Riforma Medicina, si alla riduzione europea dei tempi, no allo sfruttamento degli specializzandi negli ospedali

26 Ottobre 2011

Riforma Medicina, si alla riduzione europea dei tempi, no allo sfruttamento degli specializzandi negli ospedali

Comunicato stampa FLC CGIL e FP CGIL Medici

La riduzione dei tempi complessivi di studio per diventare medici specialisti, oggi tra gli 11 e i 13 anni, annunciata oggi dai Ministri Gelmini e Fazio, è condivisibile fermo restando il riconoscimento europeo dei diplomi di laurea e di specializzazione. Bene anche la contestualità dell’esame di stato con la laurea e lo svolgimento dei tre mesi di tirocinio già nel corso degli studi pre-laurea.
La proposta per gli specializzandi di contratti a termine nei servizi sanitari regionali negli ultimi due anni di corso non deve però trasformare la formazione sul campo in sfruttamento.
Ciò che serve è una formazione di qualità anche negli ospedali e nei servizi territoriali che non diventi una istituzionalizzazione di circa 10.000 medici specializzandi-precari a basso costo per coprire i vuoti di organico dei servizi regionali, colpiti da un irresponsabile blocco del turn over
Non vorremmo che gli specializzandi pronti ad imparare nel servizio pubblico con il tutoraggio dei medici ospedalieri e del territorio si ritrovino da soli a svolgere i turni di guardia e di ambulatorio.

Mimmo Pantaleo, Segretario Generale FLC CGIL
Massimo Cozza, Segretario nazionale FPCGIL Medici

 
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto