Min. Difesa: comunicato ai lavoratori e incontro Gabinetto Ministro del 20 ottobre

25 Ottobre 2011

 
 

COMUNICATO

 

  

AI LAVORATORI DEL MINISTERO DELLA DIFESA
SEGUITO COMUNICATO 19 OTTOBRE 2011-
INCONTRO GABINETTO MINISTRO DEL 20 OTTOBRE 2011
 

 

La riunione così come preannunciato ha avuto carattere essenzialmente interlocutorio.
 

1.  PERSONALE AREA INDUSTRIALE -RECUPERO PROFESSIONALITA’

La FPCGIL DIFESA pur prendendo atto, che vi è stata l’intenzione di modificare un trend decisamente negativo, ha chiesto che si attui: 
1.      UNA POLITICA INDUSTRIALE DEL MINISTERO DELLA DIFESA che tenga conto delle specificità di ciascun Arsenale e Ciascun Polo di Mantenimento, ma che sia una POLITICA GENERALE.
La possibilità di assunzioni in deroga così come esposta nella riunione, riesce a coprire parzialmente ma insufficientemente la carenza di personale.
Le unità da assumere in sede di decreto di sviluppo e/o tramite un emendamento specifico per la Difesa, dovrebbe consistere in circa 120 unità da ripartire tra Arsenali e Poli.
Crediamo sia giunto il momento di togliere “il coperchio” e conoscere se realmente la POLITICA DELLA DIFESA ITALIANA sia quella di mantenere l’unico POLO PUBBLICO INDUSTRIALE nell’ambito della P.A.
Troppi governi hanno analizzato, incaricato, studiato L’AREA INDUSTRIALE, E’ ORA DI CONCRETIZZARE, DI REALIZZARE VERI PIANI INDUSTRIALI.
 

2.  PROBLEMATICA CONNESSA AL TRANSITO DEL PERSONALE MILITARE NON IDONEO AL SERVIZIO MILITARE INCONDIZIONATO NEI RUOLI DEL PERSONALE CIVILE – PUNTO DI SITUAZIONE

Il Sottosegretario ha dato mandato all’Ufficio del Gabinetto di costituire un tavolo tecnico per inserire negli organici civili della Difesa, il personale militare non idoneo al servizio e nel contesto l’eventuale revisione della tabella di equiparazione del 2002 tra personale militare e personale civile.
Riteniamo che nell’ambito del neo-costituito comitato tecnico, le OO.SS. che da sempre chiedono una revisione del decreto interministeriale, debbano essere coinvolte nella fase di preparazione, questo al fine di evitare che il nuovo personale civile si ponga in una situazione che potrebbe produrre in fase di attuazione dell’immissione nelle dotazioni organiche del personale civile, possibili disuguaglianze nel merito delle funzioni attribuite per lo svolgimento di attività lavorative.
Durante il corso della riunione è stato ribadito che, la FPCGIL DIFESA continua a pretendere che a parita’ di condizioni lavorative vi sia una parità di trattamento economico tra personale militare e civile.
 

3.  APPLICAZIONE DELLA MANOVRA FINANZIARIA PER LA PARTE RELATIVA ALLA RIDUZIONE DEGLI ORGANICI

La riduzione delle dotazioni organiche fa seguito alle varie manovre finanziarie che in questi anni il Ministro dell’economia ha portato avanti attuando una politica di risparmio della spesa pubblica, depauperando sempre più la Pubblica Amministrazione a favore di una selvaggia esternalizzazione dei servizi.
Per il Ministero della Difesa, tali scelte politiche, hanno PORTATO ALLA VELOCE APPLICAZIONE DI DECRETI CHE OBBLIGAVANO ALLA SOLA RIDUZIONE NUMERICA e quindi attuazione di riorganizzazioni, soppressioni prive di progettualità, a volte anche riviste e corrette per esigenze operative.
Una vera RIFORMA DEL MINISTERO DELLA DIFESA che tenga conto delle funzioni costituzionalmente attribuite a tale Dicastero,non ha avuto corso, così come la paventata Riforma della P.A. in generale, ha seguito solo una politica di tagli di risorse economiche ed umane per uno smantellamento dei servizi pubblici.
Il taglio richiesto per la Difesa, sarà di circa 3000 posizioni organiche, ciò che preoccupa la FPCGIL DIFESA è essenzialmente in quale misura verranno attuati i tagli e in quale AREA verranno effettuati.
Ciò in considerazione che la MANOVRA GOVERNATIVA 2011, prevede in caso di esuberi la così detta MOBILITA’ COATTA REGIONALE.
LE INFORMAZIONI SUI TAGLI DI ORGANICI sono state quelle di indicare un progetto Governativo di riorganizzazione e attuazione dei processi di efficientamento, con una riduzione “mirata” non orizzontale ma di tipo “aziendale” anche rivedendo e trasferendo alcune funzioni non “civili” alla forza armata: potenziando il “core business” e riducendo altrove.”
La FPCGIL DIFESA auspica che un APPROFONDIMENTO DI TALE PROGETTO DEBBA NECESSARIAMENTE COINVOLGERE LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI.
 
Pertanto ci riserviamo di indicare alle nostre strutture territoriali, dopo un confronto a livello Nazionale, che tipo di iniziative intraprendere a seguito di tale riunione.

Roma, 25 ottobre 2011
 

PER LA DELEGAZIONE NAZIONALE TRATTANTE                                    
Francesco QUARTU                                                                                  
 
 
FPCGIL DIFESA
Noemi Manca 
 

 
 
 
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