS” non costituisce affatto una soluzione: la lavorazione di tali pratiche non garantirebbe la produzione necessaria al raggiungimento degli obiettivi di sede, poiché , come è noto (o almeno dovrebbe esserlo),  la lavorazione dei riscatti ai fini TFS necessita di una attività istruttoria che difficilmente potrà arrivare a conclusione entro la fine dell’anno.
Un altro aspetto che emerge dalla nota del Dirigente Generale riguarda le linee 70, 71, 72, ossia “memorizzazione fascicolo”, correzione posizione assicurativa” e “certificazione posizione assicurativa”.
Nel merito si evidenzia, che il “suggerimento” indicato nella sopracitata nota, trova delle oggettive difficoltà nella limitata professionalizzazione delle Amministrazioni locali interessate alla sistemazione delle posizioni assicurative dei propri iscritti, che limita fortemente la produzione in queste linee.
Permangono degli aspetti del problema che non sono  chiari:  
In passato,  è stato adottato come indirizzo di produzione, la lavorazione della pratiche di TFR di altre Sedi, attività che  prosegue tutt’oggi con la sede di Sassari e che ha prodotto l’abbattimento dell’arretrato storico di quella Sede, evitando così buona parte del  potenziale contenzioso.
Ci si chiede   come mai,  nonostante la prima richiesta effettuata dal Dirigente della sede di Oristano alla Direzione Regionale per la lavorazione dei TFR della sede di Cagliari , anche alla luce della precedente proficua collaborazione con la sede di Sassari, tale istanza è rimasta disattesa.
Conoscendo le potenzialità della Sede di Oristano,  si domanda:  perché le pratiche della linea “23” “riliquidazione TFS” della sede di Sassari  e di Cagliari sono state inviate alla Sede Provinciale di Terni?
C’è anche un’aggravante: nonostante questa Sede avesse da tempo chiesto la disponibilità ed il trasferimento di pratiche di TFR dalla Sede di Cagliari, questa, non solo non ha fornito alcuna risposta in merito, ma ha piuttosto provveduto ad inviare i TFR alla Direzione  Regionale per la realizzazione del progetto locale 2011.
Quale programmazione e coordinamento è stato fatto dalla Direzione Regionale di Cagliari?
Questa RSU e le OO.SS. , ritengono che se errori vi sono stati nella programmazione e nel coordinamento tra Sedi, non possono e non devono ricadere sul personale della Sede di Oristano che, come dimostrano i risultati fin qui raggiunti, si è oltremodo prodigata raggiungendo lusinghieri indici di produttività (vedasi l’indice di efficienza raggiunto al 30/06/2011 che colloca la Sede di Oristano al 2° posto a livello regionale).
In esito a quanto affermato sugli introiti derivanti dai riscatti TFS, che la Direzione Regionale cita per orientare la produzione di Oristano su questa linea, si rimarca che questa Sede sta già operando  da tempo in tal senso, con il recupero puntuale degli interessi per ritardi nella liquidazione delle pratiche  imputabili alle Amministrazioni, recuperando così risorse “strategiche per l’acquisizione di entrate a favore dell’Istituto”.
 Pertanto, alla luce di quanto fin qui esposto, i lavoratori della sede di Oristano non accettano e non accetteranno passivamente soluzioni oggettivamente inattuabili che possono pregiudicare l’impegno profuso e  i risultati quantitativi e qualitativi raggiunti sino ad oggi, vanificando il conseguimento degli obiettivi programmati .
Cionondimeno, i lavoratori della Sede Provinciale di Oristano, in un’ottica di collaborazione e proposizione mai disconosciuta, propongono che la Direzione Regionale si faccia carico di verificare se, in ambito regionale, non siano disponibili pratiche di TFR, riliquidazioni TFR e riliquidazioni TFS  lavorabili nell’immediato, che possano essere trasferite, in tempi strettissimi, alla sede di Oristano.
In alternativa, laddove le altre Sedi Provinciali della Sardegna non avessero pratiche disponibili, si chiede  che codesta Direzione Regionale si attivi presso altre omologhe Direzioni per il reperimento di tali tipologie di pratiche.                                                                                                                            
ORISTANO, 04/10/2011          

RSU                   CGIL                       CISL                 UIL

 
 

 
 
 
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto