Ddl Stabilità: raschia il fondo del barile e impedisce riorganizzazione e mobilità colpisce pesantemente Ministeri e sanità, promette fondi ai Vvf ma taglia i discontinui. Comunicato Stampa di Rossana Dettori, Segretaria Generale Fp-Cgil Nazionale

27 Ottobre 2011

Ddl Stabilità: raschia il fondo del barile e impedisce riorganizzazione e mobilità colpisce pesantemente Ministeri e sanità, promette fondi ai Vvf ma taglia i discontinui. Comunicato Stampa di Rossana Dettori, Segretaria Generale Fp-Cgil Nazionale

“Il Governo persevera nella sua campagna punitiva contro lavoro pubblico e amministrazioni dello Stato, con tagli lineari insostenibili e privi di una logica di razionalizzazione della spesa. Aspettiamo di leggere il testo e le tabelle che arriveranno in Senato, ma non ci aspettiamo nulla di nuovo”. Con queste parole Rossana Dettori, Segretaria Generale della Fp-Cgil, fa una prima analisi dei provvedimenti contenuti nel Ddl Stabilità licenziato venerdì dal Consiglio dei Ministri.

“Tremonti continua a fare il gioco delle tre carte. Al comparto sicurezza e al soccorso pubblico promette risorse incerte da finanziare con la vendita delle frequenze – aggiunge Dettori – mentre taglia nel biennio 2012-2013 87,5 milioni di euro dei circa 130 destinati nel 2011 al fondo per i discontinui, i cosiddetti Vigili del Fuoco ‘precari’, che fino ad oggi sono serviti per coprire i buchi di organico del Corpo e in questo modo vengono quasi cancellati, vincitori di concorso compresi, mentre non si prevede alcun intervento sul personale. Ai discontinui vengono persino negati i rimborsi per le spese mediche sostenute per ottenere l’idoneità”.

“Il miliardo mancante per l’edilizia sanitaria – sostiene la sindacalista – si tradurrà in un aggravamento delle condizioni di lavoro per gli operatori e di sicurezza per i cittadini, in una crisi nella crisi per il settore dell’edilizia, aumentando la distanza del mezzogiorno, con una sanità già in gravi difficoltà e colpita dai piani di rientro delle Regioni, dal resto del Paese”.

“Si elimina il rimborso per i lavoratori sottoposti a mobilità coatta – continua Dettori – cancellando la norma che lo prevedeva e sopprimendo le analoghe disposizioni nei contratti nazionali, intervenendo impropriamente su un tema oggetto di contrattazione e ostacolando di fatto la riorganizzazione degli enti”.

“Quanto ai tagli ai Ministeri, alcuni dei quali vengono svuotati di ogni funzione a causa della mancanza di risorse, hanno finito di raschiare il fondo. Una beffa, se si pensa alla nomina si altri due viceministri e due sottosegretari. I tagli aumentano persino rispetto a quelli pesantissimi della ultime due manovre. Su Ambiente e Sviluppo Economico si rinuncia alle funzioni di tutela del territorio e di sostegno alle attività produttive, mentre si assiste a un generale indebolimento dello Stato. Un disastro – conclude la Segretaria Generale – un atto di irresponsabilità politica nei confronti del Paese”.

Roma, 18 ottobre 2011

 
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